Audi Q4 Sportback e-tron – Prova su strada del suv compatto tutto elettrico

Audi Q4 e-tron ci porta nel futuro con quel tocco di presente che non guasta mai: ecco la cronaca della vita moderna assieme a lei

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Test Drive Lettura da 11 minuti
Audi Q4 Sportback e-tron

Immaginate una strada di campagna del Wessex: piccoli boschetti, prati verdi tagliati, muretti in pietra a delimitare una carreggiata spesso sterrata ma senza particolari avvallamenti, un cielo grigio ma non plumbeo e il rumore imperturbabile della natura che vi circonda. Pensate ora di rovinare questa cartolina con il ruggito (per carità apprezzatissimo da chi vi scrive) di un motore che romba per quelle stradine: sarebbe un vero atto di egoismo. Pensate invece di percorrere quelle strade nel comfort, nella comodità e nel silenzio di una Audi Q4 Sportback e-tron, cullati dalle sue morbide sospensioni, dai sedili in pelle scamosciata e dal sistema audio Sonos, che suona una sinfonia di Bach. E’ stato questo che ho pensato quando ho affrontato le impervie strade romane con quest’auto: mi trovavo nel posto sbagliato con l’auto giusta, e ora sono pronto a descrivervi come ho vissuto queste mie giornate in sua compagnia.

https://www.youtube.com/watch?v=XFGUKlpmaLM&ab_channel=Audi

Futuro e presente

Calandra centrale senza feritoie (l’aria non ci serve qui), fari full led matrix con possibilità di personalizzazione (grazie al sistema di infotainment), profilo muscoloso e finale filante con luce led che unisce i fanali posteriori, posti in alto per evidenziare le forme. Così si presenta Audi Q4 Sportback e-tron, un’auto che non passa inosservata, merito anche dei cerchi da 21 presenti nella mia versione 40 S-line in colorazione bronzo che avevano quel certo déjà-vu di Lamborghini che non guasta mai (d’altronde il gruppo è lo stesso). All’interno mi accoglie uno sportello con pelle scamosciata di colore indefinito tra il grigio e il carta da zucchero, con una soluzione interessante: il tasto del portellone posteriore è inserito accanto alla tasca di comodo presente nello sportello, già da qui si intuisce l’ingegnosità del mezzo. Plancia spartana con firma led che divide in due la parte alta e quella bassa, tunnel centrale con portabicchieri e due porte USB tipo-C ed accendisigari; nascosto proprio lì, c’è poi anche un interessante elemento in metallo con una molla per sostenere un cellulare che si può ricaricare wireless (anche qui nota di stile e interessante soluzione).

Mi siedo e il morbido sedile mi accoglie nel migliore dei modi, nonostante sia una variante sportiva, la Audi Q4 Sportback e-tron è davvero comoda! Afferro al volo il volante non rotondo ma tagliato – come accade nei modelli sportivi Audi -, sulle razze trovo dei tasti che sono (a mia scelta) a sfioramento o veri e propri pulsanti, ecco che già mi rendo conto che l’azienda insegna il futuro (tasti a sfioramento) senza dimenticarci del presente (tasti fisici). Il contachilometri è uno schermo (non che mi aspettassi diversamente, sia chiaro) personalizzabile, con la possibilità anche di variare la dimensione del conta giri (o dell’erogazione della potenza in questo caso) e del contachilometri stesso.  Scelgo una versione che mi aggrada, con la mappa della città in bella vista incastonata al centro dei due contatori. Alzando lo sguardo noto che c’è un head-up display che proietta sul vetro le info che mi serviranno, delicato di giorno, ben visibile di notte. Schermo da 10 pollici alla mia destra che mi consente di cambiare diverse impostazioni, una tra le tante le luci dell’ambiente interno, divise dalla firma di cui sopra e da quelle degli sportelli e dei pedali.

Poco sotto il climatizzatore, tasti fisici questa volta (siamo nel presente), ed ancora sotto un ponte a sbalzo, simbolo di un futuro prossimo che comprende il tasto di avviamento, le quattro frecce, il tasto per il cambio rapido delle modalità di guida tra cui Efficency, Comfort, Auto e Dynamic, sicuramente la preferita di noi ragazzacci! C’è un pratico tasto che è posto sulla destra, più vicino al passeggero che al pilota, per controllare la musica, anche qui del futuro: il volume si alza fiorando in senso circolare. Al centro di tutto questo i classici comandi R, N e Drive che hanno quel sapore Lamborghini per la posizione e le fattezze squadrate. Sto comodo, sono pronto per la guida!

