Xiaomi Pocophone F1 – Recensione, il massimo al prezzo minimo

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 5 minuti
7.9
Xiaomi Pocophone F1

Ormai anche un sasso lo sa: il mondo degli smartphone si divide in tre grandi fasce, high-level, mid-level e entry-level. Ormai la nostra testa è conformata anche sulle fasce di prezzo: se i più costosi superano i 1000€, i mid arrivano attorno ai 500€ e gli entry te li porti a casa con massimo 300€. A rompere la routine, come sempre, ci pensa Xiaomi con il suo Pocophone F1, pezzo da 90 che saprà stravolgere le vostre aspettative.

Packaging

Il prodotto si presenta in una scatola minimale, comprensiva di caricabatterie fast da 18 watt, cavo USB-C e spilla apri-carrello per la SIM. Niente cuffie, come spesso accade con questo brand.

Design

La prima scelta fatta per abbassare i costi è quella del policarbonato al posto del vetro, rendendo il prodotto più giocattoloso ma offrendo comunque una buona resistenza. La colorazione rimane nera, senza osare un po’ sull’estro. Il sensore di impronte si trova posizionato posteriormente, mentre sul lato troviamo il pulsante d’accensione e quelli del volume.

Frontalmente lo schermo presenta il tanto amato notch, esulando dai classici Xiaomi che ancora sono amanti della vecchia conformazione. Le dimensioni dello smartphone si fanno sentire, rendendo il dispositivo scomodo da utilizzare per lungo tempo e decisamente inutilizzabile con una sola mano.

Specifiche

  • Dimensioni: 155,7 x 75,5 x 8,8 mm
  • Peso: 180 grammi
  • OS: Android 8.1, Xiaomi Mi UI
  • Memoria: 64 GB / 128 GB
  • CPU: Qualcomm Snapdragon 845 SDM845
  • RAM: 6GB
  • Display: 6.18 pollici, 1080×2246 pixel
  • Fotocamera posteriore: 12 MP f1.9
  • Fotocamera anteriore: 20 MP
  • Connettività: LTE-A Pro Cat 16 (1000/150 Mbit/s), HSDPA+ (4G) 42.2 Mbit/s HSUPA
  • Batteria: 4000 mAh

Performance

Lo smartphone è dannatamente veloce: il processore, unito ai 6GB di RAM rende il Pocophone F1 uno degli smartphone più veloci, soprattutto se lo analizziamo in questo segmento di prezzo (che scoprirete a breve). Il telefono riesce a stare appresso a top di gamma come Note 9 in termini di velocità, escludendo quasi sempre qualunque problema di lag. Purtroppo anche qui il risparmio si fa sentire, e la mancata ottimizzazione porta a non farlo stare in vetta alla classifica in termini di reattività (ma ci sarebbe potuto stare tranquillamente).

Fotocamera

Anche qui un po’ arranca il Pocophone F1: nonostante la reattività di scatto, le foto non sempre hanno un’ottima messa a fuoco. Si attesta attorno a livelli medi, ma comunque alti per i dispositivi mid-level. I video sono ottimali, con una presa audio eccellente.

Display

Il display FHD+ IPS non rende giustizia allo smartphone, dando una luminosità sottotono, ma comunque eccezionale per gli standard. Sotto il sole sarà difficile utilizzarlo, ma non vi peserà tenere sempre la luminosità a livelli alti, grazie anche alla potenza della batteria.

Software

Il sistema operativo è lo stesso di Xiaomi, ma con il launcher Pocophone (scaricabile su qualunque dispositivo Android): questo rende il Pocophone F1 facile da utilizzare, nonostante alcuni bug da risolvere. Le gesture, imitando alla perfezione iPhone X, sono facili da imparare e rendono lo smartphone molto più accessibile delle controparti.

Autonomia

La batteria da 4000 mAh è da guerra: il dispositivo sotto stress riesce a durare un paio di giorni, permettendo di sfruttare le sue mille funzionalità senza paura di rimanere a piedi. La ricarica è molto veloce e tutto questo lo fa senza alzare la temperatura oltre la soglia.

Prezzo

La vera magia di Pocophone F1 è il prezzo. Potete portarvi a casa questo smartphone a 360€, un terzo del prezzo con cui acquisterete le stesse specifiche su altri prodotti. La velocità dello smartphone, unite alla buona qualità che porta in ogni specifica, lo rende un mid-level capace di sforare sul top di gamma.

Xiaomi Pocophone F1
7.9
Voto 7.9
Condividi l'articolo
Editor in Chief
Segui:
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.