Siamo in attesa di poter finalmente mettere mano su Dying Light 2, gioco con data d’uscita fissata per il 4 febbraio, che ormai da svariati mesi continua a essere approfondito da parte di Techland con aggiornamenti riguardanti i contenuti, fra cui è da poco comparsa una roadmap.
Si parla del piano di update che è ormai ufficiale e scritto, e può far dormire sonni tranquilli agli utenti che non vedono l’ora di mettere mano sul gioco e vorranno scoprirne tutti i futuri DLC e update, dopo che il gameplay old-gen ha già confermato il fatto che il titolo riesce a girare bene ancora prima del rilascio.
Ancora una volta, proprio come avvenuto col primo capitolo, ci troveremo davanti a moltissimi anni di supporto continuo, dettaglio che caratterizza lo sviluppatore Techland.
Potete vedere la roadmap dei contenuti di Dying Light 2 nel Tweet ufficiale presente qui di seguito.
It all starts on release, but it's just the beginning! We're planning to keep enhancing the game with DLCs, challenges, stories, events, and more for at least 5 years, and that's a minimum! You sure won't be bored!#DyingLight2 #StayHuman pic.twitter.com/ppJvu2G1sm
— Dying Light (@DyingLightGame) January 25, 2022
Fra i contenuti in questione, come potete vedere nell’immagine, troviamo nuove sfide e DLC, di cui uno legato alla storia che dovrebbe arrivare già nel corso del mese di giugno 2022, non troppo più avanti rispetto alla data d’uscita. Nella parte destra è anche possibile notare come venga confermato ulteriore supporto, fra cui anche ulteriori contenuti – di cui alcuni a pagamento – che arriveranno nel corso di ben oltre 5 anni di supporto continuativo, dato in realtà più che interessante se si considera lo standard del mercato.
Purtroppo il gioco ha visto innanzi a sé una serie di rinvii poco piacevoli, di cui uno arrivato da pochissimo, il quale ha infatti portato in là di qualche mese la data di debutto su Nintendo Switch. Abbiamo approfondito la questione nell’articolo che trovate a questo link.
Tra le altre cose, lo sviluppatore ha da poco approfondito le lingue in cui l’opera verrà localizzata, fra cui purtroppo non compare l’italiano, come confermato in via ufficiale. Ne abbiamo parlato qui.