Sono ormai trascorsi oltre 10 anni da quando l’originale Minecraft vide la luce, debuttando sul mercato PC e stupendo il mondo intero. Il progetto ricevette diverse denominazioni, in aggiornamento assieme alle meccaniche in continua evoluzione, che vengono ampliate regolarmente nonostante i moltissimi anni passati. Come sappiamo, lo sviluppatore Mojang è stato acquisito dalla divisione Xbox, ed è quindi entrato a far parte degli Xbox Game Studios con la possibilità di ampliare il suo videogioco sotto moltissimi fronti. Un prodotto innovativo per via della sua proceduralità e dei suoi misteri si è trasformato nel tempo in un vero e proprio brand, che è adesso affiancato ad altri generi. Questi vengono proposti assieme a degli iconici dettagli dell’opera originale, proprio come avviene per il nuovissimo Minecraft Dungeons.
Il nuovo titolo targato Mojang Studios farà il suo debutto molto presto su PC, Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch, oltre che nell’abbonamento Xbox Game Pass per le piattaforme Xbox. L’opera si presenterà il 26 maggio 2020, offrendo ai giocatori una completa rivisitazione dell’universo in pixel a cui siamo abituati. Questa volta avremo infatti a che fare con un gameplay diametralmente diverso, che seppur in alcuni ispirato al gioco originale, si propone sotto l’ottica dei Diablo-like, prendendo a pieno anche dall’idea Dungeon Crawler. Nel corso degli ultimi giorni abbiamo avuto la possibilità di provare a fondo Minecraft Dungeons e siamo qui per parlarvene. Si tratta di una semplice operazione commerciale o di uno spin-off in grado di mostrare delle proprie qualità intrinseche? Scopriamolo insieme nelle prossime righe!
A spasso per Minecraft Dungeons
Scostandosi da quanto visto nel titolo originale, Minecraft Dungeons si prende la briga di proporci un sistema narrativo completamente diverso, che nonostante non sia approfondito riesce comunque a fare da ottimo contorno alle vicende. La storia di gioco è alquanto semplice, dato che vede il personaggio selezionato inizialmente combattere orde di nemici per salvare villager in pericolo, o semplicemente per portare avanti la storia principale. Questa potrà concludersi nel giro di una manciata di ore, ma la longevità totale può essere davvero sorprendente se si considerano tutti i contenuti disponibili.
Minecraft Dungeons prende in prestito la formula e le feature del capitolo originale per evolvere sotto un nuovo genere.
In tutto ciò, non c’è da aspettarsi il sistema di combattimento del gioco originale, in quanto sin dalle premesse Minecraft Dungeons prende le interessanti chicche del capolavoro Mojang con il solo fine di riformularle. Non mancano infatti spade, asce e archi, come anche armi inedite, ma queste si propongono con una nuova prospettiva, in senso letterale! L’intero gioco si svolge infatti attraverso la visuale isometrica, con la camera che non si posiziona tuttavia a estrema distanza dal protagonista, ma offre ovviamente delle opportunità ludiche del tutto diverse.
I soliti nemici che abbiamo apprezzato nel gioco originale sono anche qui presenti, con varianti insolite e orde in agguato per attaccare i giocatori, ma le possibilità d’approccio presenti rendono l’esperienza decisamente più profonda, e permettono quindi al giocatore di districarsi nelle situazioni più disparate per uscirne vivo. Fra schivate, frecce da utilizzare a distanza e oggetti consumabili, è possibile venire a capo di ogni situazione con la semplice abilità. Nonostante ciò, l’esperienza punta ad adattarsi attraverso interessanti variabili in grado di mettere in difficoltà anche gli utenti più esperti.
In continua evoluzione
Nonostante una campagna poco longeva, il level design procedurale garantisce divertimento potenzialmente infinito.
Anche se il gioco risulta estremamente basilare nelle primissime fasi, ci vogliono davvero poche ore per ritrovarsi in difficoltà contro i nemici, che puntano sul numero per combattere le possibilità dei giocatori. L’intelligenza artificiale riesce a fare dal canto suo un lavoro egregio, visti i continui spazi angusti in cui ci si ritrova a combattere. L’intero level design è strutturato in maniera procedurale, il che offre una serie di variabili in continua evoluzione e mai prevedibili, che aggiungono ovviamente pepe nel momento in cui si decide di ripetere alcuni scenari a una difficoltà maggiore.
Per poter affrontare le zone più ardue è necessario migliorare il proprio equipaggiamento, attraverso sistemi semplici e intuitivi, decisamente ben congegnati considerando anche che il totale progresso del personaggio dipende dai suoi strumenti. È possibile trovare oggetti nel corso dei dungeon, o acquistarne alcuni casuali nel campo base fra una missione e l’altra, ma è necessario inoltre migliorare attraverso degli incantamenti quanto reperito. Sconfiggendo le ondate di mostri si può infatti ottenere esperienza e salire di livello, il che garantisce ogni volta dei punti incantesimo da spendere sul proprio equipaggiamento, in grado di fornire bonus unici e permanenti. Smantellando gli oggetti è poi possibile riottenere i punti spesi, in questo modo gli utensili possono restare sempre all’ultimo grido senza rischiare mosse false.
Il sistema ludico di Minecraft Dungeons è alla portata di tutti, grazie a delle semplificazioni ben congegnate in fase di sviluppo
Insomma, il sistema ludico dell’esperienza offre davvero tante opportunità e variabili, le quali, nonostante non possano competere con i capostipiti del genere, danno maggiore importanza al comparto ludico e al divertimento, che tende a svanire solamente dopo numerose ore di gioco. Minecraft Dungeons vuole in fin dei conti adattarsi ogni tipo di pubblico, ed è per questo che lo sviluppatore ha tentato di rendere alla portata di tutti un genere talvolta piuttosto arduo, riuscendoci senza sé e senza ma. Il team è inoltre già a lavoro su ulteriori aggiornamenti, che sembra non si faranno attendere molto prima di approdare sul gioco.
Pixel per tutti
Sul lato tecnico Minecraft Dungeons è risultato estremamente solido, non presentando mai bug o sbavature di alcun tipo. Il tutto è sicuramente favorito dal comparto grafico piacevole e derivativo rispetto all’opera originale, anche se decisamente evoluto. I personaggi e gli scenari sono infatti molto più dettagliati, nonostante i modelli in pixel siano comunque presenti e strizzino l’occhio al brand di Minecraft. Fanno leggermente eccezione le animazioni, che potrebbero essere in alcuni casi migliorate, ma che tuttavia non sfigurano con il resto a livello di qualità generale, e la possibilità di non mettere mai in pausa le partite può risultare per alcuni utenti frustrante.
I controlli di gioco sono apprezzabili sia con mouse e tastiera, sia imbracciando un controller. Nel primo caso il personaggio si muove attraverso l’ausilio del mouse, il che potrebbe risultare scomodo per i non avvezzi al genere, mentre i pad forniscono invece un’esperienza più tradizionale e alla portata di tutti, ma in entrambi casi i controlli sono ben strutturati. L’esperienza offre anche la possibilità di divertirsi con altri giocatori in locale o online, fino a raggiungere un massimo di 4 persone, il che rende le avventure nei dungeon più piacevoli.