Quello che ci viene proposto dallo studio Belga Fishing Cactus (che anche se potremo definirlo indipendente, ha nel suo team dei membri con esperienze su giochi AAA), è un titolo assai particolare: un tripudio di carta, parole e colori, un’atmosfera surreale e suggestiva che rapisce il lettore (ops, volevo dire giocatore). Andiamo ora a capire meglio che tipo di esperienza ci offre questa piccola gemma, cercando di leggere tra le righe e comprenderne le possibilità tecniche, immergendoci nelle scelte artistiche del team. Siete ispirati abbastanza? Ecco a voi Epistory: Typing Chronicles.
Terra di carta e origami
Ci troveremo al controllo di una ragazza che cavalca una volpe a 3 code, in un mondo fantastico fatto di pagine di libri ed origami. Chi è lei? Lei è la musa ispiratrice di una scrittrice, che a quanto pare sta vivendo la scomoda fase del “blocco dello scrittore”. L’avventura comincerà solo dopo poche righe di testo, e senza molti preamboli ci ritroveremo a vagare in questa mappa, che si comporrà pian piano da alcune pagine bianche. tutto ciò che ci sarà da raccontare, si scriverà automaticamente sulla mappa stessa (dopo tutto è un libro, no?). Le parole che compariranno e racconteranno la storia, sono state ovviamente doppiate da una voce narrante: chiara, limpida, sognante. Ovviamente non saranno tutte rose e pagine…
Questo mondo fantastico sarà “infettato” da alcune creature, che stanno alterando l’equilibrio della terra di carta. Durante il nostro vagare, dovremo sconfiggere queste creature, e far rifiorire le parti del mondo che sono… diciamo “strappate”. Come faremo? Digitando delle parole sulla nostra tastiera. Esatto. Le parole compariranno direttamente sopra all’oggetto con cui potremo interagire, che sia una creatura, una pietra da spaccare, o un forziere da aprire. Le parole che digiteremo però saranno esclusivamente in inglese, e purtroppo al momento non esiste una localizzazione italiana per il titolo (anche se già in programma).
Il richiamo degli elementi
Durante la nostra avventura, la nostra musa imparerà a controllare la magia elementale, per fornire ai propri colpi degli effetti particolari. Questi sono Fuoco, Ghiaccio, Vento, e Scintille. Sarà indispensabile riuscire a padroneggiarli tutti al meglio, e ad alternarli durante le singole battaglie. Questo perché i poteri di cui disporremo saranno tatticamente fondamentali, per esempio per bloccare, allontanare o sconfiggere alcune creature prima di altre. Le creature varieranno per dimensioni, velocità, modo di muoversi, lunghezza delle parole per essere sconfitte, e numero di parole per essere sconfitte. Tranquilli, è più facile da capire che da spiegare: ecco un video dimostrativo!
https://www.youtube.com/watch?v=6k7qmNzIDYI
L’area di gioco sarà un’estesa mappa, che potremo “scoprire” parte dopo parte accumulando dei punti, e recandoci in un certo posto. L’area di gioco sarà anche disseminata di forzieri da aprire, e “nidi” di insetti, che dovremo “disinfestare”. Le parti più ardue del titolo, si svolgono all’interno dei dungeon: in questi ci ritroveremo a dover risolvere svariati puzzle ed enigmi, a disinfestare nidi, e ovviamente sconfiggere il “nido Boss Finale” del dungeon. Proprio in alcuni di essi, la nostra musa troverà le sfere di energia che le conferiranno i poteri elementali. Piccolo appunto esterno, va fatto per i comandi di movimento, che purtroppo rimangono estremamente scomodi al giocatore medio.
Un’avventura solitaria, ma non troppo
In Epistory, la gran parte del gioco si svolgerà nella modalità storia, che vi terrà impegnati per un discreto lasso di tempo (e dipende molto anche dalle vostre capacità). Come è facile immaginare, non esiste per questo titolo una modalità multiplayer che veda i giocatori battersi l’uno contro l’altro, almeno per il momento.
L’unica altra modalità disponibile in alternativa alla storia, e che è consigliabile giocare solo una volta terminata quest’ultima, è la modalità “Arena”. In questa ci troveremo a sfidare altri giocatori in classifica (ed effettivamente potremo così definirla una modalità in parte multiplayer), combattendo in una arena strutturata come un “nido Boss Finale” dove i mostri spawneranno all’infinito. Ovviamente non ci saranno limiti di tempo, e avremo a disposizione tutti gli elementi magici (anche se ad esempio non li avrete sbloccati in modalità storia). questa modalità non è affatto semplice, e richiede un livello di capacità almeno buono, per sopravvivere a un decente numero di ondate. Accettate la sfida?
La carta che prende vita
La parte che decisamente affascina i giocatori di Epistory, è l’atmosfera creata da un comparto grafico e sonoro di pura arte e fantasia. Paesaggi suggestivi ed evocativi riprodotti con carta colorata, ed accompagnati da una colonna sonora malinconica o adrenalinica quando serve. Il giocatorelettore si ritroverà come a giocare su un libro che scriverà egli stesso, ma che allo stesso tempo diventerà un pentagramma perfetto su cui incidere le note della soundtrack originale. I colori, le location, i dettagli semplici ma funzionali, la musica, conferiscono ad Epistory la categoria di “poesia su videogioco”. Non esiste? Dovrebbe.
Un menù insolito
Volendo chiudere con una chicca inserita dal team, parliamo del main menù del gioco. Tutto ciò che vi troverete a selezionare, basterà scriverlo! Questo va a rendere in tutti sensi superfluo l’uso del mouse. Cosa intendo? Tutto ciò che potrete fare nel menù, che sia aprire la mappa, tornare al gioco, eseguire dei power up quando si sale di livello, e tutte le voci selezionabili, sarà attivabile quasi esclusivamente scrivendo le parole chiave! (Main Menu, Resume, Map… oppure nel caso delle abilità, Knowledge, Teleport, Fire, e così via…)