È sempre difficile recensire un prodotto ad episodi: quando un videogioco esce a distanza di anni, spesso i miglioramenti sono molto più visibili dal capitolo precedente, arrivando a poter fare comparazioni il più oggettive possibili. Un titolo ad episodi, come quelli di Telltale, che in aggiunta si basa principalmente sulla narrazione e sulle scelte, ha ancora meno meccaniche di un classico titolo, e quindi basa tutta la sua forza sull’intrattenimento dato dalla trama e dallo svolgimento. Premesso questo, senza ombra di dubbio questo Batman: The Telltale Series è l’opera più ambiziosa della famosa casa, visto l’argomento trattato.
Se si parla di Batman, infatti, si va a toccare un calderone di informazioni (di cui molte contrastanti, visto lo sfruttamento del personaggio nei vari media) davvero difficile da gestire: una mossa falsa, e tutto può esplodere in faccia agli sceneggiatori. The Walking Dead è nato nel 2003, Batman nel 1939, un po’ di tempo è passato fra i due, e se ci mettiamo il coraggio di Telltale nel creare una storia molto delicata, come il nome sporco dei Wayne (riscontrabile anche in alcuni albi del fumetto), allora è facile capire che ci troviamo davanti ad un titolo che potrà divenire un pezzo di storia del Cavaliere Oscuro, o uno dei suoi maggiori flop (mai peggio di Batman & Robin, ndr).
Stravolgendo un po’ i canoni di recensione, ci tengo a sottolineare, fin da subito, come la storyline in questo secondo episodio subisca un’impennata di tensione, dovuta sia dall’evoluzione dei vari personaggi, sia da alcune meccaniche che stavolta sono state rifinite, rendendo il tutto più omogeneo del precedente episodio. Senza spoilerarvi nulla, ci troveremo per la prima volta a fare la scelta che tutti, fin dal primo annuncio del gioco, abbiamo voluto fare: risolvo questo problema come Batman o come Bruce Wayne? Cause e conseguenze mai sono state così legate fra loro, visto che per ben 5 volte avremo la possibilità di stravolgere non la storia, bensì alcuni personaggi, rendendoli più vicini alla loro controparte fumettistica, oppure stranamente lontani. Tutto questo sarà accompagnato da un ampliarsi dei rapporti interpersonali tra Bruce e alcuni personaggi come Alfred, Falcone, Harvey Dent, Jim Gordon, Catwoman, e così via. Tutte queste belle caratteristiche, che fanno sembrare l’Episodio 2 di Batman: The Telltale Series un miglioramento sotto tutti i punti di vista del primo, vengono minate da un solo ed unico difetto: la durata.
Basterà poco più di un ora (contro le due del precedente) per completare l’episodio, lasciandovi con enigmi più grandi, punti di domanda giganteschi e un’ansia inimmaginabile nel voler giocare il terzo episodio. Questa nota negativa comunque danneggia solo minimamente l’episodio, ricco di quella tensione che solo ottimi sceneggiatori sanno dare. Se inoltre speravate di poter trovare nuovi scenari, dispiace dirvi che gran parte delle location saranno le stesse del primo episodio, seppur trattate da un’altra prospettiva oppure viste con un occhio differente dopo le conseguenze di un determinato combattimento. Di base, queste sono le enormi differenze viste durante questo secondo episodio. Se vi siete persi la prima recensione, dove è stato trattato tutto il comparto tecnico, vi consigliamo di dargli un’occhiata seguendo questo link. Batman: The Telltale Series si riconferma come uno dei migliori titoli della casa di produzione, arrivando a picchi mai raggiunti nemmeno in The Waling Dead e The Wolf Among Us: sapremo dirvi di più ad opera completa, ma per ora la sensazione di stare a leggere un albo interattivo è davvero palpabile e, fra tutte le peculiarità, è quella che risalta di più all’occhio del giocatore, specialmente se ha avuto esperienza nel leggere fumetti americani, siano essi DC Comics o Marvel.