Un pregio del mercato indipendente, o che comunque sforna opere a budget ridotto rispetto a quello dei AAA, è quello di poter osare. Ci troviamo infatti ogni giorno davanti a opere che hanno modo di abbracciare idee differenti dalla massa e che vengono realizzate grazie a studi di nuova fattura, ma non per questo gli sviluppatori indipendenti che autopubblicano i propri prodotti non hanno modo di puntare al mainstream. È infatti questo il caso di The Anacrusis, che a parte qualche meccanica particolare e un comparto artistico a tratti fuori di testa, ha davvero poco di diverso rispetto a opere già viste sul mercato. Abbiamo avuto modo di provare il tutto in anteprima, prima del rilascio in Early Access del gioco, e vogliamo parlarvi in questo articolo della nostra esperienza con The Anacrusis, uno sparatutto ancora imperfetto, ma sicuramente da tenere d’occhio.
Uno sparatutto con stile…
Al momento, l’esperienza non si pone il problema di spiegare in maniera troppo dettagliata le vicende, e lancia infatti i giocatori in partite cooperative nel giro di qualche secondo, lasciando che possano essere creati gruppi fino a 4 giocatori. Il tutto avviene grazie alla lobby, che permette comunque di aggiungere dei bot per completare la propria squadra o – volendo – giocare in solitaria. Seppur non sia consigliato per un’esperienza al massimo delle possibilità, l’intelligenza artificiale non è del tutto da bocciare, e sa comunque dare una mano supportando il giocatore. Qualche piccolo scorcio di narrazione lo si trova nei dialoghi e in qualche piccola cutscene fra un capitolo e l’altro (con 3 che sono già disponibili, e due che arriveranno nel tempo), ma sotto questo punto di vista non ci troviamo davanti a un’esperienza particolarmente eccelsa.
Per quel che riguarda il gameplay, ci troviamo davanti a un classicissimo sistema di shooting con davvero poche meccaniche, accompagnato da qualche gadget e cura che permette di sterminare le orde di alieni che si parano davanti al giocatore di continuo, mentre questo continua a proseguire verso il proprio obiettivo, in genere abbastanza chiaro nonostante l’assenza di indicatori e la presenza di mappe abbastanza ampie. Poche armi, poca varietà di nemici, e in generale nulla di troppo innovativo, ma comunque un compito per ora ben svolto. Un sistema di ping basilare accentua anche le possibilità di collaborazione, in alcuni casi davvero essenziali al fine di sopravvivere alle orde di nemici, che talvolta in fatti riescono davvero a sommergere il team e ad avere la meglio, scaricando con il proprio numero le armi della squadra e togliendole piano piano tutti i punti vita.
Ci troviamo davanti a uno sparatutto che con il proprio stile sa subito affascinare e stregare, seppur il tutto sia molto semplice. Le impostazioni risultano infatti basilari, ma il gioco regge bene anche su macchine meno performanti, rispettando al meglio le specifiche tecniche minime e consigliate, e offrendo un ottimo risultato su schermo quando si porta tutto al massimo, con anche il DLSS che sa farsi apprezzare. I modelli dei nemici non sono particolarmente diversificati e caratterizzati, come le ambientazioni, che finiscono a volte per stancare nel caso in cui si passi molto tempo negli stessi livelli, ma c’è da dire che lo stile adottato è davvero particolare e permette anzi di riconoscere The Anacrusis già da uno screen alla lontana.
…ma non molto fresco
Seppur non ci si trovi mai a sbadigliare mentre si sgominano le orde di nemici, visto che il tutto risulta abbastanza intrattenente e divertente, il vero problema di The Anacrusis che abbiamo riscontrato nella nostra anteprima dell’Early Access riguarda le similitudini con altre produzioni di questo tipo. Fra il recente Back 4 Blood, tornando anche qualche tempo indietro con World War Z, e con i grandi classici di Left 4 Dead, ci troviamo davanti a un titolo che fornisce fondamentalmente le stesse sensazioni delle produzioni più grandi, che infatti sanno quasi farsi riconoscere fra i pixel dello schermo a lungo andare. Non si tratta come accennato in apertura di un vero e proprio difetto, ma resta il fatto che – al momento – la ventata d’aria fresca che ci si aspetterebbe da una produzione a budget minore, comparto artistico a parte, è purtroppo assente nel titolo sviluppato e pubblicato da parte di Stray Bombay.
Per quel che riguarda l’evoluzione del gioco, ci sono fortunatamente già delle buone notizie, dato che lo sviluppatore ha fornito una roadmap dei contenuti. Non ci troviamo davanti a uno dei classici schemi a cui siamo abituati, e si tratta infatti più di promesse che di altro, ma c’è da dire che siamo comunque davanti a un buon punto di partenza, e che l’uscita del gioco è fissata per l’ultimo quarto del 2022, il che sottolinea come i lavori dovrebbero procedere a gonfie vele (sempre che i classici rinvii non facciano capolino). Al momento l’esperienza resta quindi da tenere d’occhio, visto che – seppur non entusiasmante – ha comunque saputo intrattenerci e interessarci, al punto che non vediamo l’ora di scoprire come gli sviluppatori miglioreranno The Anacrusis in seguito all’Early Access in anteprima che i giocatori possono provare dal 13 gennaio 2022, anche gratis su Xbox Game Pass. Staremo a vedere inoltre quando finalmente degli aggiornamenti più precisi verranno confermati in seguito al lancio della fase di accesso anticipato.