Xenoblade Chronicles X – Recensione

Damiano "Xenom" Pauciullo
Di Damiano "Xenom" Pauciullo Recensioni Lettura da 13 minuti
9.2
Xenoblade Chronicles X

Era il 2010 quando Xenoblade Chronicles, jrpg uscito esclusivamente su Wii, ha stupito per esser riuscito a ridare vitalità ad un genere fino ad allora caduto un po’ nell’ombra, ma anche e soprattutto per l’immensità dei mondi di gioco che a primo impatto potevano anche spaesare. Ed ora, passati 5 anni, ci troviamo di fronte al nuovo lavoro dei Monolith Soft, Xenoblade Chronicles X, che si porta l’onore e l’onere di dover stupire nuovamente l’utenza. Recensire questo gioco non è per nulla semplice data la mole enorme (credetemi, davvero enorme) di elementi che andrebbero analizzati; d’altronde un gioco è bello quando ogni sfaccettatura la si scopre giocando, quindi sia per non rovinarvi alcuna sorpresa sia perché alla lunga potrei risultare noioso, più che descrivere il gioco in sé vi dirò cosa mi ha colpito positivamente (quasi tutto) e cosa no.

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I protagonisti osservano la loro casa… Neo Los Angeles.

Un piccolo accenno alla trama ci vuole, almeno per inquadrare la situazione. Siamo nel 2054, anno in cui la Terra rimane coinvolta nello scontro tra due razze aliene che hanno scelto proprio il nostro pianeta come campo di battaglia: alla razza umana non resta quindi che scappare in cerca di pianeti sicuri. Il viaggio però è tutt’altro che tranquillo, moltissime astronavi vengono abbattute dagli alieni che sono intenzionati ad eliminare qualsiasi umano e solo una di queste, l’enorme Balena Bianca, troverà rifugio dopo un atterraggio di fortuna sullo sconosciuto pianeta Mira. E’ da qui che comincia la nostra avventura alla scoperta di terre inesplorate e razze aliene ostili e non.

Quello che vi ritroverete di fronte non è un semplice hub in cui svolgere le proprie missioni: Mira è un pianeta pulsante, vivo, in cui flora e fauna rendono tutto magnifico e spronano noi stessi, tramite l’avatar, a scoprire ogni angolo di questo nuovo mondo. Ed è proprio qui la grande differenza tra gli altri giochi, compreso Xenoblade per Wii, e Xenoblade X; il protagonista non sarà il nostro personaggio, ma l’esplorazione. Vi dovrete armare di tanta pazienza e curiosità per scovare ogni segreto e bellezza che i programmatori hanno disseminato per i vastissimi continenti del mondo di gioco. La trama, infatti, è sì ben studiata e matura, ma meno immersiva rispetto a Chronicles, il che potrebbe anche non attirare particolarmente se il titolo non viene giocato nel modo “giusto”. E’ come se lo scopo del gioco non fosse quello di portare a termine la storia, ma quella di esplorare il più possibile e subìre le conseguenze del nostro invadere determinati territori, fronteggiando così gli attacchi di mostri o razze aliene.

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Tanti elementi a schermo, all’inizio non sarà affatto facile!

Il combat system è la cosa che accomuna di più Chronicles con X: il tutto è stato infatti ripreso e perfezionato con alcune aggiunte, tra le quali troviamo la possibilità di utilizzarmi armi da fuoco e da taglio, o il poter impartire ordini ai compagni di squadra, o ancora il colpire determinate parti del corpo per indebolire i nemici prima di eliminarli del tutto. Tra abilità, attacchi speciali, oggetti utilizzabili in battaglia ci troviamo di fronte ad una miriade di possibilità e schermate da visualizzare, rendendo ogni scontro intenso e caotico (inizialmente anche troppo), ma alla lunga, per forza di cose, potrebbe sopraggiungere la noia. Ma ecco che entrano in aiuto gli Skell (i mecha che potremo controllare), il simbolo maestro di questo titolo. Grazie ad essi non solo avremo accesso ad aree prima inesplorabili a piedi, ma avremo una potenza di fuoco maggiore, con abilità e attacchi speciali davvero devastanti. Così come il nostro avatar, anche gli Skell sono personalizzabili e potenziabili, e qui introduco uno degli aspetti più ostici del gioco, la personalizzazione e l’evoluzione del personaggio.

Abbiamo davvero tantissime abilità, classi, oggetti, armi tra cui scegliere, ogni statistica viene inoltre influenzata dalle condizioni meteo o dal livello di rango che abbiamo raggiunto, rendendo il tutto a primo impatto un vero caos in cui è difficile destreggiarsi. Il gioco in sé non aiuta su questo, visto che a parte i tutorial di base, non ci viene spiegato nulla: ancora una volta starà alla curiosità e volontà del giocatore ad entrare nei vari menu e scoprire cose utilissime come il bestiario, lo status dei membri del gruppo, le affinità, le opzioni online, gli effetti delle abilità e delle mosse speciali, i vari simboli dei malus e dei bonus.

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Paesaggi così saranno all’ordine del giorno!

