“Questo è l’ultimo, poi smetto!”, quante volte Hayao Miyazaki, il famosissimo regista ormai prossimo a compiere 83 anni, ha pronunciato questa frase? Almeno 3 volte negli ultimi 20 anni e, ogni volta, è stato un annunciato addio che non si è realizzato.
Dopo l’annuncio del pensionamento arrivato 10 anni fa con la pubblicazione di Si Alza il Vento sembrava proprio che la scelta del giapponese fosse definitiva: indovinate, così non è stato.
Il Ragazzo e l’Airone, ispirato al romanzo giapponese “E Tu come Vivi?”, è il nuovo capolavoro dello Studio Ghibli e vede, ancora una volta, alla regia Miyazaki padre. La Repubblica, nel suo inserto “Il Venerdì” ha riportato un’intervista con Goro, il figlio del noto regista.
L’anche lui regista ha parlato molto di questo progetto estremamente personale del padre nel corso di una visita degli inviati del quotidiano italiano presso la sede ufficiale dello Studio Ghibli.
Il Ragazzo e l’Airone ha le fattezze di un testamento ideologico: il film riprenderà molti aspetti dell’infanzia del leggendario regista… ma c’è un dettaglio che i redattori di La Repubblica hanno tenuto a sottolineare.
Se è vero che gli italiani sono riusciti a parlare con Goro, è anche vero che di Hayao sembrava proprio non esserci traccia: giorno di vacanza? Non proprio. Al termine dell’intervista il regista ha affermato che il padre è assente per un motivo ben specifico: è già al lavoro su un nuovo progetto.
Il Ragazzo e l’Airone arriverà nelle sale italiane il primo gennaio 2024 dopo essere risultato vincitore al botteghino in Giappone e negli USA: abbiamo un papabile premio Oscar per l’animazione? Lo scopriremo presto.