Citadel: Diana, versione italiana della serie americana Citadel è arrivata con i suoi primi episodi su Prime Video giovedì 10 ottobre. Nel cast Matilda De Angelis, Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi e Filippo Nigro, con la regia di Arnaldo Catinari.
Siamo tutti molto curiosi di vedere questa serie spy e d’azione in versione italiana, e i presupposti sembrano molto buoni. Grazie all’incontro con i membri del progetto, tenutosi il 3 ottobre, abbiamo avuto il piacere di avere qualche pillola in anteprima.
Il regista si scopre essere un grande fan del genere spionistico, cresciuto con 007, ha espresso come un sogno la possibilità che ha avuto nel poter dar vita a questa serie spy. Molto entusiasti anche tutti gli altri, Lorenzo Cervasio in particolare cita Matrix come il suo film esempio da bambino: «lo guardavo quasi una volta al giorno». Collegandosi al mondo infantile, Matilda De Angelis racconta di essere contenta di poter essere un’ispirazione per tutte le bambine di oggi:
Quando ero piccola la figura della donna non era mai protagonista in serie o film d’azione, è bello pensare che le bambine di oggi si possano rivedere in un personaggio femminile anche in questo genere, e magari affezionarsene.
In Citadel: Diana il tema delle emozioni è principale. La protagonista è portata a sopprimerle per il suo lavoro, ma questo genera un conflitto nel suo personaggio. Matilda racconta come questa serie sia il contrario di tutto, il conflitto regna sovrano nel suo ruolo e nell’intera storia.
Ci svela poi che l’emozione che Diana non può reprimere è una soltanto: l’amore. L’attrice ha preso molto a cuore il suo personaggio, tant’è vero che tutte le scene di combattimento che vediamo negli episodi sono realizzate interamente da lei. Matilda racconta della sua esperienza di 4 mesi alla EA STUNT, svelandoci anche il suo passato da ginnasta che sicuramente l’ha facilitata in questo suo percorso. Un allenamento duro e difficile ma per cui è valsa la pena.
Interessante anche il look di Diana, capelli e vestiti asimmetrici che sviluppano una certa curiosità nello spettatore. Arnaldo Catinari spiega:
Matilda doveva indossare una corazza riconoscibile, iconica. La serie ha un grande rapporto con l’architettura, il paesaggio, il design: il razionalismo italiano e il futurismo stanno alla base dello stile di Citadel: Diana. Da qui l’ispirazione per il suo look.
La showrunner Gina Gardini ci illustra inoltre il tema della libertà:
Nella serie le acconciature rispecchiano anche due parti differenti del personaggio, il prima e il dopo. Gli episodi sono costruiti con una serie di flashback; nel passato Diana ha un’acconciatura lunga e ribelle simbolo di libertà, nel tempo attuale questa libertà è negata e i suoi capelli sono geometrici. Un taglio con una parte più lunga dell’altra indica però che la vera Diana del passato esiste ancora in lei.
Matilda De Angelis descrive anche della sua esperienza con le armi.
Inizialmente è stato molto difficile, mi sudavano le mani e mi sembrava inquietante armeggiare un oggetto così piccolo ma allo stesso tempo così letale. Ho dovuto mettere da parte Matilda e entrare proprio nella psicologia di Diana per riuscire a lavorarci. Poi sono diventata bravissima.
Lo sfondo della serie è Milano. In qualche modo la città è più moderna e più adatta a un’ottica futurista, rispetto ad altre parti dell’Italia. Il nord regna perciò sovrano donando a Citadel: Diana un’atmosfera fredda e ottima per un prodotto d’azione. Il mondo è lo stesso della Citadel tradizionale, ma la storia è indipendente da tutte le altre.