La famosissima piattaforma di live streaming dedicata al mondo dei videogiochi, Twitch, è recentemente stata posta sotto accusa da Rambler Group, un grosso conglomerato russo che avrebbe richiesto alla nota piattaforma un risarcimento di ben 3 miliardi di dollari. Questo è ciò che è stato riferito da Kommersant, una testata giornalistica russa la quale ha dichiarato che tale somma corrisponde a un risarcimento dovuto a varie infrazioni di contenuti coperti da copyright da parte di Twitch.
Sembra infatti che vari utenti abbiano trasmesso, attraverso le dirette stream, alcune partite di calcio del campionato inglese conosciuto come Premier League. Tali partite, in Russia, sono sotto i diritti di Okko Спорт, un’azienda facente parte del Rambler Group. Queste accuse ora potrebbero portare il canale streaming addirittura al blocco totale nell’area geografica. Se pensate che si contano ben 36.000 episodi simili e Rambler Group chiede 5 milioni di rubli per ogni sessione, il totale a cui si arriva è di 180 miliardi di rubli che corrispondono a circa 3 miliardi di dollari oltre al blocco di Twitch in Russia. In settimana verranno stilati i primi aggiornamenti sul caso da parte della corta cittadina di Mosca. Da parte sua Twitch ha dichiarato che ha sempre fatto il possibile per evitare eventi di questo tipo e che l’accusa da parte del conglomerato russo è alquanto lacunosa. Sembra infatti che sui documenti riportati manchino dei chiari ed espliciti riferimenti temporali oltre a svariati documenti ufficiali.