Ma come abbiamo detto fin da subito, l’aspetto principale del gioco è l’esplorazione e, fidatevi, non c’è nulla di più bello che scoprire la vastità di Mira e le bellezze che questo pianeta ci mette a disposizione. Fin dalla prima location possiamo vedere come l’orizzonte sia davvero lontano (e raggiungibile!), di come le vie per arrivare al proprio obiettivo sono molteplici, con pianure, montagne e lande desolate che ci faranno sentire davvero piccoli come non mai. Se con il primo Xenoblade eravate rimasti estasiati, con X potreste addirittura rimanere shockati, soprattutto quando verranno sbloccati gli Skell: a quel punto all’orizzontalità dell’estensione si aggiungerà anche la verticalità, rendendo ogni continente un mondo enorme da scoprire. Ma non sarà un correre qua e là nel vuoto, i ragazzi di Monolith Soft hanno studiato tutto nel minimo dettaglio: abbiamo fili d’erba che si muovono al vento, il meteo variabile che passa dal soleggiato alla pioggia, alle bufere di neve alla tempesta. Sono molti i punti strategici in cui fermandosi è possibile ammirare dall’alto il maestoso paesaggio e, giocando con la telecamera, viene quasi spontaneo voler salvare decine e decine di screen per catturare magari un arcobaleno apparso vicino a delle cascate dopo la pioggia, o magari l’aurora boreale che, durante la notte, crea un effetto davvero magico. Tutto questo con una pulizia grafica e fluidità ottime e, lo ribadiamo, senza alcun tempo di caricamento: l’open world è davvero open, nel momento in cui accediamo a Mira abbiamo a disposizione l’intero mondo senza limiti.

Il tutto è accompagnato da una ost magistrale, ma completamente diversa dal quella del capitolo Wii e ciò potrebbe far storcere il naso a qualcuno: se volessimo definire con una parola le due ost, possiamo etichettare come “maestosa” quella di Chronicles e “travolgente” quella di X. Perché di brani ne abbiamo molti anche questa volta, ma dovremo abituarci a sentire musica rock, pop, funky e persino rap, spesso cantate, durante i nostri viaggi e combattimenti. E’ una cosa che non ho accolto molto bene (personalmente considero la soundtrack di Chronicles una delle migliori mai ascoltate), ma che alla fine, durante il gioco, è funzionale e coinvolge a dovere, senza tralasciare il fatto che comunque abbiamo qualche brano che raggiunge l’epicità (e forse la supera anche) delle migliori track del primo capitolo.

In Xenoblade Chronicles X viene sfruttato anche l’online, in due modi: in maniera passiva, ovvero con il gioco costantemente connesso a internet e con alcuni mostri (davvero tosti) che “terranno il conto” di quanti utenti sono riusciti a batterli indicandocelo con un simbolo sul loro capo; inutile dire che più gente è caduta sotto le fauci della bestia, maggiore e migliore sarà il premio in caso di nostra vittoria. Abbiamo poi la modalità multiplayer online vera e propria, con la possibilità di affrontare missioni apposite di caccia e il poter comunicare con gli amici tramite delle frasi da noi preimpostate o anche tramite una tastiera usb.

In tutto ciò che vi ho descritto non resta a margine lo schermo del GamePad: avremo una minimappa sullo schermo della tv, ma sul paddone potremo avere sotto mano una mappa completa di Mira, divisa in esagoni (giocando alla storia capirete perché), con diverse informazioni utili per il proseguimento dell’avventura. Inoltre toccando un punto di interesse sulla mappa verremo teletrasportati direttamente lì, molto comodo se vogliamo recarci in luoghi così lontani che servirebbero decine di minuti per essere raggiunti a piedi. Ovviamente c’è anche la possibilità di giocare solo sul GamePad, scelta che però va evitata il più possibile visto che il caos di cui parlavo sopra viene centuplicato, rendendo le scritte dei menu quasi impossibili da leggere.

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Combattere con gli Skell dà un senso di potenza assoluta!

Arriviamo ora a quelle che possiamo definire come le note dolenti del gioco, quelle cose che non portano Xenoblade Chronicles X ad essere un capolavoro assoluto. Più volte ho parlato di un caos a schermo, sia durante i combattimenti che nei menu: il problema di fondo deriva dal non avere nessun tutorial che ci spieghi come utilizzare o modificare determinate cose, tutto è affidato al giocatore che dovrà scoprire da sé tutte le sfaccettature del gioco. Inizialmente sarà davvero faticoso, ma una volta entrati nell’ottica sarà meraviglioso poter personalizzare il proprio personaggio ma soprattutto gli Skell. Graficamente siamo su livelli davvero eccezionali, ma per forza di cose la vastità degli ambienti ha portato a qualche compromesso: qualche texture non perfetta, dei modelli poligonali non eccezionali e qualche compenetrazione fisica si accompagnano a qualche raro, ma presente, effetto pop-up. Parlando poi della colonna sonora, come già detto, chi si aspettava qualcosa alla Chronicles rimarrà completamente deluso: la qualità c’è tutta, ma siamo su generi completamente differenti, forse meno adatti ad un jrpg, ma non per questo non eccezionali. Arriviamo infine ad una scelta presa dagli sviluppatori che a molti, me compreso, non è piaciuta affatto, ossia quella di non avere un protagonista ben definito, con una propria personalità e un suo background storico, non ci sarà alcun azione o motivo che vi farà amare il vostro personaggio. Ancora una volta sottolineo il fatto di come si sia voluto dare tutta l’enfasi sull’esplorazione e sul gioco in sé, piuttosto che sui personaggi e la caratterizzazione di essi.

Arrivati a questo punto, una domanda sorge spontanea: Xenoblade Chronicles X è migliore, peggiore o alla pari di Xenoblade per Wii? La risposta non è così ovvia. Il primo capitolo ha avuto la “fortuna”, appunto, di essere il primo, di aver stupito in maniera colossale per colonna sonora, vastità degli ambienti e una trama che, per quanto semplice, era coinvolgente e ben raccontata. In X non abbiamo una rivoluzione ma una evoluzione: ambienti davvero enormi, colonna sonora stupenda ma completamente diversa, combattimenti ancora più tecnici, esplorazione portata in primo piano, storia matura ma quasi “marginale”.

Xenoblade Chronicles X
9.2
Voto 9.2
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Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.