La community di videogiocatori che attende The Last of Us Parte 2 è stata recentemente scossa dall’arrivo di alcuni leak in rete. Parliamo nello specifico di video e informazioni molto approfonditi per quel che riguarda la trama e gli spoiler, che hanno di conseguenza rovinato l’esperienza per molti utenti. Dopo alcune notizie che incolpavano per l’accaduto un ex dipendente della software house Naughty Dog infuriato, le fonti sono state smentite ed è emerso che lo sviluppatore ha finalmente scovato il colpevole, come approfondito nel seguente articolo.
Tuttavia, la fonte dei leak non è stata resa pubblica, ma il noto ex redattore di Kotaku, Jason Schreier, ha pubblicato due Tweet per fornire i risultati delle sue indagini, ve li alleghiamo qui di seguito.
https://twitter.com/jasonschreier/status/1256893466564603906
https://twitter.com/jasonschreier/status/1256893468263305216
Ok: dopo aver parlato a due persone con conoscenze dirette su come The Last of Us Parte 2 sia stato leakato, oltre che con dei dipendenti di Naughty Dog, ho una buona idea di quanto accaduto. Versione breve: degli hacker hanno trovato una vulnerabilità in una patch per un gioco Naughty Dog più vecchio, e l’hanno sfruttata per accedere ai loro server.
Penso che il filmato leakato arrivi da una versione giocata dagli sviluppatori (non l’ho guardato). Più importante, i rumor che vedono il tutto come un atto di protesta da chi non ha ricevuto la paga non sono veri. (Naughty Dog ha esteso i pagamenti e i benefici sanitari a causa del COVID).
Stando a quanto dichiarato sembra che le informazioni su The Last of Us Parte 2 siano state rilasciate da degli hacker, i quali sono riusciti ad accedere ai server dello sviluppatore attraverso un precedente titolo di Naughty Dog, pubblicando successivamente tutto in rete. Fa certamente piacere sapere che l’attacco non sia arrivato dall’interno della software house, ma quanto accaduto è senza dubbio sconvolgente, e speriamo ovviamente che i colpevoli possano ricevere la punizione adeguata per i danni arrecati all’azienda e a molti videogiocatori.