Resident Evil Village è ufficialmente alle porte, mancano sempre meno giorni all’uscita del titolo e l’intera community videoludica è alla continua ricerca di nuove informazioni da scovare prima del suo arrivo, ovvero il 7 di maggio. Del gioco se n’è parlato molto, tutti noi abbiamo avuto modo di apprezzare le demo del villaggio e del castello osservando e godendo di ogni dettaglio, speranzosi di poter carpire qualche piccolezza nascosta nell’oscurità. Recentemente abbiamo anche dedicato un pezzo alle creature mitologiche presenti nella nuova opera firmata Capcom, per dare ancora più spazio al mondo profondamente gotico di Village. Nell’articolo di oggi, però, non vogliamo guardare al futuro ma piuttosto gettare un occhio verso il passato, rispolverando qualche informazione importante della saga per godere al meglio dell’esperienza che ci verrà offerta con l’ottavo capitolo di Resident Evil.
Ormai sappiamo che il protagonista di questa disavventura è nuovamente il povero e sfortunato Ethan Winters: a seguito dei terribili eventi di Biohazard, io nostro eroe si ritroverà immerso in un lugubre villaggio dell’est Europa, tra licantropi, vampiri e streghe. Pr scoprire il legame tra i due capitoli (uniti profondamente) è però necessario osservare da vicino tutte le informazioni messe a disposizione dalla storia di Ethan e Mia… ma non solo. Le domande da porci per approfondire le vicende al meglio e mettere insieme tutti i tasselli del puzzle sono numerose: quanto è importante la storia del settimo capitolo? Che ruolo ha Chris Redfield? La figlia dei due innamorati che scopo ha in relazione a ciò che è successo nel precedente Resident Evil? Non ci resta che dare uno sguardo approfondito a questo mondo videoludico, tra citazioni a opere passate, personaggi che ritornano e speculazioni sulla trama.
Mia ed Ethan: il finale di Biohazard e il legame con Resident Evil Village
Ci sembra doveroso cominciare direttamente dal gioco precedente per ripercorrere i passi che hanno portato Ethan alla sua nuova disavventura. Resident Evil VII è il primo a narrarci la storia del nostro protagonista: alla ricerca di sua moglie, scomparsa da circa tre anni, l’uomo intraprende un viaggio in Louisiana dopo aver ricevuto un video in cui proprio Mia gli chiedeva disperatamente di non mettersi mai sulle sue tracce. Una volta giunto in una casa apparentemente abbandonata, scopriamo insieme al protagonista che la famiglia Baker (ancora viva) è infettata da qualcosa che spinge ogni membro a uccidere gli intrusi. Inoltre anche sua moglie è sia prigioniera che infetta. Dopo aver scoperto che l’unica superstite in sé (seppur anch’essa infettata) è Zoe, Ethan si allea con quest’ultima e segue i suoi consigli non solo per fuggire e trovare la cura bensì anche per scoprire la verità su Mia e sul suo passato. Nel frattempo, apprendiamo che ad aver infettato tutti è quella che viene chiamata Necrotossina E, un’arma biologica in grado di controllare il proprio ospite come se fosse una bambola.
Man mano che ci addentriamo nella casa liberandoci degli aggressivi Baker, la realtà si pone di fronte agli occhi di Ethan in modo brutale: la moglie gli aveva sempre mentito, lavorando per anni come agente sotto copertura per un’azienda chiamata Connections. Il suo scopo? Essere una ricercatrice di armi biologiche pericolose per il mondo intero; e da qui comincia a sgretolarsi tutto. La bambina Eveline che abbiamo visto più volte aggirarsi per casa è l’arma biologica in persona, capace di manipolare chiunque abbia infettato con la necrotossina, perfino la stessa Mia. La signora anziana che credevamo essere la nonna dei Baker è in realtà la forma fisica di Eveline che si tramuterà poi nel vero boss finale, il tutto però solo dopo aver effettuato una scelta molto importante. Una volta trovata la cura, infatti, dovremo scegliere se salvare Zoe o Mia. Il finale canonico, anche in relazione agli eventi mostrati nei vari trailer di Resident Evil Village, è proprio salvare la moglie di Ethan, uccidere la furibonda Eveline che tenterà di fermare la nostra fuga ed essere salvati da Chris Redfield e… dall’Umbrella Corporation (di cui vi parleremo più nel dettaglio poco sotto). Ora che abbiamo osservato per bene la trama generale, entriamo nei particolari e capiamo che valenza ha l’intera storia in relazione a Biohazard e Village.
