Solamente ieri sera vi abbiamo scritto della richiesta da parte del commissario europeo Thierry Breton alle compagnie come Netflix e YouTube, aziende che producono un enorme flusso di dati Internet e quindi intasando notevolmente le linee europee, di abbassare la qualità video dei propri prodotti quantomeno nelle ore di punta.
Di risposta Netflix ha da subito accettato la richiesta e ha optato per una riduzione del bitrate pari a circa il 25% per un intero mese, garantendo comunque una buona qualità video. Anche YouTube non è stata con le mani in mano e ha deciso di sospendere tutti gli streaming in alta definizione abbassando la qualità a Standard per tutti quanti. Ad annunciarlo è stata Google, la compagnia proprietaria del servizio di video streaming.
Il motivo di queste richieste, come è facilmente intuibile, è dovuto dall’aumento improvviso di traffico Internet a causa delle restrizioni imposte per l’epidemia da Coronavirus. Il numero di persone che si trovano costrette a rimanere in casa è aumentato drasticamente, cosi come lo smart working, le lezioni online o chi preferisce fare la spesa in rete. Tutti questi parametri hanno fatto sì che l’intera rete digitale si sovraccaricasse rendendo la stabilità complessiva e la velocità generale molto più bassa del normale. Tutto ciò può essere davvero un problema in quanto strutture ospedaliere o edifici pubblici ben più importanti di un sito di video streaming potrebbero trovarsi da un momento all’altro con problemi di rete seri, aggravando ulteriormente una situazione di per sé già molto problematica.