Nato il 14 marzo 1941 in Germania, è morto Venerdì scorso il noto regista Wolfgan Petersen. Dopo una battaglia contro il cancro al pancreas, l’icona del cinema si è spenta nella sua casa di Brentwood, in Los Angeles, accudito dalla moglie Maria-Antoinette Borgel.
Petersen aveva iniziato i primi cortometraggi già alle scuole superiori, negli anni 50, e dal 1960 al 1964 era riuscito ad entrare nell’industria come assistente regista per Junges Theater di Amburgo. Dopo aver ampliato i suoi studi di regia e scrittura, si era poi buttato nel mondo dei telefilm e poi finalmente nel cinema, dove fu notato dalle compagnie cinematografiche Bavaresi e sfornò uno dei suoi film più importanti: U-Boot 96.
Dopodiché la sua carriera spiccò il volo. Hollywood gli affidava i film più complessi da girare, e lui non mancava mai di portare a termine un progetto. Petersen fu regista di molti film conosciuti, tra cui La storia infinita, Troy, Air Force One e altri ancora. Viene ricordato con molto affetto dai suoi colleghi, soprattutto dagli attori che hanno avuto il piacere di lavorare con lui, nomi importanti del calibro di Clint Eastwood, Harrison Ford, George Clooney, Brad Pitt e tanti altri.
Oltre alla moglie, il regista lascia un figlio e due nipoti. La famiglia ha deciso di celebrare il funerale in privato.