Chris Redfield: buono o cattivo?
Partiamo proprio dalla scelta di un finale “effettivo”. Le opzioni in fase conclusiva permettono di tentare di salvare Zoe (che comunque morirà a causa della tossina che ha in corpo) oppure Mia. Dato che nel trailer ufficiale dell’ottavo capitolo è stato mostrato un Chris Redfield armato di pistola che spara alla moglie di Ethan, ci sembra ovvio che la conclusione canonica sia una sola, ovvero che i due Winters sopravvivano entrambi solo per poi ritrovarsi catapultati in un oscuro e macabro villaggio. Da qui, l’intreccio narrativo s’infittisce con il ritorno dell’iconico agente.
Appurato che Mia deve sopravvivere e che viene salvata propria da un irriconoscibile Chris Redfield che (sorpresa delle sorprese) fa parte dell’azienda Umbrella, cosa succede invece per quanto riguarda il suo ruolo nell’ottavo capitolo rispetto a ciò che è accaduto finora? Tutto sembra essere messo in gioco in modo complesso e sottile, utilizzare questo personaggio storico in modo così differente sia nel ruolo sia nell’aspetto ha destato dubbi un po’ in tutta la community. I cambiamenti estetici non sono nuovi per l’ex agente S.T.A.R che, presente dagli inizi della saga Capcom, è parte importante del marchio Resident Evil. In questo caso, però, qualcosa non torna. Se in Nessun Eroe (DLC del precedente titolo) avevamo scoperto che Chris si era unito all’Umbrella solo perché quest’ultima stava cercando di rimediare ai terribili errori del passato, in Village sembra mancare un tassello. Il suo aspetto appare quasi “mutato”, apparentemente in bilico tra essere il cattivo e il buono costretto a prendere decisioni difficili per non fare espandere le mutazioni. I fan non possono che porsi l’inevitabile domanda: l’amato agente della saga sta per diventare un nemico? Al momento ancora non abbiamo delucidazioni importanti al riguardo, ma la curiosità è veramente alle stelle.
Altri spunti: la figlia dei Winters, riferimenti al quarto capitolo
Come avrete ben capito, il legame di Resident Evil Village con il resto della saga è forte e piuttosto pronunciato, in particolare con personaggi storici ed eventi del titolo precedente che sembrano rimanere alla base dell’avventura horror di prossima all’uscita. Tra le altre domande che sono sorte maggiormente sul web troviamo la questione della figlia di Mia ed Ethan che sembrerebbe essere il motivo principale per cui l’uomo si mette in viaggio all’interno del piccolo paesino sperduto nella neve. Le idee al riguardo sono veramente molte e per il momento le certezze sono poche: perché Rose dovrebbe essere arrivata al villaggio? Sarà importante per qualche rito o culto in quanto figlia di una donna infettata e sopravvissuta alla neotossina letale? Le probabilità che si tratti proprio di questo ci sono e gli utenti sembrano appoggiare tale prospettiva.
Per quanto riguarda il lato citazionistico, invece, le vecchie glorie sembrano riemergere coscientemente per strizzare l’occhio agli amanti della saga: il Duca, non a caso, ha un legame non da poco con il quarto capitolo di Resident Evil. Il suo emporio è proprio un riferimento a ciò che vedemmo con Leon e con quella figura incappucciata e misteriosa pronta a vendere interessanti attrezzature. La stessa frase «What’re ya buying?» (tormentone indiscusso del mercante) ci riporta proprio indietro nel tempo. Arrivando alle nostre considerazioni finali, ci sembra che gli spunti per Resident Evil Village siano variegati e tutti molto promettenti; inoltre siamo felici di vedere Ethan nuovamente protagonista, al pari degli sviluppatori che hanno affermato di essersi profondamente affezionati al suo personaggio. In attesa di sciogliere altri nodi di trama nell’imminente futuro, vi consigliamo di dare un’occhiata ai nostri articoli dedicati al videogioco e vi rimandiamo al prossimo approfondimento sull’opera firmata Capcom.