Firaxis Games ci fa tornare nel mondo degli alieni e degli scontri tattici: saranno bastati questi anni di riposo ai nostri eroi per tornare in auge? Secondo noi decisamente si, ed ecco che vi presentiamo la nostra recensione di XCOM 2 dopo svariate ore a sviscerare, crivellare e studiare questo nemico davvero misterioso.
Il Ritorno Del Comandante
Gli alieni hanno vinto molte battaglie e sono anni che ci ritroviamo con un nutrito ma male organizzato gruppo di “eroi”, la Resistenza appunto. Mancava però un capo a questo manipolo di soldati, ingegneri e scienziati: ecco che con la prima missione, che funge per altro da tutorial, ci ritroviamo a dover recuperare un “pacco”. Nei panni di tre membri degli agenti della resistenza ci muoviamo verso il nostro obbiettivo, una volta sgominati gli agenti alieni della Advent, ci ritroviamo di fronte ad un corpo chiuso in una capsula: pochi minuti e scopriamo che quel corpo è del nostro alter ego, il comandante delle forze XCOM. Un filmato ci mostra come salvano il nostro corpo da degli innesti neurali e come le forze della resistenza hanno recuperato la nostra base operativa, la Avenger. La nostra missione da ora in poi sarà quella di salvare quante più persone possibili, ostacolare i piani degli alieni e vincere la guerra in corso. Per fare quanto descritto avremmo bisogno di molto ingegno ed una bella dose di fortuna i alcuni casi. Iniziamo la nostra avventura con ben quattro reclute fresche di addestramento!
La Avenger
Macchina da combattimento rinvenuta in chissà quale operazione militare, la Avenger oltre ad essere la nostra base mobile, sarà anche un fido alleato ed un vero e proprio personaggio da guidare alla ribalta! L’inquadratura della struttura somiglia molto a Fallout Shelter: dovremmo “prenderci cura” dei nostri soldati, assegnare ingegneri alle operazioni di costruzione delle camere o gli scienziati al lavoro di scoperta! L’interno della struttura è tutto collegato: una volta che gli scienziati hanno svolto ricerche ed esperimenti sui cadaveri alieni nemici o sulle armi che riportiamo dal campo di battaglia, passano la parola agli ingegneri che costruiscono armi e armature sempre nuove per la nostra squadra. Gli ingegneri e gli scienziati devono poi essere assegnati a delle mansioni: i primi possono liberare i detriti in una determinata stanza e successivamente, riqualificarla secondo i nostri scopi quali snodi energetici per la Avenger, sala di addestramento militare per le truppe, laboratori di lavoro etc. I secondi, gli scienziati una volta creata una stanza di loro competenza possono diminuire il tempo di ricerca degli esperimenti, modificare armi o minimizzare gli sprechi di energia. Si, perché la Avenger funziona come una vera e propria nave: dovremmo minimizzare gli sprechi di energia, il carburante, i materiali per costruire armi e via dicendo. Gestione sarà la parola d’ordine e dovremmo stare ben attenti a non abusare troppo del pulsante per lo scorrimento del tempo, in quanto ogni operazione, ogni arma, ogni sgombero dei locali può richiedere diversi giorni di lavoro, periodo durante il quale le forze aliene continueranno a fare i loro comodi e noi dovremmo contrastarli.
Squadra Che Vince…Si Evolve!
Ogni volta che scenderemo sul campo di battaglia, ci verrà richiesto di creare una quadra in grado di portare a termine la missione, si spera, tornando tutti alla base sani e salvi. Inizialmente i soldati parono tutti dal rango “recluta”: possiedono un fucile mitragliatore, armature base e una granata. Durante la missione, l’uccisione di uno o più nemici, determinerà l’avanzamento di livello della recluta che di base si dipanerà in quattro diverse tipologie: Granatiere, Tiratore Scelto, Ranger e Specialista. La recluta “evolve” al primo stadio in maniera del tutto casuale: non c’è modo di capire se una recluta diverrà un Granatiere o un Tiratore scelto prima che ciò avvenga. Non appena la recluta decide la sua strada, automaticamente gli verranno assegnate armi degne del suo compito: se propenderà per una classe Tiratore Scelto avrà in mano un fucile di precisione ed una Magnum, mentre se diverrà Granatiere avrà un Lancia Granate e una Gatling Gun. Ogni classe possiede diversi talenti ed abilità peculiari: ad ogni avanzamento di livello potremmo scegliere una tra 2 diverse abilità e questo determinerà l’uso pratico del personaggio in battaglia. Ad esempio lo Specialista può essere pensato per l’uso medico del suo Drone, quindi curare i compagni di squadra, difenderli con scudi etc, oppure potrebbe diventare una versione aggressiva dello stesso, equipaggiando il Drone con armi, bombe e qual si voglia forma di attacco contro i nemici; nessuno ci impedisce tuttavia di creare un personaggio ibrido, con abilità prese da un ramo altre da un altro ramo. Potremmo personalizzare qualsiasi elemento dei nostri beniamini, a cominciare dal colore della pelle, dalla voce, viso, vestiario e chi più ne ha più ne metta! Non mancheranno tatuaggi, occhiali da sole, cappelli, barbe e perfino la possibilità di dare un nome ad ogni singola arma, personalizzandone colore, aspetto e potenziandola, inserendo magari mirini più precisi, grilletti più sensibili o caricatori più grandi. Potremmo aumentare il numero della nostra squadra grazie alla scuola di addestramento, unico luogo per altro dove possiamo prendere una recluta e deciderne il destino, determinando il tipo di ruolo che andrà a rivestire una volta uscita da li. Unità più complesse come il soldato Psionico richiedono molte ore di gioco per sbloccarli ma una volta creata la struttura di ricerca all’interno della Avenger sarà possibile ottenere anche questa truppa.
