Resident Evil Village – Provata la demo Maiden su PlayStation 5

Abbiamo provato su PlayStation 5 la demo di Resident Evil Village che prende il nome di Maiden, scopriamo cosa ha saputo dimostrarci!

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Impressioni Lettura da 5 minuti

La conferenza dedicata a Resident Evil Village del 21 gennaio ci ha mostrato moltissime novità sulla nuova opera targata Capcom, fra cui anche dei gameplay che hanno approfondito le ancora misteriose meccaniche di gioco (di cui abbiamo parlato in questo articolo). Come se non bastasse, come un fulmine a ciel sereno il gioco ha ricevuto una data di uscita davvero prossima, nonché una demo a sorpresa già disponibile in esclusiva su PlayStation 5. Si tratta di alcune sezioni ludiche piuttosto brevi, che però in una manciata di minuti riescono a trasmettere a pieno le atmosfere terrificanti che Resident Evil Village proporrà al suo debutto. Abbiamo provato la demo sulla nuova ammiraglia di casa Sony, e fra misteri – e analogie con quanto avvenuto per il lancio di Resident Evil 7: Biohazard – vogliamo parlarvi approfonditamente di questa esperienza horror.

Resident Evil Village

Un nuovo luogo infestato

La breve “dimostrazione visiva” del nuovo capitolo ha luogo in una casa infestata, che abbiamo già avuto modo di ammirare nei trailer. Dopo essersi svegliato in una prigione, l’ignoto protagonista cerca di fuggire dal luogo, senza ovviamente che manchino fenomeni paranormali e presenze inquietanti ad accompagnarlo durante questo viaggio colmo di speranza e paura. Con qualche sprazzo di enigma e sezioni ludiche appena accennate, attualmente il gioco non permette di sperimentare a pieno le potenzialità del combat system e delle altre meccaniche che vedremo nella produzione completa. Tuttavia, questo è servito per introdurci a un’avventura terrificante, la quale sembra evolvere al massimo i pregi di Resident Evil 7 e della sua visuale in prima persona, apparentemente passata con questo capitolo da rivoluzionaria per la serie, a standard di Capcom.

Non potendo quindi testare tutte le funzionalità dell’opera, resta solo la possibilità di camminare in balia dei pericoli circostanti, che non perdono occasione per farsi sentire con un audio estremamente accurato ed entusiasmante, almeno per la versione PlayStation 5 provata. Ciò che più sorprende della demo – oltre ai mille misteri e personaggi che riceveranno attenzione in Resident Evil Village – è un comparto grafico davvero spaccamascelle, che senza perdite di framerate permette di godere con infiniti dettagli delle atmosfere incluse in questa breve dimostrazione visiva. Ogni singolo fotogramma di questa demo mostra come il RE Engine di Capcom sia maturato appieno, nonché pronto per proporci diverse opere graficamente ammalianti sulla next-gen.

Resident Evil Village

Resident Evil Village è pronto a spaventarci

Nonostante non siano praticamente presenti jumpscare, la demo Maiden introduce delle atmosfere che lasciano davvero col fiato sospeso, riuscendo a superare senza ombra di dubbio quelle della casa dei Baker dello scorso capitolo. Dagli accurati giochi di luce che sembrano nascondere in ogni anfratto dei pericoli in agguato, a degli enigmi che per quanto innocui hanno l’area di celare degli eventi terrorizzanti, esplorare queste brevi sezioni è stato davvero superlativo. Purtroppo, al contrario della demo dello scorso capitolo non sembra siano nascosti particolari misteri nelle sezioni di gioco, in quanto non molto viene lasciato in sospeso una volta conclusa l’avventura, salvo per qualche porta che non può essere aperta.

Stando a quanto visto, è davvero difficile che gli eventi di questa breve storia si colleghino in qualche modo all’esordio di Resident Evil Village, in quanto servono solo da apripista per alcune delle sue qualità. Tuttavia, come confermato, vedremo fra qualche mese una demo non esclusiva per PlayStation 5, che potrebbe aggiungere contenuti a quella attuale o farci sperimentare nuove possibilità prima del debutto del gioco. Restiamo ovviamente in attesa di scoprire cosa ci attende prima che la saga continui, grazie a dei personaggi che non vediamo l’ora di approfondire dopo i brevi – e tremendi – istanti in cui sono stati protagonisti della scena durante Maiden.

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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.