007: GoldenEye, il remake è fermo a causa della guerra in Ucraina?

Il chiacchierato remake di 007: GoldenEye, secondo Jeff Grubb, sarebbe stato messo in stand-by da Microsoft a causa della guerra in Ucraina.

Raffaele Palmieri
Di Raffaele Palmieri News Lettura da 2 minuti

La guerra in Ucraina, che sta stremando il popolo ucraino, sta impattando anche sul mondo videoludico, causando ritardi e stand-by, come nel caso del remake di 007: GoldenEye, titolo uscito nel 1997 e basato sull’omonimo film sbarcato al cinema due anni prima. L’indizio è arrivato da Jeff Grubb, giornalista specializzato noto per le sue previsioni accurate.

Facciamo, però, un passo indietro. Occorre chiarire, innanzitutto, che il remake di questo gioco non è mai stato annunciato. All’epoca si trattava di un’esclusiva Nintendo64, oggi non sarebbe evidentemente così. Inoltre, la Rare (software house che ne curò lo sviluppo e successivamente acquistata da Microsoft), non ha mai fatto sapere di voler realizzare un remake di 007: GoldenEye.

Secondo Jeff Grubb sarebbe proprio la guerra in Ucraina ad aver spento i riflettori su questo progetto. Il motivo è presto detto: le intere vicende del film e, di conseguenza, anche del gioco sono ambientate ai tempi dell’Unione Sovietica. Non serve aggiungere altro per comprendere che questo non sarebbe esattamente il momento storico più propizio per rilasciare un titolo del genere.

007: GoldenEye remake guerra in UcrainaDi conseguenza, non possiamo fare altro che attendere e sperare che la guerra finisca, soprattutto per porre fine alle sofferenze del popolo ucraino, ormai stremato da quasi cinque mesi di conflitto. Un conflitto che non ha portato a nulla, ammesso e non concesso che siano esistiti conflitti utili, e che ha causato migliaia di vittime tra i civili.

Del resto, il mondo intero sta condannando le azioni intraprese da Vladimir Putin in Ucraina, compreso quello videoludico. Moltissime case di produzione, infatti, hanno deciso di donare ingenti somme a diverse associazioni che si stanno adoperando sul territorio per prestare assistenza alla popolazione ucraina.

Speculare, anche indirettamente, su una vicenda così delicata sarebbe da folli e Microsoft, una delle aziende che più duramente ha condannato questa invasione totalmente insensata, eviterebbe in ogni maniera di farlo.

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Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.