Alla Battaglia!
Fulcro del gioco è ovviamente il combattimento: trattandosi di un gioco strategico a turni, XCOM 2 ci ripropone una formula tanto semplice quanto vincente, quella della visuale isometrica e del segnalamento delle opzioni. Ad ogni turno, verrà scelto un soldato della nostra squadra per compiere delle azioni: tali potranno essere di vario genere ma in generale potremmo muoverci entro un certo confine, azzurro che ci permetterà di compiere un altra azione come ad esempio sparare o entrare in Posizione di Guardia che permetterà alla nostra unità di sparare a vista contro i bersagli che entrano nella sua line di fuoco. Se invece decidessimo di spostare una unità da un punto A ad un punto B che si trova troppo distante per la seconda azione, saremmo costretti a “sconfinare” dalla linea azzurra e finire in quella gialla che determinerà la fine del turno di quella unità. Ovviamente non mancheranno scelte importanti da prendere: quale riparo migliore per il mio Tiratore Scelto? Dove posiziono il medico? E tutte le domande che vi baleneranno in testa nelle primissime ore: come sempre agite con prudenza e dove sbaglierete, perché vi assicuriamo che succederà, sarà un occasione per imparare! La Advent nostra rivale sul campo di battaglia dispone di moltissime truppe di vario genere: si passa dalle truppe semplici a quelle aliene in grado di prendere il controllo della mente dei nostri soldati per finire con Berserker, Arconti e Cannoni Corazzati. Più si progredisce nel gioco più le truppe nemiche saranno ben addestrate, capaci e cattive come non mai. Vi avvisiamo, anche a livello di difficoltà “facile” il titolo non fa sconti e posizionare male una unità può voler dire la perdita della missione. Dovrete infatti pensare bene a dove mettere le vostre unità perché una volta deceduta questa non sarà più possibile riportarla in vita, di conseguenza perderete l’equipaggiamento di quel soldato, il suo livello di esperienza e dovrete ricominciare con una recluta facendola evolvere in quella unità specifica.
Multi-giocatore…Perché In Compagnia Si Ammazza Meglio!
Non potremmo affrontare la campagna storia del gioco se non da soli ma non disperiamo: nel menù principale spunta una voce ben chiara, quella del Multigiocatore! Una volta effettuato l’accesso alla Lobby potremmo scegliere se optare per una partita privata, magari contro un nostro amico, una partita classificata o una partita rapida o addirittura creare scenari di combattimento contro il computer, giocando assieme ad un amico. Nel caso in cui optassimo per una tra partita rapida o classificata ci verrà richiesto di creare una squadra, composta da cinque personaggi. Potremmo scegliere da una lista, contenente tutte le unità del gioco, sia degli XCOM sia della Advent (poter utilizzare un Berserker in battaglia è un vero spasso n.d.r.). Ogni soldato costrà dei punti e come in qualunque gioco di miniature da tavolo, potremmo schierare in campo truppe per un determinato limite di costo che nelle due tipologie di partite citate è di 10 mila punti. Potremmo anche invitare un amico e comandare tot unità a testa dando vita a degli scenari davvero interessanti sotto il punto di vista tattico. Nessuno vi impedisce poi di “impazzire” in partite da oltre 20 mila punti, a patto che si scelga una partita “privata”.
Il gioco non è purtroppo esente da alcuni errori grossolani che potevano essere evitati: spesso il frame rate del gioco cala drasticamente durante un caricamento, in-game la telecamera a volte va per fatti suoi, inquadrando uno sportello di una macchina mentre il nostro granatiere tira una sventagliata di colpi con la sua Gatling Gun. Non ci è concesso di vedere chiaramente cosa fanno certi nemici se coperti da strutture durante il loro turno. Spesso la matematica che determina la percentuale di mettere a segno un colpo non ha senso in termini pratici: ci siamo ritrovati con il nemico faccia a faccia ed avere un 50% di possibilità di mancarlo, viceversa nemici lontani o riparati a pochi metri avevamo il 98% di possibilità di colpirli con lo stesso fucile, nello stesso turno, con lo stesso soldato. Le texture dell’ambiente si “fondono” con i nostri corpi, altre volte invece rompiamo una finestra ed il rumore del vetro lo sentiamo parecchi secondi dopo che la scena si sia conclusa. Nulla di eccessivamente grave ma sono imperfezioni che potevano essere evitate con più accortezza da parte della produzione.
In Conclusione!
XCOM 2 è un isometrico tattico di tutto rispetto, con spunti e capacità di creare di volta in volta situazioni davvero complesse, un ottima intelligenza artificiale con cui avere a che fare ed un eccellente comparto multigiocatore! Dal punto di vista estetico nulla da ribattere, nemmeno dal punto di vista pratico del gioco; potevano spendere qualche ora in più sulla gestione della telecamera ma non è questo che va a sgranare il titolo. Siamo convinti che il gioco possa piacere a tutti, sia fan della tattica sia giocatori desiderosi di cimentarsi con una sfida di testa che darà molte soddisfazioni a missione compiuta!