Hearthstone: La Grande Oscurità e l’anno del Raptor stravolgono tutto

La Grande Oscurità e l'anno del Raptor cambiano il mondo di gioco e come vedremo Hearthstone nel prossimo anno

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor News Lettura da 5 minuti

Abbiamo visto l’ultima espansione di Hearthstone, La Grande Oscurità, che ha portato con sé diverse novità tra cui: un metagame più lento, fatto di tante astronavi che si compongono letteralmente sul campo di battaglia, nuove magie sensazionali e skin di altissimo livello. Ora è stato da poco presentato l’anno del Raptor che ci accompagnerà nel corso del 2025: Blizzard ci regala un menù ricco di avventure, espansioni folli, e – sorpresa! – un crossover esplosivo con Starcraft; ecco le principali novità.

La prima grande espansione dell’Anno del Raptor ci trascina nell’Emerald Dream, un luogo che sembra fatto apposta per i Druidi, ma che stavolta nasconde un pericolo inaspettato. Gli Antichi Dei vogliono metterci lo zampino e sarà una lotta epica contro i Druidi della Fiamma! Aspettiamoci minion onirici e potenti incantesimi verdi, con un mini-set a tema chiamato Druidi della Fiamma. Sarà un sogno… o un incubo?

Per la prima volta nella storia di Hearthstone, un’espansione ci porta indietro nel tempo! Torneremo a Un’Goro (è già di per sé emozionante) ma questa volta non saremo soli: insieme a Elise Starseeker andremo alla scoperta della mitica città perduta di Tortollan, accompagnati dal mini-set Festival of the Devilsaur. Sarà un mix di esplorazioni pericolose, dino-feste e misteri da risolvere, un’avventura in cui i vecchi eroi incontrano nuove sfide (e forse un po’ di sabbia tra le scarpe).

Ecco un’altra chicca dell’Anno del Raptor: l’espansione finale, Gli Eroi del Tempo. Qui ci sposteremo con Chromie in una dimensione completamente nuova, incontrando gli eroi leggendari di Warcraft… ma in versioni alternative. Chi non vorrebbe vedere Illidan in versione rockstar o Arthas come surfista leggendario? Con queste carte, il caos temporale sarà garantito!

I fan di Starcraft non crederanno ai propri occhi: la leggenda diventa realtà con Heroes of Starcraft, un miniset che porta le fazioni di Terran, Zerg e Protoss a sfidarsi sul campo di battaglia. Ogni fazione sarà rappresentata da un eroe speciale, ed ecco a voi la formazione d’elite:
Zerg – Sarah Kerrigan: disponibile in Cavaliere della Morte, Cacciatore, Stregone e Cacciatore di Demoni. La sua specialità? Un’orda di minion aggressivi in perfetto stile Zerg!
Protoss – Artanis: disponibile in Druido, Mago, Sacerdote e Rogue. Si concentra su minion colossali e costosi; non vediamo l’ora di vedere questi giganti in azione.
Terran – Jim Raynor: il comandante preferito dai fan sbarca su Hearthstone, utilizzabile in Guerriero, Paladino e Sciamano. Il suo arsenale include nientemeno che i potenti Battlecruisers, pronte a bombardare il campo di battaglia.

E non dimentichiamo l’adorabile Murky, la mascotte dell’espansione, che farà capolino nelle partite per farci sorridere (o disperare).

Anche l’Arena di Hearthstone si rifà il look! L’anno prossimo avremo due modalità tra cui scegliere:
Arena Normale: perfetta per chi vuole partite rapide e intense, senza impegno a lungo termine.
Arena Underground: per i giocatori che amano le sfide complesse, qui potrete affrontare percorsi più lunghi e, novità delle novità, usufruire del re-draft su perdita! Se perdete una partita, avrete la chance di modificare alcune carte del mazzo e riprovarci, perché una sola sconfitta non decreta la fine.

Il tutto accompagnato da un sistema di matchmaking su misura: la Normale terrà conto del MMR, mentre in Underground ci saranno avversari di ogni tipo, pronti a sfidarvi in una gara senza esclusione di colpi. Insomma, si preannuncia un anno ricco di novità ed elementi di tutto rispetto: indubbiamente, questo potrebbe essere il preludio a tanti altri cross-over delle IP di Blizzard, per cui i fan che sognano di vedere altri beniamini come eroi giocabili potrebbero non dover attendere molto.

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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.