Quando si pensa al mondo dei videogiochi si immaginano immediatamente le grandi avventure delle più importanti case di produzione videoludica al mondo. In questi anni sono emerse infatti saghe destinate a rimanere immortali, che hanno fruttato guadagni straordinari nel panorama mondiale e che hanno ricevuto numerosi premi – simbolici o meno – per impatto e qualità dei prodotti.
Non dobbiamo dimenticare però quanto, in termini di importanza dell’industria, siano stati in grado di fare anche i giochi indie. Considerati spesso erroneamente come giochi di “Serie B”, questi titoli hanno invece dato un impulso al mercato, rendendosi portabandiera di uno sviluppo sempre più importante e anche di vari cambiamenti nell’ambito di gameplay e nell’apparato grafico, oltre che nell’approccio dei videogiocatori alle varie avventure con il pad o la tastiera.
Che cosa sono e cosa rappresentano i videogiochi indie
La principale differenza tra un videogioco normale e un videogioco indie risiede innanzitutto nel suo sviluppo. Gli indie infatti vengono sviluppati da studi indipendenti, i quali operano per la maggior parte delle volte senza un supporto finanziario diretto di un grande publisher. L’indipendenza porta ovviamente gli sviluppatori ad avere la possibilità di sfruttare a pieno titolo intuizioni creative e idee particolari senza che ci siano “catene” o impedimenti da parte di agenti esterni.
Di solito i giochi indie vengono autopubblicati oppure per essi vengono effettuate campagne di crowdfunding al fine di aumentare le possibilità di sviluppo e di uscita.
Ma quali sono le radici dei giochi indie? Questo termine viene usato in tempi molto recenti ma i primi tentativi di videogiochi indipendenti sono testimoniati già dagli anni ’50, quando esperimenti di studenti hanno già potuto anticipare il grande cambiato che i videogiochi avrebbero portato nelle vite di ogni persona interessata alla tecnologia e al divertimento. Negli anni ’80, poi, il fenomeno ha cominciato a radicarsi grazie al software shareware, che consentiva a sviluppatori indipendenti di distribuire liberamente i loro giochi con un periodo di prova gratuito.
Soltanto nei primi anni 2000, però, i giochi indie hanno trovato finalmente uno spazio mediatico e commerciale di alto livello, acquisendo una popolarità oltremodo meritata. Alcune delle più importanti creazioni hanno guadagnati consensi unanimi di critica e pubblico. Lo sviluppo dei titoli indie è stato favorito dall’avvento della piattaforma Steam, negozio digitale di Valve, che ha consentito ai piccoli studi di produzione di utilizzare proprio tale vetrina globale per attirare l’attenzione sui loro titoli. Probabilmente senza Steam, videogiochi indie come Minecraft – uno dei giochi virtuali più famosi della storia – non avrebbero avuto necessario spazio o successo.
L’impatto concreto dei giochi indie sul mercato dei giochi online
Quindi, in sostanza, cosa è cambiato grazie al maggiore sviluppo dei titoli indipendenti? Soprattutto per quanto concerne le piattaforme online molte cose sono diventate diverse. I giochi online, infatti, sono ormai una realtà ben consolidata da anni ma, rispetto a prima, è cambiata la modalità tramite cui si può usufruire di certi prodotti.
Oltre ai videogiochi delle grandi case a i prodotti indipendenti, infatti, trovano ampio spazio anche le slot e i giochi per casinò, con siti che possono dare una mano ad accorpare meglio le varie proposte. Per esempio, su Casinofy è possibile trovare un elenco dei migliori giochi da provare in questo specifico ambito. Proprio lo sviluppo di questi mini giochi molto veloci ma di grande impatto ha cambiato anche le dinamiche di gioco e le innovazioni che possono essere studiate per rendere i videogiochi indie e non solo particolarmente dinamici e con diversi obiettivi in termini di resa rispetto al recente passato.
In generale, comunque, il cambiamento più importante è certamente anche di pensiero per le case di produzione. I videogiochi indie, infatti, hanno dimostrato di poter arricchire il mondo del gaming anche adottando soluzioni sì originali e uniche ma anche particolarmente limitate nel budget. Senza, per questo, smarrire qualità. Di fatto, quindi, i titoli indie sono stati in grado di stimolare l’intera industria e cambiare anche la maniera in cui i videogiochi e le meccaniche di essi vengono pensanti, dando modo agli sviluppatori di focalizzarsi su modelli diversi ma non per questo meno efficaci.
Una piccola ma grande rivoluzione, che ha consentito al mondo del gaming di rinnovarsi e di prolungare, ancora una volta, la sua capacità di sviluppo ed esistenza.