Come molti sicuramente sapranno, Dragon Age 4 ancora non si è mostrato in modo davvero ufficiale, sebbene alla Gamescom 2020 sia stato rilasciato un interessante diario degli sviluppatori intento a mostrare come BioWare stia lavorando al titolo. Noi vi avevamo dato un leggero anticipo nel nostro articolo dedicato, dove avevamo iniziato a teorizzare la direzione narrativa del titolo. Tuttavia le informazioni rilasciate durante l’evento sono di tutt’altra natura, più tecniche se vogliamo, ma certamente molto importanti per capire l’approccio della software house alla produzione. Infatti, il team è conscio del fatto che dopo il congelamento della saga di Mass Effect e il poco successo di Anthem, il brand di Dragon Age è un asso nella manica che non può assolutamente sbagliare, soprattutto perché in caso di un prodotto non all’altezza per la casa potrebbe, come direbbe Solas, calare la notte.
I primi dettagli però ci fanno ben sperare, visto che BioWare sembra voler dare maggiore profondità a tutti gli aspetti che hanno reso grande la saga. L’arrivo del gioco, sebbene ancora sprovvisto di una data d’uscita, è previsto sulle console di nuova generazione, e già questo dovrebbe rendere chiaro quanta ambizione il team stia mettendo all’interno del suo ultimo progetto.
Una nuova avventura
Partiamo a sviscerare quel poco che sappiamo della trama, dettagli che possono comunque aiutare a mettere i primi tasselli in un puzzle molto più complesso. Centrale nelle vicende questa volta sembra essere Solas, un personaggio già noto ai fan e che sembrerebbe esser pronto a raccogliere diverse eredità narrative, come l’inquisizione, il Lyrium rosso e famigerati antichi misteri che potrebbero finalmente uscire fuori, segnando un solco indelebile sul Thedas. Alcune voci vorrebbero una narrazione più cruenta e complessa rispetto al passato, ma al netto di queste voci ci sono stati sviluppatori che si sono pronunciati anche in via ufficiale. Infatti, durante una recente intervista, BioWare ha affermato che la storia sarà incentrata sull’assenza dei poteri, con più precisione a cosa succede quando non hai il “potere”. Sebbene non ci siano state ulteriori delucidazioni a riguardo, quanto affermato sembra prendere una netta distanza dal vecchio Dragon Age. Sempre a detta della software house, inoltre, possiamo aspettarci storie che si concentreranno soprattutto sui personaggi di contorno, sulle famiglie e gli amici che si potranno incontrare durante l’avventura, si spera tutti profondi e sfaccettati, in maniera tale che il giocatore stesso possa andare a tessere dei veri rapporti con loro.
Sebbene queste siano le uniche informazioni per quanto concerne il comparto narrativo, possiamo già tirare le prime somme per cercare di capire dove vorrà andare a parare la produzione. Il gioco, oltre alle ambientazioni e ai personaggi fantasy che hanno caratterizzano la serie fin dagli albori, concederà all’utente una grande facoltà di scelta sulle decisioni da prendere nel corso dell’avventura, come da naturale tradizione. Sebbene negli ultimi anni sempre più giochi abbiano ripreso questa meccanica delle scelte, in questo Dragon Age, complice anche il passaggio generazionale, ci aspettiamo un sistema che possa garantire un’esperienza diversa per ogni giocatore. Il nostro occhio si posa inevitabilmente anche nell’artwork finale presentato al termine del filmato, dove si possono vedere distintamente otto classi, che con tutta probabilità saranno quelle che potremo scegliere all’inizio dell’avventura.
Il gameplay c’è ma non si vede
Ok, il titolo di questo paragrafo potrebbe essere abbastanza forviante, ma di base è così. Quello mostrato da BioWare nel corso della Gamescom sono giusto piccoli accenni di gameplay, dunque le informazioni riportate qui di seguito sono prevalentemente il frutto di dichiarazioni dirette della software house. Partiamo però dalle cose concrete: il filmato mostra in modo chiaro alcuni modelli di mostri che incontreremo durante la storia. Queste creature sono di diverse misure, dalle più grandi a quelle più piccole. Per marcare in modo più concreto la componente action nel titolo è stato inserito anche un sistema di schivata, che come in molti giochi prevede una capriola. Nonostante questo, però, il sistema di combattimento sarà apparire familiare, pur senza mancare di presentare importanti novità. Si parla in particolare di inediti ambienti sottomarini, che faranno conoscere ai fan nuovi popoli e storie della complesse e ricca lore del titolo.
In un mondo di gioco che sembra essere più ricco e grande di qualsiasi altro titolo della serie – e detto tra noi già Inquisition visto in questi termini tutt’ora non teme rivali – è lecito aspettarsi anche nuove tipologie di missioni. Anche su questo ci vengono incontro gli sviluppatori confermando l’espansione del quest design generale, introducendo missioni investigative in una veste completamente inedita. Dulcis in fundo, le già citate scelte affonderanno le loro radici in problemi governativi e rapporti di poteri. Entrambe queste tematiche sono sempre state affrontate in passato, ma anche in questo senso BioWare ha promesse grandi novità.
Conclusioni
Le uniche cose certe sono i dubbi, e noi non abbiamo minimamente visto girare Dragon Age 4 sul suo motore di gioco. Il filmato della Gamesom mostrava un lavoro acerbo e ancora in corso, molto lontano dalla qualità che, speriamo, possa avere il prodotto finale. Tuttavia c’è da dire che è davvero molto difficile farsi un’idea delle capacità tecniche dell’opera, seppur il motore grafico Frostbite sia sempre stato sinonimo di qualità; speriamo che l’esperienza accumulata con Inquisition possa dare i suoi frutti anche con questo nuovo capitolo.
In conclusione non sappiamo ancora molto sull’opera, ma le nostre aspettative già sono altissime. BioWare, dopo il successo di Inquisition, ha davvero tanta responsabilità sul brand, e questa volta non possono concedersi un minimo errore. Speriamo di ricevere informazioni più concrete su Dragon Age 4 già nel prossimo futuro, ma allo stato attuale delle cose non crediamo che il titolo possa vedere la luce prima del 2022. Toccherà poi capire come l’opera si posizionerà sul mercato, perché mentre noi scriviamo questo articolo, in lavorazione ci sono giochi super blasonati come Fable e il nuovo The Elder Scrolls che in futuro torneranno a far parlare di sé, opere concorrenti il cui conflitto è meglio evitare. Noi come al solito abbiamo però fiducia nella casa di sviluppo e siamo fortemente convinti che questo nuovo quarto episodio saprà stupirci in positivo.