Siete pronti a fare un tuffo nella magia e a ritrovarvi nel mondo del maghetto inglese più famoso mai esistito? Con Harry Potter Hogwarts Battle potrete mettervi nei panni di un vero utilizzatore di bacchetta e scagliare dei potenti incantesimi. Il gioco, adatto a tutta la famiglia, è un deck building cooperativo in cui dovrete cercare di fermare l’avanzata al potere di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato sconfiggendo i suoi seguaci. Ma bando alle ciance e passiamo subito alla recensione.
Una valigetta con tutto l’occorrente
Harry Potter Hogwarts Battle risalta all’occhio fin dalla scatola, che in questo caso è a forma di valigetta e fatta di un buon cartoncino resistente. L’interno è comodo dal momento che è diviso in scomparti che permettono di riporre tutti i componenti del gioco senza problemi e senza rischiare che si creino “ingombri”, a differenza del tavolo di gioco dove tra mazzi, token e la plancia centrale occuperanno un bel po’ di spazio, quindi assicuratevi di avere un tavolo molto grande.
La cura nei dettagli la si ritrova anche nel contenuto, infatti le carte saranno piene di immagini riprese dai vari film, e in generale tutto lo stile artistico è in linea con la saga di Harry Potter. Anche qualitativamente parlando i materiali sono abbastanza buoni, resistenti ad eventuali usure e piacevoli al tatto. Il manuale del regolamento inoltre è molto chiaro e permette di capire immediatamente tutte le regole del gioco, anche nel caso dei più piccoli.
Il solito classico gameplay, ma in salsa magica
Come si gioca a Harry Potter Hogwarts Battle? Per quanto riguarda il genere siamo di fronte ad un deck building – in stile Dominion per intenderci – in cui, man mano che la partita va avanti, riempirete il vostro mazzo di carte potenti e utili. Nella scatola ci sono 7 scenari, che bene o male ripercorrono gli archi narrativi principale della serie, e che aumentano costantemente di difficoltà. Ognuno partirà con un deck di magie da 10 carte, pescandone 5 a ogni round e rimescolandole alla fine.
Le azioni possibili a ogni round sono essenzialmente due: acquistare nuove carte per poter potenziare il proprio deck, e infliggere danni ai vari boss. Il mercato centrale dove poterle comprare è composto da 6 carte e, nel caso in cui nessuna carta ci piaccia particolarmente, sarà possibile ripescarne uno totalmente nuovo, ma solo una volta a partita, quindi scegliete bene quando farlo. Per quanto riguarda invece i cattivi, essi applicheranno il loro effetto passivo a ogni turno. Il gioco finirà quando tutti i luoghi saranno stati corrotti, oppure tutti i boss sconfitti.
Ottimo per le new entry, ma forse troppo ripetitivo
Come avrete intuito da quanto scritto finora in questa nostra recensione, Harry Potter Hogwarts Battle ha una base classica del genere deck building, e risulta davvero ottimo per qualcuno che non ha mai provato un prodotto di questo tipo, riuscendo a insegnare ottimamente meccaniche di gioco senza rischiare di confondere i giocatori neofiti con strategie eccessivamente complesse. Se questo però da una parte è un bene, dall’altra fa sì che si creino dei problemi a livello di gameplay che fanno storcere un po’ il naso, relativi soprattutto alla ripetitività degli scenari possibili e alla creazione di situazioni di stallo.
Infatti, avendo semplificato tutto il lavoro di preparazione e di bilanciamento carte, succederà – più volte di quanto vorreste – che magari le carte nel mercato siano tutte incredibilmente mediocri o un po’ “sottotono” rispetto al livello di difficoltà nel quale state giocando (e il poter sostituire tutto il mercato una volta sola non basterà). Inoltre, non avendo le già citate “strategie complesse” al suo interno, spesso vi ritroverete a giocare scenari già visti più e più volte utilizzando le stesse tattica.
Diamo quindi un pensiero conclusivo a questa recensione del gioco di Asmodee: Harry Potter Hogwarts Battle è un titolo carino, sicuramente molto curato per quanto riguarda il lato artistico e stilistico. Le regole sono chiare e molto semplici, in grado di far avvicinare chiunque al genere del deck building senza che siano “spaventati” dal muro di difficoltà iniziale. Purtroppo però questo ha anche il lato negativo di rendere i vari scenari un po’ ripetitivi e di rischiare di far “bloccare” il mercato su carte mediocri. Adatto sicuramente a tutta la famiglia e ai più piccoli.