PlayStation VR 2: la riscossa di un visore sfortunato è all’orizzonte?

L'annuncio del PlayStation VR 2 ha senza dubbio ispirato parecchie domande che ancora oggi, curiosamente, attendono una risposta.

Nicholas Massa
Di Nicholas Massa GL Originals Lettura da 8 minuti

Quando si parla di futuro non si può fare a meno di parlare di realtà virtuale, della possibilità non soltanto di vivere con le proprie mani i giganteschi mondi all’interno dei videogiochi, ma di entrarci proprio dentro, di camminarci, di vivere il tutto attraverso un’immersione generale che resti sulla propria pelle, magari eliminando tutto il resto, imprimendo nell’immaginario interiore del giocatore una possibilità che trascenda lo spazio e il tempo plasmando ogni cosa intorno a lui. Il tema della realtà virtuale è stato certamente immaginato e affrontato dall’essere umano, prima di tutto attraverso l’arte e i mezzi espressivi a sua disposizione come il cinema, la televisione, o la letteratura, portando alla nascita di opere che senza dubbio hanno ispirato gli attuali sviluppi commerciali che viviamo quotidianamente, giorno dopo giorno. Tante sono le sensazioni e soprattutto le speranze in merito a questo campo dell’intrattenimento personale, e a tentare di dare una risposta diretta, nonché una sperimentazione iniziale, troviamo grandi multinazionali pronte a mettere a disposizione le proprie risorse per implementare queste fantasie che, almeno per adesso, non hanno trovato ancora una loro chiara dimensione. Sony è fra quelle compagnie che hanno tentato di rendere la realtà virtuale qualcosa di tangibile, attraverso il suo PlayStation VR. Ora che all’orizzonte però si è ufficiosamente mostrato il PlayStation VR 2 le domande in merito ai risultati ottenuti fino ad ora sono molteplici.

Un realtà virtualmente accessibile a pochi

Una delle limitazioni più grandi contro cui dovrà scontrarsi questo PlayStation VR 2 è senza dubbio l’accessibilità monetaria dei consumatori. Con i precedenti lavori, anche al di fuori di Sony stessa, abbiamo potuto appurare un certo tipo di elitarismo consumistico che si è fatto ben presto motivo di esclusione, originatosi proprio dai prezzi iniziali con cui questi visori, questi strumenti tramite cui accedere a una nuova “esperienza ludica”, sono stati messi sul commercio. Si trattava e si tratta di un tipo di tecnologia che senza dubbio ha richiesto ingenti investimenti, che però si sono riversati immediatamente sulle tasche degli appassionati, limitandone fin da subito la circolazione e generando una selettività rimasta più o meno tale nel tempo.

Playstation VR 2

Oltre all’ingente costo dei vari visori, quando questi furono resi disponibili risultarono, ovviamente, estremamente particolari nel loro utilizzo – soprattutto soggettivo – con tutta una serie di indicazioni che il consumatore avrebbe dovuto prendere seriamente in considerazione prima di addentrarsi in esso (indicazioni ovvie ma comunque fondamentali al fine di costruite un’esperienza serena). Andando però oltre  ciò che hanno liricamente vissuto di coloro che hanno potuto acquistarlo, fino ad ora le possibilità ludiche dei vari VR non sono state sfruttate proprio del tutto, generando situazioni che soltanto in mano a sviluppatori specifici hanno lasciato il minimo segno in una community che anche adesso risulta piuttosto “vergine” e giovane, pronta a muovere i suoi primi passi in un mondo che non sta neanche troppo a guardarla. Molti videogiocatori, infatti, non hanno acquistato la strumentazione proprio in attesa di qualcosa di più, di quel passo avanti iconografico che avrebbe reso il VR unico nel suo genere e soprattutto diverso da ogni altra cosa sul mercato. È proprio questa scintilla che, in molti, oggi ancora attendono.

Questo PlayStation VR 2 arriva seguendo un progetto precedente che sembrava promettere molto, pur nella sua iniziale inaccessibilità, che sembrava qualcosa su cui si sarebbe ancora investito implementandone le possibilità fruitive soprattutto con la pubblicazione di videogiochi non soltanto derivativi, ma mirati a sfruttarne tutte le potenzialità che ancora oggi attendiamo di vedere. Certo, resta interessante il fatto che questi stessi visori, nati comunque con implicazioni miratamente ludiche, siano anche stati sfruttati per progetti al di fuori dell’ambito videogiochi. Parecchie sono state le ricerche, in ambito universitario, che hanno visto i suddetti visori impiegati per progredire con i vari paper, confermando nuovamente un’identità piuttosto distaccata, sopraelevata e non troppo facilmente accessibile, anche dal punto di vista del divertimento personale. Queste sono le limitazioni con cui il PlayStation VR 2 dovrà fare i conti, soprattutto in un mondo in continuo progresso nell’ambito tecnologico e casalingo.

La nuova generazione saprà sfruttare il PlayStation VR 2?

La Next-gen videoludica è infatti la chiave che ci porta qui, che ci porta a parlare di novità che ci porta a scrivere di tutti i passi in avanti che questo settore continua a vivere e a fare giorno dopo giorno. Le nuove console hanno aperto una voragine di potenzialità, un vero e proprio canale buio che non aspetta altro che essere esplorato, implementando tutti i passi avanti precedenti e le varie sperimentazioni attuate fino a questo momento. Qui subentra questo PlayStation VR 2, qui s’inserisce questo nuovo progetto che dovrà issarsi sopra le occasioni mancate e le speranze della precedente macchina e divenire qualcos’altro, qualcosa di differente e magari di migliore. 

PlayStation VR 2

L’annuncio è arrivato direttamente da Hidetaki Nishino (vicepresidente senior della pianificazione e gestione della piattaforma), che sul PS blog ha annunciato l’arrivo di questo inedito VR, il quale promette e si ripromette di agganciarsi alle potenzialità di questa nuova generazione di console finanche toccando vette inesplorate. In base a quanto rivelato, oltre alle varie implementazioni tecniche questo nuovo VR sarà dotato di un controller inedito, ennesimo segnale di un probabile passo avanti dalle varie problematiche riscontrate in precedenza, il quale verrà incontro anche alle esigenze ergonomiche dei giocatori.

Oggi sono lieto di annunciare che il nostro sistema in Realtà Virtuale di nuova generazione arriverà su PlayStation 5, consentendo agli appassionati di vivere la migliore esperienza di intrattenimento con notevoli migliorie in termini di prestazioni e interattività.

Il fatto che abbiano deciso di spostare il tutto su PlayStation 5 resta da una parte comprensibile, soprattutto in relazione alle possibilità inedite che questa console riesce ad offrire, dall’altra però abbastanza destabilizzante, soprattutto se si comincia a riflettere sul fatto che sulla PlayStation 4 c’era  ancora molto lavoro da fare e molto da dire, da sviluppare, e si percepisce quasi una sensazione di “lasciato a metà”, un’incompiutezza che speriamo adesso venga superata del tutto. Non resta dunque che attendere con pazienza, anche perché almeno per ora nulla di “visibile”  può essere scorto all’orizzonte, ricordando sempre che si parla di un settore estremamente particolare che sicuramente ha ancora molto da raccontare. 

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Adora i videogiochi e il cinema fin dalla più tenera età e a volte si ritrova a rifletterci su... Forse anche troppo. La scrittura resta un'altra costante della sua vita. Ha pubblicato due romanzi (a vent'anni e venti quattro) cominciando a lavorare sul web con varie realtà editoriali (siti, blog, testate giornalistiche), relazionandosi con un mondo che non ha più abbandonato.