The Witcher: Joey Batey racconta la sua esperienza all’interno della serie TV

Joey Batey, l'attore interprete del bardo Jaskier in The Witcher, racconta un po' della sua esperienza all'interno della serie TV in uscita il 20 dicembre su Netflix.

Andrea Ferri
Di Andrea Ferri News Lettura da 2 minuti

Manca davvero poco all’uscita della serie TV incentrata sullo strigo creato dallo scrittore Andrezej Sapkowski, divenuto celebre grazie alla serie di videogiochi realizzata dai ragazzi di CD Projekt RED che porta lo stesso nome, ossia The Witcher. Venerdì 20 dicembre sarà il giorno del debutto sulla piattaforma Netflix, una sorta di antipasto in vista delle vacanze natalizie che ci terranno incollati sullo schermo per gustarci quest’opera tanto attesa.

Nel frattempo, Joey Batey, l’attore interprete del bardo Jaskier, conosciuto anche con lo pseudonimo Dandelion nei giochi e Ranuncolo nel romanzo in lingua italiana, è stato intervistato direttamente dal fan site TheWitcher.tv. Tra le varie domande gli è stato chiesto se ci sono state delle difficoltà nell’interpretare un personaggio particolare come il suo così sopra le righe considerando anche il contesto della mondo in cui vive:

“Bisogna sempre guardare il contesto di ciò che accade nel Continente; ci sono guerre, xenofobia e il tema del destino. Tutti questi elementi vengono notati da Jaskier ma nella prima stagione è ancora molto giovane. Nel corso delle stagioni il personaggio crescerà, ma per adesso, essendo un ragazzo di venti anni, è come tutti gli altri suoi coetanei anche se il mondo sta diventando sempre peggiore. Alla fine Jaskier crede veramente che ci sia del buono in tutti”.

Un altra domanda fatta che riportiamo è stata in merito a dei retroscena sul complicato rapporto che lega il bardo a Geralt:

“Ho posto la stessa identica domanda a Lauren quando ho avuto la parte. Lei mi ha suggerito di considerare la parole specchio, in quanto Jaskier è effettivamente uno specchio per Geralt, può vedere chi è veramente o chi potrebbe diventare. Ne abbiamo parlato molto io e Henry perché le scene che giriamo insieme sono tutte accomunate da questa lealtà reciproca”.

 

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Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!