Stranger Things 4: David Harbour è insicuro sul futuro del suo personaggio

Le riprese della quarta stagione di Stranger Things sono pronte per iniziare, ma lo sceriffo di Hawkins è incerto sul futuro.

Andrea Ferri
Di Andrea Ferri News Lettura da 2 minuti

La quarta stagione di Strangher Things, una delle serie più apprezzate dall’utenza Netflix, è pronta per dare il via all’inizio delle riprese delle nuove puntate. Per ora, quello che sappiamo al riguardo, è che le avventure di Will, Mike, Undi, Dustin e Lucas saranno ambientate anche fuori dai confini di Hawkins; c’è chi parla proprio della Russia e di una possibile controparte russa della giovane protagonista Undici.

Recentemente però, l’attore David Harbour (conosciuto sulla serie come lo sceriffo Jim Hopper) è stato intervistato da The Wrap dove ha parlato del futuro del suo personaggio:

“I fratelli Duffer mi hanno esposto l’arco della stagione e subito dopo abbiamo avuto lo script dell’ottavo episodio qualche mese prima di girarlo. Mi ricordo che quando lessi quell’episodio ero completamente all’oscuro di una specie di struttura russa o di un demogorgone al suo interno insieme a ‘un americano’. Quando lo lessi dissi subito che fosse fantastico. Credevo veramente di essere io ‘quell’americano’, ma ad oggi non ho avuto nessun contatto con la produzione in merito alla quarta stagione della serie TV. Non so dirvi se sono veramente morto o se sono ancora vivo. In tuttà onesta credevo che sarei rimasto vivo, ma non c’è stata nessuna discussione in merito. Ora ho molti dubbi al riguardo sul mio personaggio”.

Per chi non se lo ricordasse, nella scena post-credit della terza stagione, all’interno di una base russa segreta situata in Kamchatka, due militari parlavano di “un americano” all’interno di una delle celle. In molti abbiamo creduto si trattasse di Hop, ma purtroppo nemmeno l’attore protagonista è più tanto sicuro della cosa.

Vi ricordiamo che Stranger Things 4 uscirà entro la fine dell’anno solo su Netflix.

 

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Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!