Dopo una lunga attesa finalmente è arrivato il momento in cui il nuovo titolo di Red Barrels entrerà nelle nostre case… Ma avremo davvero tutti il coraggio di entrare nuovamente in quel terrificante mondo? Stiamo parlando naturalmente dell’attesissimo Outlast 2. Gli impavidi che sono riusciti a giocare al precedente capitolo, sono già a conoscenza di cosa sia capace questa saga, e di certo non rimarranno delusi sapendo che questo nuovo titolo non sarà da meno. Non temete, non sarà terrificante come il primo, sarà peggio!
Corri o Muori
Outlast 2 in questo suo nuovo capitolo, vede il nostro personaggio Blake Langermann, cameraman e assistente della giornalista e moglie Lynn Langermann, ad indagare su uno strano e inquietante omicidio avvenuto in una provincia rurale dell’Arizona. Ben presto ci renderemo conto che le cose non andranno subito per il verso giusto (vi aspettavate diversamente? ndr). Verremo catapultati in un luogo remoto, oscuro e desolato, abitato da coloro che sono stati dimenticati, e dove l’unica nostra salvezza sarà correre e nasconderci… oppure morire. Sarà nostro compito documentare con la nostra videocamera ogni avvenimento importante, riprendendo le scene e salvandole all’interno di essa, per mostrarle poi al mondo, sempre se riusciremo a sopravvivere. Il resto lo scoprirete da soli, a vostro rischio e pericolo.
Non fare rumore
La Red Barrels in questo suo nuovo capitolo ha visto premiato il duro lavoro del team su Outlast 2 con un risultato ottimo, dove l’impegno ha decisamente dato i suoi frutti. In modo particolare si parla di quello svolto nelle migliorie grafiche e non solo, facendo grandi passi in avanti confronto al predecessore anche sul piano del sonoro e della musica. Il risultato? Sono riusciti a trasformare un gioco ambientato principalmente all’esterno… in un gioco “claustrofobico”. Netto il miglioramento grafico delle ambientazioni e dei personaggi rispetto al primo capitolo, completamente rinnovato ed ottimizzato all’eccellenza. Anche il comparto sonoro non si fa mancare nulla, dove questo riesce a plasmare una sensazione di immersione nell’ambiente unica, con momenti di vera tensione accompagnati da una colonna sonora da far venire la pelle d’oca anche ai più coraggiosi. La vera innovazione però, è in realtà l’ambientazione che ci circonda: non saremo più all’interno della solita casa infestata o di un manicomio abbandonato, ma in Outlast 2 la faranno da padrone le terre desolate dell’Arizona. Avremo qui la possibilità questa volta di utilizzare l’ambiente a nostro favore, potendo nasconderci in posti come un ruscello o un cespuglio, ma anche all’interno di una piantagione di granturco. Quindi a questo punto ci viene da pensare: più ci sono luoghi in cui nasconderci, e più alto sarà il numero di nemici? Chissà…
Come detto precedentemente, essendo noi un cameraman non mancheremo mai di avere con noi la nostra videocamera e ovviamente, senza di essa, non sarebbe stato un Outlast di tutto rispetto. La nostra più fedele amica, che abbiamo imparato a conoscere utilizzandola nei momento più intensi circondati dalle tenebre, ci accompagnerà anche durante questa nostra fuga verso la sopravvivenza.
Abituarsi al suo utilizzo non sarà difficile per coloro che hanno giocato il primo capitolo, ma questa volta noteremo subito delle novità molto importanti e molto utili. Questa volta, avremo non solo la capacità di utilizzare la visione notturna, ma tra le tante opzioni disponibili saremo in grado di attivare un microfono, in grado di raccogliere segnale anche oltre le pareti, e a distanze elevate. Questo ci permetterà di capire se lungo la nostra strada ci aspetterà una brutta sorpresa, ma riusciremo effettivamente ad evitarla? Dipende da voi.
Lasciate ogni speranza voi che entrate
Se pensavate che questo fosse il classico gioco in cui ci sono quei brevi momenti di puro terrore uniti ad una semplice esplorazione ed enigmi da risolvere, magari in un ambiente banale e silenzioso… vi sbagliavate di grosso: l’unico momento in cui potrete riprendere fiato sarà quando metterete in pausa il gioco. Sarete in preda all’ansia e avrete la sensazione di essere costantemente osservati, in un ambiente di gioco che non perdona i nostri errori (se giocato a livelli alti). Ottimo il lavoro svolto sul realismo del nostro personaggio, che ovviamente non mancherà di ferirsi e che dovremo curare, o farsi prendere dalla paura (insieme a noi). Ma sono i dettagli che sorprendono in questo nuovo capitolo, come la mancanza di fiato e di forza dopo una corsa prolungata, o la fatica e la stanchezza che si accumulano se restiamo troppo a lungo dentro un fiume. Tutti dettagli che permettono una immersione nel gioco fuori dal comune. Siete abbastanza coraggiosi? Dimostratelo.