Castle Tricon, la fiera virtuale organizzata da CGE, HeidelBÄR e Horrible Guild, ha riaperto i battenti il 26 e 27 febbraio 2021 per un’edizione speciale primaverile. Ovviamente ne abbiamo approfittato per visitare gli stand degli espositori e scoprire le novità offerte. La prima novità in cui ci siamo imbattuti è stata la nuova versione del client: Castle Tricon infatti è visitabile gratuitamente (previa registrazione) con il software per Windows o Mac messo a disposizione nel sito dell’evento. Notiamo con piacere che con la nuova versione sono stati risolti vari bug (nel nostro caso, non abbiamo più riscontrato le disconnessioni casuali in cui ci siamo imbattuti nell’ultima edizione) e sono stati inseriti nuovi avatar per i visitatori.
Passeggiando (e svolazzando) per il mondo di Castle Tricon, abbiamo avuto modo di partecipare ai mini-giochi introdotti in questa Spring edition: una caccia al tesoro, un quiz (con in palio giochi, maglie e codici per le edizioni digitali dei boardgames), un tracciato per gare di velocità ed ulteriori avatar nascosti da trovare e sbloccare. Negli stand di CGE e Horrible Guild è nuovamente possibile provare (con tanto di dimostratore a spiegare le regole) i titoli dell’edizione passata, fra cui Lost Ruins of Arnak (di cui vi abbiamo parlato in questo articolo), Under Falling Skies, Letter Jam, Unicorn Fever, Vampire: The Masquerade – Vendetta , King’s Dilemma e Codenames. I tre “mondi” degli espositori sono stati poi arricchiti di dettagli, simpatici easter eggs da scoprire e tavoli da gioco aggiuntivi.
Lo stand HeidelBÄR Games e la prova di Blaze
Il mondo allestito di HeidelBÄR Games per questa edizione si è mostrato in forma smagliante: un dungeon sotterraneo ricco di dettagli, con qualche tavolo da gioco presidiato dai dimostratori e vari portali che conducono alle sezioni della fiera dedicate ai singoli titoli (in cui ulteriori tavoli sono stati resi disponibili). Dopo qualche minuto di attesa, riusciamo a provare Blaze, una delle novità del 2021 dell’editore tedesco.
Blaze è un gioco di carte basato su Durak, un titolo tradizionale risalente alla Russia imperiale del 18esimo secolo, ancora molto popolare in Russia e nei paesi dell’est Europa. Per mantenere saldo il collegamento alla tradizione, l’intero lato artistico del titolo è stato affidato a Nadezhda Mikryukova, la quale ha realizzato splendide illustrazioni di uccelli ricalcando la tradizione folkloristica russa. Il dimostratore ci ha inoltre spiegato che per la scatola ed il retro delle carte è stata utilizzata una speciale stampa metallica della quale non è purtroppo possibile apprezzare i dettagli senza vederli dal vivo.
In una partita di Blaze, da 3 a 5 giocatori tenteranno di ottenere punti liberandosi per primi di tutte le carte nella loro mano, ma anche scommettendo sugli avversari che resteranno senza carte prima di altri. Le carte del gioco vengono utilizzate per attaccare l’avversario alla nostra sinistra, possibilmente ottenendo anche il supporto del giocatore successivo. L’avversario sotto attacco potrà difendersi solo con carte del colore di quelle già giocate, le carte utilizzabili in attacco sono invece quelle che mostrano lo stesso valore della prima carta giocata, oppure il valore di una delle carte in difesa.
Questa particolare meccanica di attacco e difesa riesce a rendere molto teso e ben bilanciato anche il combattimento 2 contro 1, le decisioni da prendere sono sempre sofferte ed in bilico fra il voler scartare quante più carte possibili e tenere in mano quelle migliori (possibilmente aventi lo stesso valore) per poter sferrare un attacco più consistente e difficilmente contenibile. L’attenzione al tavolo, nel frattempo, è mantenuta viva dal susseguirsi delle alleanze variabili che si vengono a formare.
Saremo poi incentivati a seguire gli scontri in cui non partecipiamo per vedere chi prenderà in mano le carte “trump”, ovvero quelle che vincono contro tutti gli altri colori, sia in attacco che in difesa, con una struttura generale particolarmente intrigante. In definitiva, Blaze è insomma riuscito a convincerci: nonostante la sua natura di titolo di carte classico, la partita è infatti risultata avvincente e ricca di colpi di scena. Non possiamo che ringraziare HeidelBÄR per averci fatto scoprire questo titolo davvero notevole, e per averlo reso disponibile in un’edizione a dir poco sontuosa.