PlayStation 5 e il caso Euromediashop: una truffa da 800mila euro

Il sito "Euromediashop" ha truffato migliaia di persone promettendo di vendere PlayStation 5 e iPhone che non ha mai avuto.

Mauro Landriscina
Di Mauro Landriscina - Contributor News Lettura da 3 minuti

Purtroppo come moltissimi appassionati del settore già sapranno, i preordini di PlayStation 5 sia in Italia che nel resto del mondo sono finiti in pochissime ore nella gran parte dei negozi, sia fisici che online. Questo ha fatto sì che in molti malfattori abbiano cercato dia approfittarsi del malcontento di tutte quelle persone che non sono riuscite a riservarsi una console con vendite dei sistemi ad almeno il doppio del prezzo originali (i cosiddetti bagarini o ‘scalpers‘), oppure ancora truffandoli direttamente con finti annunci online. È questo il caso di “Euromediashop“, un negozio online aperto poche settimane fa che stranamente aveva ancora disponibili un sacco di PlayStation 5 da preordinare, oltre a un sacco di altri prodotti elettronici… ma che in realtà non sono mai nemmeno esistiti.

La truffa è nata da tale Christian Ciciriello, un 25enne di Brindisi che ha deciso di creare un finto sito di e-commerce creato ad hoc per approfittarsi di tutti coloro che non sono riusciti ad acquistare la nuova console di Sony, promettendo a migliaia di persone una PlayStation o un nuovo iPhone che poi si sono rivelati del tutto inesistenti. Per abbindolare gli sfortunati utenti che sono finiti sul sito, Ciciriello avrebbe acquistato un pacchetto di bot da un altro sito che offre questo tipo di servizi, che hanno rilasciato moltissime finte recensioni positive al suo portale, facendo sì che molte persone si fidassero di più di ciò che prometteva Euromediashop. Il sito è rimasto online per quasi un mese e dopo aver accumulato più di 13mila ordini, per un totale di oltre 800mila euro di bonifici, è sparito nel nulla, disattivando sia il numero per l’assistenza clienti, sia la pagina Facebook dedicata alla pagina web.

L’attenzione mediatica, innestata sicuramente dalla marea di segnalazioni di persone preoccupate che hanno visto il sito sparire letteralmente da un secondo all’altro, si è immediatamente accorta di questa truffa, spingendo il giovane pugliese a costituirsi, ammettendo di essere stato spinto dalla troppa avarizia. Ormai i soldi sono purtroppo spariti – a quanto pare devoluti in beneficienza, anche se non vi sono conferme a riguardo – e Ciciriello verrà indagato per truffa dopo aver ammesso di avere aperto il sito in buona fede, ma che poi la situazione gli è sfuggita di mano.

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Contributor
Nato nel 1997, fin da piccolo si appassiona di videogiochi grazie al Game Boy Color del fratello maggiore. Pensa troppo al futuro e poco al presente, spesso perdendosi nei suoi pensieri e andando quindi a sbattere su qualche palo per strada. Il suo sogno nel cassetto è quello di dirigere un film d'animazione.