Nei giorni scorsi si è tenuto il secondo appuntamento dell’evento in digitale Night City Wire, nel quale i giocatori hanno avuto la possibilità di scoprire alcuni interessanti dettagli su Cyberpunk 2077, il gioco targato CD Projekt RED in arrivo il prossimo 19 novembre per PC, PlayStation 4 e Xbox One. Nel corso dell’evento è stato mostrato un nuovo filmato gameplay, incentrato principalmente sulle numerose armi che avremo modo di utilizzare nei panni di V durante la nostra avventura. Proprio per questo Miles Tost, il senior level designer di CD Projekt RED, ha approfittato di una domanda fatta sul sito NetRunner 2077 per ricordare al pubblico che il titolo è prima di tutto un gioco di ruolo, e che la componente ruolistica sarà il fulcro dell’intera esperienza di gioco.
Sembra proprio che CD Projekt RED voglia ricordare ai numerosi fan in attesa del titolo che, nonostante l’elevato numero di armi a nostra disposizione, Cyberpunk 2077 non è uno sparatutto, dichiarando che gli elementi chiave legati al gioco di ruolo saranno ancora più profondi rispetto a quelli del suo celebre predecessore, The Witcher 3.
Ci sono tantissime armi a disposizione, ma vorrei ricordare che questo è prima di tutto un gioco di ruolo. Penso che le persone tendano a dimenticare questa cosa. Quindi, la personalizzazione e la scelta dell’equipaggiamento, la scelta delle abilità, dei talenti, dell’aspetto fisico del tuo personaggio, del modo in cui decidi di interpretarlo attraverso dialoghi o qualsiasi altra cosa del genere, questo è davvero al centro dell’esperienza di gioco. Penso che molte persone guardino il gioco e dicano “Ah amico, è in prima persona e ha le pistole, quindi è sicuramente uno sparatutto”, e questa è davvero una valutazione a livello superficiale. Penso piuttosto che, sotto molti punti di vista, Cyberpunk offra un’esperienza di gioco di ruolo molto, molto più profonda rispetto a quella di The Witcher 3.