Andare alla (ri)scoperta del mondo

Audi Q4 Sportback e-tron 40 S-line non è la prima elettrica con la quale faccio amicizia: sono abituato (per quanto possibile) al sibilo della corrente che scorre dalla batteria alle ruote e che in qualche modo si ripercuote anche su di me; è piacevole ed immediato, del resto ho 310 Nm di coppia subito disponibili, quasi impossibile non divertirsi. Il volante invece è una sorpresa; pensavo desse fastidio data la forma non convenzionale, invece adesso faccio fatica a tornare al tradizionale, segno che questa idea del futuro mi sta già entrando dentro. Su strada non si avvertono quasi mai scossoni o buche, Audi Q4 Sportback e-tron ammortizza benissimo anche nella modalità più sportiva e nonostante la trazione posteriore, sembra di guidare un’integrale per quanto è precisa in curva, non facendo mai una “mossa sbagliata”. Certo, se togliete il controllo di trazione e pigiate forte sul pedale… beh, qualche leggera scodata potreste subirla, ma nulla di trascendentale, perfino un neofita sarebbe in grado di gestirla, merito a mio avviso di questa piattaforma MEB che consente un baricentro dell’auto straordinariamente basso senza rinunciare allo spazio.

Affronto il mio viaggio da Roma a Terni, passando per diverse curve veloci in autostrada, e sebbene la velocità massima della mia Audi sia limitata a “soli” 160km/h non sento minimamente il bisogno di andare oltre, e questo è strano: mi interrogo sul perché, com’è possibile che io, da amante dei motori performanti, io che ho percorso quella stessa strada spingendo un V8 o un V10, adesso mi sento in pace con il mondo, senza bisogno di strafare? La risposta è certamente nell’elettrico che ti coccola, ti prende e ti lancia letteralmente in un nuovo modo di concepire la mobilità. A bordo di Audi Q4 e-tron mi sento nel futuro ma non dimentico da dove vengo. Arrivo a destinazione e noto che l’auto ha “bevuto” un po’ di più rispetto a quanto mi sarei aspettato: sono partito con il 100% della carica e dopo ottantacinque chilometri avevo un buon 40% in meno, sfrutto l’occasione per valutare la ricarica ad una colonnina e scopro con gioia che i cavi di ricarica sono accessibili ma ben nascosti in un vano apposito nel portabagagli che risulta capientissimo anche con questa soluzione.

Caricata l’auto, che con meno di un ora è tornata quasi al massimo, ritorno verso casa ed inizia a piovere: cerco ovunque una modalità pioggia o bagnato ma non trovo nulla del genere. Impensierito ma non troppo, parto. Scopro una cosa interessantissima, ovvero che non serve una modalità dedicata per Audi Q4 Sportback e-tron in quanto l’auto rimane piantata a terra anche sul bagnato, nonostante tutto; credo a questo punto che l’auto sia in grado di capire il terreno su cui si trova e di conseguenza eroga la coppia nel miglior modo possibile. Incredibile, sono su un SUV, a 130km/h in autostrada in curva con un auto a trazione posteriore e sono nella più totale tranquillità, avverto la precisione del volante, le ruote che mi comunicano stabilità e l’auto che fila in silenzio nella notte. Spettacolare!

Il risveglio

Ebbene, questa Audi Q4 Sportback e-tron mi ha fatto sognare, non c’è che dire. La guida è stata senza dubbio una delle migliori esperienze di quest’anno e tra le elettriche si conferma al secondo posto nella mia personalissima classifica, anche se qualche difetto c’è. Partiamo dalle basi: nella mia versione, terzultima in quanto allestimento possibile, mancava il volante riscaldato (ma credo che sia “colpa” dell’asseto sport della vettura, cosa che spesso capita in questi allestimenti) e i sedili raffreddati, che su un auto che costa €58400 direi che sono cose quasi “scontate”. Non mi hanno convinto molto i tasti a sfioramento sul volante in quanto nel cambiare canzone, o semplicemente rispondendo al telefono, capitava che si sfiorasse anche altro, come ad esempio l’opzione “muto”, o che si spostasse la configurazione del cruscotto passando da navigatore a telefono. Insomma, è una cosa da rivedere a mio avviso.

Avrei gradito il logo sul volante illuminato a led oppure il classico materiale metallico invece di quello che sembra essere un adesivo. Non mi ha convinto granché nemmeno l’autonomia, che viene dichiarata per 520km ma che nei fatti non permette di superare i 300 fuori citta arrivando a un massimo di 380 in zona urbana. Futuro difficile e presente incerto: nel panorama moderno delle vetture, le elettriche hanno tanto da dire e Audi Q4 Sportback e-tron è certamente un ottimo esempio di come si possa fare un auto di lusso, moderna e ben costruita; il vero problema al momento non è l’auto in sé, quanto il fatto che non ci sono abbastanza colonnine per la ricarica nelle nostre città e, di conseguenza, il mio consiglio è di valutare anche l’acquisto di quest’ultima assieme all’auto, in modo da avere in casa una pratica stazione di servizio a costo contenuto. Logicamente, qui parliamo di una primizia, siamo agli albori della mobilità elettrica per cui qualche compromesso va accettato per mettersi dietro a un volante del genere.

Audi Q4 Sportback e-tron
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.