Doom Eternal – Un nuovo ed elettrizzante modo di guardare agli FPS

Vediamo qual è stato il vero rilancio di Doom da parte di id Software e di Bethesda, tra sfide vinte e altre da affrontare con Doom Eternal.

Gabriele Barducci
Di Gabriele Barducci Analisi Lettura da 5 minuti

Diciamoci la verità: quel Doom uscito nel 2016 è stata una gradita sorpresa un po’ per tutti, anche per chi aveva buone speranze, ritrovatosi davanti a un videogioco assolutamente perfetto. Feroce, pregno di adrenalina e stile, veloce e senza pietà. Infarciti negli ultimi anni da tanti altri titoli FPS che richiedono particolare abilità e skills per essere giocati per via delle diverse contaminazioni di genere (Destiny ne rappresenta un esempio pratico), id Software e Bethesda, per rilanciare il marchio Doom, hanno volontariamente guardato al passato continuando però a dare un attento occhio di riguardo nei confronti del futuro.

Motivo per cui ecco che dobbiamo dire addio ai feticci che hanno reso Doom 3 un titolo tanto amato quanto odiato, così da poter mantenere saldo un unico obiettivo, ovvero riesumare quell’anima pura e grezza su cui si costruisce un FPS. Doom era tutto questo, un emozionante briosità nell’avere il pad o il mouse nella nostra mano con la quale riscoprire quella vecchia sfida sopita in decenni d’evoluzione del genere, ovvero il semplicistico concetto dell’uccidi o verrai ucciso.

Niente abilità, modificatori, poteri speciali, super ad attivazione selezionata per tirarci fuori da situazioni pericolose, in Doom eravamo noi, il nostro Doom Slayer ferocissimo e un fucile: chi prima premeva il grilletto, tra noi e i nemici che ci si paravano davanti, ne usciva illeso, pronto a tuffarsi subito dopo in un altro scontro pregno di sangue e adrenalina.

doom eternal

Sangue, demoni e pallottole

A conti fatti, quel Doom era un titolo di cui nessuno sapeva di averne un bisogno fisico. Il successo e le lodi non potevano che portare alla decisione di proseguire verso tale strada e oramai siamo vicini all’uscita di Doom Eternal. A detta degli sviluppatori, era inutile numerare nuovamente questo rilancio di Doom; un secondo e un terzo capitolo sono già nella memoria collettiva di tutti, meglio dunque virare ad un titolo di accompagnamento che facilitasse l’identificazione futura per vecchi e nuovi videogiocatori. Questo perché la palese intenzione degli sviluppatori non è mai stata quella di limitarsi a portare alla luce lo stesso gioco con qualche piccola novità, bensì ottimizzare, aggiungere e rendere più arduo il già testato stile di gioco.

Se con Doom si rievocava la gioia della frenesia delle battaglie veloci, con il semplicistico mira e spara, Doom Eternal avrà delle mappe che strizzeranno l’occhio a risoluzioni tipiche dei platform. Attenzione, però, non dovremmo saltare in testa ai nemici per sconfiggersi, bensì ogni mappa – che si estenderà anche verticalmente – suggerirà l’approccio migliore da intraprendere a seconda della situazione, ottimizzando così un’altra regola fondamentale del genere: mai rimanere fermi.

Entrando per un momento nel personale, il sottoscritto è riuscito a mettere mano alla build di gioco presente alla recente Milan Games Week, una ventina di minuti in-game dedicati a saggiare proprio questa nuova componente: doppi salti, arrampicate o scalate su muri e boost di velocità a terra come in aria, in Doom Eternal non ci si ferma mai e se speravate che una buona conoscenza del capitolo precedente vi avrebbe avvantaggiati con questo sequel, vi sbagliate di grosso.

Doom Eternal

Chiariamoci, lo stile è cambiato ma l’anima rimane intatta; velocità, testa e decisioni fulminee saranno fondamentali per fronteggiare le orde di demoni che ci troveremo davanti e queste nuove aggiunte non sono altro che diretti potenziamenti di tanti piccoli feticci già presenti nel precedente capitolo, interessanti innesti – arrampicata in sporgenza, mosse finali per droppare munizioni e salute – che necessitavano di una prova sul campo per verificarne le potenzialità.

Doom Eternal si arricchisce dunque di un ulteriore stile ludico che lo consacra, anticipatamente, come uno dei titoli più attesi da tutti. Se con il primo capitolo siamo stati colti di sorpresa, con questo sequel non dobbiamo assolutamente pensare di sapere cosa avremo tra le mani, perché saremo sicuri che id Software e Bethesda avranno confezionato un titolo imprevedibile quanto glorioso, capace di spolverare nuovamente una già ottimizzata e perfetta formula di gioco portando agli occhi di tutti un nuovo livello di sfida e stile, tra cacodemoni e battaglie spaziali.

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