Ne è arrivata la notizia ufficiale, Final Fantasy XVI è stato bannato dall’Arabia Saudita, i videogiocatori del paese non avranno modo di accedere all’ultimo titolo del famoso brand di Square Enix. L’informazione è stata comunicata ieri direttamente dall’account Twitter della divisione videogiochi araba, sembra che la Commissione Generale dei Media Audio-Visivi abbia reputato il gioco non adatto ai canoni del paese.
Facendo sempre riferimento al succitato post su Twitter scritto da Hattan Tawili pare che prima di compiere la fatidica scelta ci sia stata una lunga trattativa fra l’Arabia Saudita e Square Enix e sembra che l’azienda giapponese non sia voluta scendere a compromessi con il paese che chiedeva di modificare alcune parti del gioco. Non ci sono riferimenti espliciti alla parte incriminata ma vaghe insinuazioni lasciano supporre sia colpa di alcuni contenuti LGBTQ+ presenti nel titolo.
Nonostante questo spiacevole avvenimento l’Arabia Saudita resta uno dei maggiori investitori nel mercato videoludico, recentemente il paese avrebbe acquistato l’8.26 % di azioni Nintendo mentre tre anni fa aveva investito ben 3 milioni di dollari in Activision Blizzard, Electronic Arts e Rockstar. Pare che tutto questo interesse per il mondo dei videogiochi nasca dall’attuale principe Mohammed bin Salman, intenzionato a variegare le fonti di guadagno del paese e ad evolverne la mentalità.