Dopo aver sconfitto il Lich King, Sylvanas spacca la Corona di Ghiaccio ed ecco che il velo tra morte e vita viene improvvisamente meno, spaccando letteralmente il cielo e conducendo il mondo di Azeroth nella valle delle ombre (Shadowlands, per l’appunto), un reame tra i reami. Proprio da qui avrà inizio la nostra avventura, all’interno del regno del Carceriere, figura che ha condotto Sylvanas nella Battaglia per Azeroth, così portare più anime possibili all’intero del suo regno, in modo da rendere quest’ultimo, il suo carceriere e tutti i suoi sottoposti, incredibilmente forti. Ora starà a noi riportare la pace nel mondo delle anime e delle varie regioni che lo formano: Maldraxxus, Ardenwaeld, Revenderth, Bastion. Durante il Blizzcon molte informazioni furono rivelate, e qui di seguito vi parleremo della nostra esperienza con la beta di World of Warcraft Shadowlands, ma state tranquilli poiché il nostro sarà un articolo “Out of Spoiler” a livello d’informazioni sulla lore dell’espansione.
Tra narrativa e leveling
Parlando proprio di narrativa, pur tenendoci fuori da qualsivoglia nozione potenzialmente capace di rovinare la vostra esperienza, possiamo dirvi che nel corso di tutta la fase di leveling verrete introdotti a ogni zona disponibile con lunghi approfondimenti. Questo avviene poiché, a differenza delle precedenti espansione dove le zone si trovavano mediamente in un unico continente – e quindi vicine solo di posizionamento geografico ma non di allineamento di storia – qui ogni ambientazione sosterrà un proprio storytelling attraverso quest ben diversificate che puntano ad aumentare l’immersione nel mondo di gioco, il tutto al fine ultimo d’aiutarvi a scegliere a quale fazione tra quelle presenti sia meglio affiliarsi. A dare un push up positivo, c’è la libertà di creare un proprio percorso di livellamento attraverso lo scaling dei mostri e dell’esperienza delle quest, il tutto basato sul vostro livello. Un immersione così interessante nello storytelling delle quest-line non si era mai visto nel franchise e siamo sicuri che ciò contribuirà a offrire un’esperienza ludica ancor più accattivante.
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Parlando invece delle missioni presenti in World of Warcraft Shadowlands, queste saranno differenziate tra principali e secondarie: le prime saranno contrassegnate da un punto esclamativo all’interno di un piccolo stendardo mentre le altre verranno identificate dal classico punto esclamativo giallo, così da sapere sempre come muoversi per progredire nella storia principale. Da un punto di vista più prettamente tecnico, questa nuova espansione riesce a fare un salto in avanti a dir poco rilevante in termini di qualità visiva. Grazie a un sapiente utilizzo della palette cromatica, infatti, tutte le creature e architetture presenti in-game appaiono ben caratterizzate e differenziate. Certo, in alcune ambientazioni si sentirà comunque un palpabile senso di già visto, ma il lavoro fatto resta indubbiamente d’alto livello. Altrettanto ottima si è poi rivelata la colonna sonora, con musiche che si amalgamano perfettamente a tutto quel che starà avvenendo su schermo.
Cominciare da Shadowlands
Anche cominciare una nuova avventura in questa espansione rappresenterà una vera e propria novità. Come molti sicuramente sapranno, lanciarsi per la prima volta in World of Warcraft può rivelarsi un sostanziale inferno, tra meccaniche base da capire e una complessa sceneggiatura da doversi studiare punto per punto. In World of Warcraft Shadowlands avremo invece una zona iniziale simil dungeon dove verremo istruiti alle meccaniche di gioco: come funzionano le quest, i talenti, le rotation e come comportarci con le specializzazioni scelte nei dungeon. Questa prima fase di gioco terrà impegnato il giocatore dal livello 1 al 10 e una volta superato il tutto, potremo scegliere di affrontare i livelli dal 10 al 50 in una zona a scelta e dal 50 al 60 nelle Shadowlads. Cosa? No, non ho contato male; come già avvenuto in altre espansioni, anche in Shadowlands avremo infatti una rivisitazione del leveling con Cap al livello 60 (Vanilla vibs incoming).
Unico elemento che stona con l’intrigante scelta di dare a ogni giocatore un’esperienza di leveling completa in base a dove si sceglierà di livellare si riassume in una difficoltà quantomeno peculiare… ovvero arrivare a fine content di quell’espansione. Facciamo un esempio: mettiamo caso che una volta finito il tutorial, scegliessimo di fare i nostri bei 40 livelli nelle Terre Esterne e quindi decidessimo, come espansione da sfruttare per il leveling, di lanciarci con The Bruning Crusade; una volta raggiunta la fine della storia non potremo finire i contenuti disponibili poiché le quest dell’espansione non prevedono un combattimento con Illidan, boss storico finale di quell’espansione a livello di lore (sì, Kil’jaeden non conta). Ecco, tale mancanza scarnifica violentemente il senso d’offrire anche a un nuovo giocatore un’esperienza completa dell’espansione scelta, visto che alla fine dei conti resterete bloccati in un limbo, senza la possibilità d’affrontare il boss finale. Speriamo vivamente che in un prossimo futuro Blizzard possa ravvedersi su tale scelta.
Controllare la situazione
Concentrandoci invece sui Condotti e sulle casse settimanali, possiamo dire che entrambi aiuteranno il giocatore ad equipaggiarsi al meglio nel corso dell’avventura. Il Condotto si riassume in un intricato sistema di talenti che potrete sbloccare dopo aver stretto un patto con una delle fazioni presenti in Shadowlands, il tutto ottenendo specifici materiali. Ciò che però spicca rispetto al passato si riassume nel sistema d’attribuzione dei bonus con cui il sistema dei talenti stesso è stato strutturato. Fino ad oggi, infatti, nel caso in cui avessimo voluto sostituire uno qualsiasi degli oggetti equipaggiati – e in grado di conferire utili bonus ai nostri talenti -, avremmo dovuto necessariamente distruggere quelli già in nostro possesso per far posto ad altro. Ora, invece, sarà possibile scambiarli in qualsiasi momento, senza la necessità di doverli perdere per sempre.
Sfortunatamente è però comunque ancora presente una restrizione; i talenti infatti saranno resettabili solo dopo un countdown che durerà un’intera settimana… forse non proprio la migliore delle soluzioni che si sarebbero potute adottare. Per quanto riguarda invece le casse, in-game potremo affrontare missioni settimanali riguardanti i Raids, i Dungeon e Azioni PvP. Avremo così la possibilità di scegliere un pezzo d’equipaggiamento a scelta per ogni missione che sbloccheremo: ad esempio, se completeremo tutte e 3 le missioni del raid, potremo scegliere fra tre diversi oggetti. Ancora non sappiamo come verrà gestito l’item level, ma sicuramente il tutto verrà reso noto nel corso delle prossime settimane. Parliamo insomma di meccaniche pensate per sopperire a una delle più grandi problematiche che da anni affliggono World of Warcraft, la randomicità con cui si ottengono oggetti ed elementi, un cambiamento che se ben gestito potrebbe rappresentare un importante momento di svolta per il franchise.