Tra le miriadi di titoli che affollano il parco giochi della home console di Sony, ci sono state e ci sono tuttora pietre miliari che nessun giocatore potrà mai scordare. God of War è una di queste, e torna prepotentemente in pista grazie ad un nuovo titolo, un prequel, volto a raccontare il passato del protagonista, in un tempo in cui la sua rabbia non era ancora così marcata ed il suo astio non aveva ancora preso il sopravvento. Chiaramente, il succo del gameplay non pare essere profondamente cambiato, e la tipologia di gioco rimane praticamente invariata rispetto a quella vista in ogni capitolo passato. Alcune piccole introduzioni rispetto allo standard però sono state fatte, come per esempio la possibilità di “agganciare” un nemico in combattimento con una delle lame, mentre con l’altra si potrà continuare a menare colpi ovunque ed a “chicchessia”.
Altra novità, è l’introduzione delle armi secondarie. Queste possono essere sia normali che “consumabili”, ovvero classiche o dai colpi ed uso limitati, da sfruttare per il combattimento a distanza o per quello in corpo a corpo ravvicinato, in base alla rispettiva tipologia.Durante il gioco, potremo utilizzare quattro elementi, da poter usare con le nostre lame, poteri come il fuoco di Ares, il ghiaccio di Poseidone, il lampo di Zeus e l’anima di Ade, che renderanno i nostri colpi sempre più potenti e letali. Una cosa che fa pensare però l’abbiamo trovata, ovvero che sono state modificate visibilmente le parti di gioco relative alla scalata, dove si nota palesemente una vaga illuminazione dei possibili appigli, che, come anche nel recente Tomb Raider, sembrano derivare da una leggera ispirazione alle similari sezioni della saga di Uncharted. Riguardo il suono, il team di Santa Monica ha oltrepassato ogni limite di sfruttamento della console ed il risultato è stato eccezionale. Anche il doppiaggio, interamente in italiano, è di alto spessore.
Altra grande novità è la modalità multiplayer, la quale però, non ha nulla di coinvolgente e strabiliante, infatti dopo poco tempo si perde subito la voglia di giocarci.