Fin dai primi istanti il nuovo Final Fantasy VII Remake si è subito distinto per essere un remake non particolarmente classico. L’obiettivo di Square Enix era quello di svecchiare un gioco uscito più di 20 anni fa, che comunque ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro medium. Le premesse per iniziare bene questo percorso che ci accompagnerà negli anni però ci sono tutte: dietro allo sviluppo di questa nuova opera c’è quasi l’intero team che ha già lavorato alla versione originale del 1997, solo che adesso è rafforzato da più anni di esperienza pronta per essere messa al servizio delle generazioni più moderne.
Come è stato ampiamente diffuso dalla casa di sviluppo stessa, Final Fantasy VII Remake cambia le carte in tavola di parecchio rispetto al passato, senza però discostarsi dal suo percorso ben conosciuto e consolidato. Proprio per questo abbiamo pensato di evidenziare quali siano i cambiamenti, rigorosamente senza spoiler, che sono avvenuti durante la creazione del remake.
La trama
Partiamo subito con la cosa più scontata, ma state tranquilli perché ci soffermeremo poco sulla trama, visto che sappiamo che sarà molto importante per tutti i nuovi fan di Final Fantasy: ne parleremo sicuramente in altra sede, ma vi basterà sapere che ci sono stati alcuni cambiamenti radicali all’intero gioco.
Questo potrebbe far storcere il naso ai puristi più accaniti, ma noi crediamo sia giusto cercare di proporre qualcosa di nuovo, sia per le nuove che per le vecchie generazioni. Riponiamo grande fiducia in questo proprio perché è lo stesso team che ha lavorato all’originale a prendere queste nuove decisioni, che siamo sicuri porterà nuova luce alla serie.
Il Combat System
Il sistema di combattimento abbandona i turni in favore di un ibrido action: sebbene i combattimenti con gli attacchi base saranno in tempo reale, scegliere quale abilità, oggetto o magia usare vi farà entrare in un menù e rallenterà di molto il tempo. Per attivare una di queste tre voci dovrete spendere barre ATB, che come nell’originale si ricaricheranno col tempo o combattendo, oltre al fatto che la consumerete anche per usare gli oggetti.
Nel corso della vostra esperienza potrete controllare durante i combattimenti ogni singolo personaggio all’interno del vostro party, oppure dare dei comandi veloci con il comodo menù, completo anche di scelta rapida. Visto che stiamo parlando di un gioco con un sistema di combattimento in tempo reale, è stato inserito anche un sistema di schivata e parata, che dovrete imparare a padroneggiare al meglio anche in modo strategico.
Per quanto riguarda il potenziamento delle armi, adesso potrete migliorarle tramite una sorta di sferografia. All’interno di quest’ultima potrete potenziare alcuni valori legati alle statistiche, apprendere nuove abilità e creare nuovi slot per le Materia. Dovete sapere, infatti, che portando al massimo il livello di ogni arma e raggiungendo il livello di Maestria, potrete perfino utilizzare l’abilità legata all’arma senza averla equipaggiata.
Le Materia
Le Materia rappresentano sicuramente uno dei simboli più iconici di Final Fantasy VII, ma indubbiamente nella versione originale era un sistema abbastanza macchinoso sebbene in grado di regalare grandissime soddisfazioni. In questo remake l’intera struttura legata alle Materia è stata snellita, ma allo stesso tempo è comunque stratificata e ben approfondita. Ci sono la bellezza di cinque tipologie diverse di queste potenti sfere, e potranno donarvi diverse abilità.
Le Materia vi daranno modo di usare magie e relativi potenziamenti, nuove mosse per colpire fisicamente i vostri nemici e naturalmente le potenti evocazioni. Potrete inoltre incastonare queste sfere nelle armi e negli equipaggiamenti, dando così una caratteristica unica ad ogni personaggio. Grazie ad esse potrete cambiare, a vostra discrezione, l’utilizzo dei membri del party, rendendo anche (perché no?) Barret il guaritore del gruppo. Anche loro potranno essere migliorate, dandovi accesso a mosse e incantesimi sempre più potenti.
Le Evocazioni
Per quanto concerne le evocazioni c’è da fare una piccola premessa: nella versione originale potevate chiamarle sul campo di battaglia per fargli eseguire una sola mossa, ma oggi naturalmente il loro utilizzo è stato modificato. Di base seguono la falsa riga delle evocazioni di Final fantasy XV, solo introdotte in una struttura ludica più complessa e coerente.
Le evocazioni potranno essere utilizzate solo rispettando alcuni requisiti o in battaglie già decise, il loro arrivo e la loro permanenza sul campo di battaglia è relativa ad una barra dedicata che comparirà su schermo. Una volta fatto, l’evocazione scenderà sul terreno di gioco e combatterà al vostro fianco. Potrete naturalmente dargli dei comandi relativi a l’utilizzo di abilità sfruttando però la barra ATB del vostro personaggio.
Una volta che il tempo dell’evocazione sarà scaduto, la creatura farà un devastante attacco finale per poi lasciare definitivamente il campo. Al netto di tutto possiamo dire che il risultato finale sia molto scenico, un colpo d’occhio niente male che siamo sicuri darà soddisfazione ai giocatori, almeno in termini di spettacolarità.
Le missioni secondarie
Il gioco ha introdotto anche un nuovo sistema legato alle missioni secondarie, che naturalmente come in ogni JRPG che si rispetti non dovrete sottovalutare. Infatti, completando le quest, avrete accesso ad oggetti speciali, bonus e ricompense varie, oltre ad essere un ottimo modo per ottenere punti esperienza. Alcune delle missioni, inoltre, permetteranno di sbloccare Materia uniche.
ma il discorso legato a queste missioni non è solo quello legato ad un aspetto prettamente materiale, saranno anche un ottimo modo per scoprire tanti aspetti e luoghi di Midgar, approfondendo non solo la storia della città ma anche delle persone che la popolano. Midgar è un luogo dalle mille sfaccettature, che hanno un peso specifico sull’intero stato sociale.
L’episodicità
Questo è un aspetto di gioco che ha fatto discutere fin dall’annuncio iniziale, ma adesso è arrivato il momento di affrontarlo veramente. Final fantasy VII Remake, come è risaputo, copre l’intero arco narrativo che arriva fino alla fuga da Midgar.
Questo titolo offre dunque una sorta di chiusura ma, contemporaneamente, una riapertura per quello che sarà il prossimo capitolo già in sviluppo. Tuttavia ancora non sappiamo di quanti episodi potrà essere composto questo settimo capitolo, ma quasi sicuramente ne vedremo delle belle per i prossimi anni.
La colonna sonora
Le tracce dell’originale erano un capolavoro assoluto, e in questo remake non potevano che essere riproposte in una chiave più moderna e pulita. A lavorare a questo aspetto è stato lo stesso Nobue Uematsu, il compositore originale, che si è anche dedicato alla composizione di nuove tracce come Hollow.