Fin dal suo primissimo annuncio, nel non troppo lontano 2017, l’Xbox Game Pass ha sempre dato da parlare e soprattutto da riflettere a tutti gli appassionati del settore, sia per via delle varie chance d’interazione che dava e avrebbe dato, sia per via degli stravolgimenti concettuali a livello di mercato che un servizio del genere avrebbe ispirato, sia per via dell’importanza storica che veniva data non soltanto al presente, ma anche al passato stesso di Microsoft e Xbox, aprendo un mondo di possibilità non soltanto agli amanti storici ma anche a tutte le nuove generazioni che andavano approcciandosi alla console ed alle sue vicissitudini storiche. Nel corso degli anni questo servizio si è pian piano trasformato, divenendo non soltanto un portale estremamente diretto, ma anche qualcos’altro, cominciando ad aprire verso una visione che via via ha cominciato a distaccarsi dall’immagine iniziale avvicinandosi sempre di più verso qualcos’altro.
La trasformazione dell’Xbox Game Pass
L’Xbox Game Pass fin dall’inizio si è posto come un servizio attraverso cui giocare un gran numero di videogiochi legati sia alla Xbox dall’esclusività, sia agli stilemi dei prodotti presenti sul mercato videoludico. La natura comunque distaccata di questo portale, una sorta di “Netflix per i videogiochi”, come lo definì Forbes, si fece immediatamente sentire. Quando si parla di Xbox Game Pass (anche perché ha mantenuto il suo nome originale fino ad ora, pur avendo comunque scavalcato l’originaria natura su console) infatti si parla di un servizio che necessita di un abbonamento a parte, distinto, ad esempio, dall’Xbox Live Gold (abbonamento, quest’ultimo, necessario nell’eventualità in cui si voglia giocare in multiplayer online) e presente sia sia su Windows 10, sia sui dispositivi Android, sia sulle varie console Xbox. Questa distinzione degli abbonamenti comunque durò fino al 2019 con l’annuncio dell’Xbox Game Pass Ultimate, il quale dava la possibilità di riunire entrambi in un unico pacchetto.
Non c’è da stupirsi, allora, sulla natura delle varie domande e speculazioni in merito ai reali obiettivi che la compagnia si è posta nella creazione di questo servizio, obiettivi che, se inizialmente ispiravano o hanno ispirato una certa visione centralizzata intorno alla console di casa Microsoft, nel tempo si sono lentamente staccati da tutto ciò verso qualcosa di più intangibile e apparentemente meno territoriale, dal punto di vista commerciale, soprattutto in seguito alle varie acquisizioni e collaborazioni, come quella con Electronic Arts ed EA Play, ad esempio.
Fu Phil Spencer stesso, infatti, a dichiarare la visione commerciale nei confronti di questo Xbox Game Pass e delle sue possibilità quando disse:
Vogliamo portare il Game Pass su qualsiasi dispositivo su cui qualcuno vorrebbe giocare… Non solo perché è la nostra attività, ma anche perché il modello di business consente alle persone di consumare e trovare giochi a cui non avrebbero giocato in nessun altro spazio.
I recenti sviluppi e le domande ora più ingombranti
In seguito alla conclusione del recente roundtable incentrato sugli sviluppi futuri dell’Xbox Game Pass, Microsoft e Bethesda hanno rivelato quelle che sono le loro attuali carte e soprattutto mosse per il futuro, un futuro che senza dubbio impatterà non soltanto nella dimensione commerciale del servizio stesso, ma anche e soprattutto su quella della concorrenza, adesso ancora in silenzio. È stato Spencer a parlare della gigantesca annessione avvenuta con Bethesda e con i suoi studi. Tutto ciò non avrà, almeno in base a quanto riportato, una risonanza immediata, dati gli obblighi contrattuali attuati in pre acquisizione. Una cosa parrebbe certa però, in seguito allo scioglimento delle piccolezze precedenti agli ultimi patti presi, tutte le piattaforme che vorranno avere per loro i videogiochi firmati dalla suddetta casa di sviluppo dovranno obbligatoriamente relazionarsi con il Game Pass.
Ecco che tutte le domande e le riflessioni suddette, che negli anni hanno riempito i post degli esperti e degli appassionati, adesso trovano una risposta più chiara in questa mossa di mercato che resta senza dubbio spiazzante, generando attesa verso quella che sarà la risposta di tutti gli altri, in particolare modo di PS5 e di Nintendo.
Se sei un cliente Xbox, si tratta di offrirti fantastici giochi esclusivi, sulle piattaforme in cui esiste il Game Pass e questo è il nostro obbiettivo. Ecco perché lo stiamo facendo. Questa è la natura della partnership che stiamo costruendo e la capacità creativa che saremo in grado di portare per gli utenti Xbox sarà la migliore di sempre quando avremo finito
Ha detto Spencer parlando dei nuovi sviluppi dell’Xbox Game Pass, senza mai scendere però nel dettaglio soprattutto verso la concorrenza. Fatto sta che sul tavolo, almeno attualmente parlando, troviamo un servizio che sta sconvolgendo il mercato dei videogiochi, che continua a macinare abbonamenti e consensi e che ha portato dalla sua parte alcuni grandi del settore, i loro capolavori storici e i loro futuri progetti, e dall’altra parte questi “altri” i quali dovranno reagire in qualche modo ad un progetto che sta lentamente travalicando i limiti di qualsivoglia console o “console war”. Tutto ciò condurrà a un cambiamento nella concezione dell’importanza delle varie esclusive console? Destrutturerà completamente gli equilibri commerciali attualmente in atto? Cambierà totalmente l’approccio del consumatore verso le spese future? Resta, ovviamente, ancora tutto da vedere.