Life is Strange – Recensione

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 6 minuti
9.1
Life is Strange

Il 30 Gennaio dello scorso anno, usciva il primo dei 5 episodi di Life Is Strange, avventura grafica sviluppata da Dontnod Entertainment e pubblicata da Square Enix. A poco meno di un anno da quel giorno, tutti e 5 gli episodi sono stati pubblicati in una “collection” (chiamiamola così, ma si tratta di episodi dello stesso gioco i quali sono semplicemente stati uniti) in versione retail.

Life is Strange

Rewind please

Come molti già sapranno, Life Is Strange è una splendida avventura grafica con sviluppo procedurale: qualsiasi scelta noi faremo all’interno del titolo, avrà conseguenze decisive per il proseguo della trama. Il gameplay è strutturato come una classica avventura del tipo, ma con in aggiunta molte peculiarità interessanti che lo rendono unico. Primo fra tutti ovviamente, il potere della nostra Maxine Caulfield, o più semplicemente Max. La diciottenne di Arcadia scoprirà infatti in una situazione “particolare” di essere in grado di riavvolgere il tempo, e di conseguenza conoscere per esempio anzitempo le risposte che riceverà dalle persone, e sfruttarle a proprio vantaggio.

Aspettate però a cantare vittoria o a definirlo un gioco di facile interpretazione: anche se date una risposta e riavvolgete per cambiarla, avrete sempre e comunque l’impressione (stando anche ai commenti fatti da Max) di aver dato la “risposta sbagliata”. In realtà col procedere del gioco ci si rende conto che tutte le scelte che farete avranno i propri pro e contro, aprendo nella storia più e più possibilità di ramificazione. In tutto questo non possono non saltare alla mente molte similitudini con la nota pellicola “The Butterfly Effect”. Non ci soffermeremo oltre sulla trama per evitare eventuali spoiler, ma vi possiamo assicurare che è emozionante ed introspettiva, piacevolissima da vivere (attenzione, non ho detto tranquilla).

life is strange class

Crisalide

Oltre a questo potere, Max avrà anche la possibilità di scattare delle foto a dei soggetti o dei paesaggi che riterrà opportuni, tanto che nel vostro diario c’è una sezione apposita dedicata alle foto scattate (con tanto di indizi per riconoscere i soggetti) di tutti e cinque gli episodi. Non lo abbiamo ancora detto? Max è una ragazza con uno spiccato talento per le fotografie, unito ad un amore incondizionato per esse. Tutto ciò avrà un ruolo chiave nella vostra storia. Altre peculiarità presenti, sono il diario stesso di Max, dove verranno appuntate le informazioni sui personaggi e sui luoghi, e gli SMS che riceverete e ai quali la ragazza risponderà automaticamente: anche questi dipendono da come vi comporterete con le altre persone dell’accademia, e da come risponderete loro in determinate occasioni.

Prima di passare di argomento, spendiamo una nota riguardo alla longevità del gioco: come sapete il concetto di longevità non è racchiuso solamente nelle ore di gioco garantite da una singola run, ma anche da quante altre volte rigiochereste il titolo, o da quanto tempo vi godrete ogni singolo capitolo degli episodi. Vi possiamo dire che Life Is Strange vi assicura già solo con una singola run almeno 15 ore di gioco, senza contare il tempo che vorrete dedicare alla lettura di tutto ciò che sbloccherete, o alla ricerca dei soggetti da fotografare. Diamo comunque per scontato che lo rigiocherete più volte, è inevitabile. E pensare che tutto ha inizio con una singola foto ad una farfalla… “Max the ninja strikes again”.

life is strange max photos

Musica e colori

Life is Strange non colpisce moltissimo a livello di tecnica grafica, specialmente per quanto riguarda gli effetti particellari e per i dettagli (da notare i capelli dei personaggi ad esempio, che sembrano un unico blocco di plastica). Tutto ciò però va a compensarsi con delle scelte artistiche uniche, geniali ed alternative, come ad esempio nel caso delle foto, dei quadri, ma anche le immagini che vedremo sugli schermi dei PC: tutto ciò è proposto con uno stile di disegno che potremo definire “acquerelloso”, che fornisce uno stacco netto tra quella che possiamo definire la realtà e l’immagine catturata. Altro punto a favore del comparto grafico e artistico, la scelta dei colori utilizzati, che riescono sempre, e dico sempre, a creare l’atmosfera richiesta dalla situazione che si svolge in quel momento nella trama.

Gli occhi non sono niente senza le orecchie, ed anche il comparto sonoro risulta determinante in questo titolo. Di rado ci è capitato di imbatterci in una colonna sonora per un titolo simile, che oltre ad essere suonata sia anche cantata, e soprattutto così “azzeccata”. A livello cinematografico inoltre, è stata fatta la scelta in alcune scene di farci giocare e controllare Max durante le sessioni musicali (per fare un esempio, come accade per la sigla iniziale del gioco). Buonissima in oltre la qualità sonora del doppiaggio originale in inglese, anche se in qualche caso risulta fuori sincro (per le altre lingue ci sono solo i sottotitoli, tra cui ovviamente l’Italiano).

Life Is Strange

 

 

Life is Strange
9.1
Voto 9.1
Condividi l'articolo
Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.