Xbox One X è stata considerata da molti la console con la miglior resa grafica, prestazioni garantite da un hardware al top. Ma se la potenza di calcolo e le migliori prestazioni si apprezzano sul piano propriamente visivo, le stesse migliorie non si hanno sul lato uditivo. Infatti uno dei problemi è dato dalla compressione dei file audio effettuati dall’hardware dedicato della console.
Poiché i progetti più importanti si concentrano sugli aspetti grafici e di conseguenza sugli effetti speciali utilizzati, l’aspetto sonoro e la compressione dei relativi file è divenuto in parte un problema minore. L’Xbox One X infatti eredita il comparto sonoro della precedente console e in questo caso ne eredita anche i relativi limiti. Il nuovo hardware non riesce a migliorare se non marginalmente la resa sonora della nuova console.
Sulla base di ciò si pone anche l’affermazione del CEO di Firelight Technologies, Brett Patterson, che vi riportiamo appena sotto, responsabile del middleware audio FMOD, usato in molti videogiochi:
“La decodifica dell’audio compresso è effettuato dall’hardware dedicato di Xbox e non dalla CPU, ma di questi tempi, l’audio compresso sta diventando un problema progressivamente meno importante, rispetto alle richieste dei grandi progetti e a tutti gli effetti speciali che utilizzano. A meno che il gioco non sia esclusivo per Xbox One X, cosa che per quanto ne so, non è consentita, i giochi continueranno a doversi limitare alla potenza dell’originale Xbox One.“
L’affermazione di Brett è più che giustificata, l’attenzione è sempre più concentrata sull’esperienza visiva e il resto passa un po’ in sordina. Fino ad ora comunque non sono pervenute lamentele da parte dei player, ai quali sembra bastare il livello qualitativo raggiunto sino ad ora dal comparto audio della precedente Console.
Per ulteriori informazioni continuate a seguirci sempre su GameLegends.