Dopo molti capitoli di Yakuza (Ryu Ga Gotoku in Giappone), era nell’aria che SEGA stesse sviluppando una nuova IP; infatti al TGS 2018 è stato annunciato Project Judge (titolo provvisorio per l’Occidente) e denominato in Giappone col titolo di “JUDGE EYES:死神の遺言 (ジャッジアイズ:しにがみのゆいごん)”. L’ultima fatica di SEGA vedrà la luce il prossimo 13 dicembre nella terra del Sol Levante e in un generico 2019 nel nostro territorio (si spera per marzo, ma forse più probabilmente in estate, dati i lunghi tempi di localizzazione), ma in che cosa consiste e di che cosa tratta precisamente la nuova IP di SEGA?
City Hunter, più o meno….
Judge Eyes racconta la storia di un ex avvocato di nome Takayuki Yagami, divenuto detective privato in seguito a un evento nel quale fece scagionare un individuo che aveva ucciso la propria fidanzata e al quale sono collegati molti omicidi su cui dovremo indagare durante la nostra avventura. A seguito di tale evento, avendo egli perduto fama ed essendo divenuto quindi detective privato, la nostra missione sarà quella di capire cosa sta succedendo e come venirne fuori (ovviamente a suon di mazzate). Saranno poi collegati a noi molti altri personaggi, che avremo modo di conoscere più approfonditamente una volta che il gioco sarà uscito.
Un genere perfezionato
Tutto ebbe inizio, come nel caso di Yakuza, con Shenmue su Dreamcast, col quale Sega diede vita al genere “free roming”, poi perfezionato con la saga di Yakuza. Ebbene, Judge Eyes riprende lo stile di Yakuza ma ne esalta le caratteristiche migliori che lo hanno contraddistinto negli anni e reso celebre, oltre ad aggiungere elementi inediti.
Analogamente a Yakuza e, guarda caso, anche al manga e anime giapponese City Hunter di Tsukasa Hojo, anche in questo caso il gioco è ambientato nel distretto di Kamurocho, con le sale giochi e gli altri mini games che da sempre sono presenti nei giochi di mamma Sega. Nella demo da noi provata tali sezioni non erano disponibili, ma non facciamo fatica a credere che lo saranno nel gioco completo e che Sega, come al solito, avrà condito il tutto con numerose attività secondarie e mini games d’ogni tipo.
A parte le numerose analogie con Yakuza, tra cui il sistema di combattimento gestito sempre nello stesso modo con le immancabili “Heat Action” (mosse speciali che si possono eseguire tramite un “QTE” su schermo a seguito del riempimento di una barra di energia specifica e che usufruiscono dell’ambientazione di gioco per uccidere l’avversario), uno degli elementi inediti di Judge Eyes è il modo in cui è strutturato il pedinamento dei nostri target. Capiteranno sezioni intere di gioco dove dovremo seguire individui intenti a compiere atti di violenza. Il tutto dovrà avvenire prima che questa si consumi e senza farci notare, nascondendoci, tramite la pressione del tasto cerchio, dietro ad appositi ripari segnalati da un’icona dalla forma rettangolare, evitando quindi di far riempire la barra di attenzione del nostro target e di farlo accorgere della nostra presenza, portandoci al Game Over oppure a un combattimento.
Vi saranno poi veri e propri inseguimenti rocamboleschi, dove dovremo svolgere una serie di “QTE”, premendo i tasti visualizzati sullo schermo al momento giusto per evitare ostacoli d’ogni tipo, sino a catturare il nostro target, per poi scambiarci quattro chiacchiere oppure suonargliele di santa ragione a seconda della situazione. Inoltre, ci saranno anche vere e proprie scene investigative, dove dovremo analizzare gli elementi circostanti un po’ come accadeva in Batman : Arkham Origins o nel recentissimo Marvel’s Spiderman di Insomniac. Al termine di queste scene verremo ricompensati con dei bonus a seconda di come ci siamo comportati durante l’analisi. Uno dei nostri assi nella manica, come anche in Watch Dogs 2, sempre di mamma Ubisoft, saranno i droni, che utilizzeremo sia ai fini delle nostre indagini per spiare i nostri target, sia cogliendo l’opportunità di svolgere delle vere e proprie gare tra droni sotto forma di mini game in vero e proprio stile Sega.
La tecnica del detective
Dal punto di vista tecnico, Judge Eyes spreme il suo Dragon Engine (già presente negli ultimi capitoli di Yakuza) all’ennesima potenza, eliminando quell’incertezza presente in Yakuza Kiwami 2 o in Yakuza 6, rendendo stavolta il tutto graficamente strabiliante e omogeneo. Ciò si nota sia nelle fasi “stealth” di investigazione, sia in quelle di combattimento e di estrema azione, prive di cali improvvisi di “frame rate” anche nelle fasi più concitate con molti personaggi su schermo. Questo è il caso dei combattimenti su strada, stavolta gestiti in maniera molto più spettacolare del passato. Possiamo notare le collisioni fatte decisamente meglio rispetto ai capitoli di Yakuza, così come quando dobbiamo eseguire una “Heat Action”, oppure quando dobbiamo raccogliere un oggetto dal terreno per scagliarlo contro uno dei nostri avversari. Va segnalata anche una migliore gestione della telecamera e del “lock on” sui nemici, che in Yakuza non sempre era ai massimi livelli.
Per quanto riguarda lo schema dei tasti, esso è rimasto pressoché invariato rispetto a Yakuza, fatta eccezione per una migliore gestione degli oggetti consumabili. Allo stato attuale della demo, purtroppo, non è dato sapere come saranno strutturate le abilità da sbloccare e quali saranno, ma siamo sicuri che non mancheranno. Il sonoro del gioco, per quanto abbiamo potuto ascoltare in questa piccola porzione del gioco, ci è sembrato consono all’ambiente e alle situazioni e, tendenzialmente, contribuisce a creare un clima di “suspense thriller”, esattamente come Sega ha voluto comunicarci.
In the end
Tirando le somme, si tratta di una nuova IP dal potenziale enorme, dalla quale sicuramente nascerà come minimo una trilogia, come magari nel caso di Yakuza, che conta ormai sei capitoli più svariati spin off. Ci aspettiamo molto da questo gioco e non vediamo l’ora di metterci le mani sopra per constatare se effettivamente si può considerare un degno erede al trono di Kazuma Kiryu (protagonista di Yakuza), che forse non vedeva l’ora di andarsene in pensione. Ricordiamo inoltre che, per coloro che decideranno di acquistarlo oltreoceano, avranno col preorder un tema esclusivo del gioco e oggetti consumabili da poter utilizzare nel corso dell’avventura. Per tutti gli altri non resta che attendere da parte di Sega of Europe una data europea, che speriamo vivamente non tarderà ad arrivare.