È stato confermato che The Last of Us Parte 2 sarà vietato in Medio Oriente e non arriverà quindi sul mercato di molte delle nazioni che ne fanno parte. Ciò a causa di contenuti LGBTQ presenti nel gioco, nonché di scene di nudo, che vanno contro le ormai conosciute politiche della regione. L’atteso titolo di Naughty Dog non sarà quindi disponibile in Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Israele, Iraq, Iran, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Kuwait, Siria, Tunisia, Yemen, Qatar, Oman, Emirati Arabi e Palestina.
Tutto questo è emerso dalla risposta del supporto tecnico di PlayStation ad un utente che si chiedeva il motivo per cui il gioco non fosse prenotabile negli store dei paesi appena citati. Si parla di una vendita futura in versione censurata, ma sembra un’ipotesi abbastanza azzardata e non ci sono ancora notizie ufficiali in merito. In attesa di ulteriori novità, vi ricordiamo che il titolo arriverà su PlayStation 4 il prossimo 19 giugno e sarà protagonista del prossimo State of Play.
The Last Of Us Part II Banned In The Middle East
The Last of Us Part II has been banned in Middle Eastern territories due to the 18+ content in the game, according to the official PlayStation Support team the game was banned by the “competent authorities”.
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— Brotaku (@Brotakuza) May 26, 2020