Per la prima volta nella storia una software house ha deciso di ricreare il magico mondo di Warhammer e la sua profonda lore all’interno di un videogioco di stampo Hack and Slash. Sarà riuscita Eko Software in questa titanica impresa con il suo Warhammer Chaosbane? Scopriamolo in questa nostra recensione.
Diablo o Warhammer?
Dopo gli ultimi videogiochi ispirati alle magiche avventure di Warhammer, il gioco di miniature più famoso del mondo creato da Games Workshop, credevamo di averle viste tutte, ma invece non è così. Eko Software ha infatti stretto una collaborazione con la società inglese per sviluppare Warhammer Chaosbane, un titolo di stampo hack and slash liberamente ispirato a Diablo 3.
Nonostante il titolo di Blizzard abbia ancora una presenza molto forte sul mercato, crediamo che l’idea di Eko Software non sia affatto sbagliata, soprattutto considerando quante storie e quante magnifiche avventure sono state scritte nella lunga vita di Warhammer, un gioco di miniature che dopo più 30 anni di storia è riuscito sempre ad evolversi e coinvolgere milioni di giocatori in tutto il mondo.
La storia di Chaosbane inizia dopo che le forze del Caos vennero sconfitte e respinte nei meandri dell’oscurità dall’unione delle forze del bene, capitanate da Magnus che in seguito diventerà imperatore. Il suo predominio però viene messo in pericolo da strega che, nella città di Praag, lo maledice. A questo punto i giocatori dovranno combattere per respingere nuovamente i culti del Caos e per riuscire a interrompere il terribile maleficio. Anche se la storia non è di quelle più note dell’universo fantasy di Warhammer, viene raccontata in maniera tale che anche i giocatori estranei a questo mondo riescono subito a sentirla propria. Stessa cosa accade con le dinamiche del gioco, che si presentano facili e intuitive, capaci di farsi padroneggiare anche dai neofiti di turno.
Probabilmente uno degli aspetti migliori di questo titolo è proprio la narrazione e il modo nel quale viene espletata, le sequenze di immagini fisse sono davvero ben realizzate e anche l’interazione tra i personaggi è stata resa in maniera ottimale.
Eroi alle armi!
Warhammer Chaosbane ci permette di scegliere il nostro eroe tra quattro diversi personaggi. I giocatori avranno quindi modo di scegliere la propria classe e quindi anche il loro stile di gioco unico.
- Elontir: è un mago Alto Elfo, capace di annientare i propri nemici con magie devastanti;
- Elessa: è un Elfa Silvana Waywatcher, anche lei è in grado di portare devastanti attacchi ranged ed è capace di evocare degli animali della foresta in suo aiuto;
- Kondrad: è un umano e come tutti gli umani fa dell’equilibrio il suo punto di forza principale. Combattente corpo a corpo, riesce a gestire grandi quantità di danno sia in entrata che in uscita;
- Bragi: è un Dwarf Slayer, combattente nato che può infliggere una quantità di danni enorme e riesce a gestire anche le mischie più pericolose;
Da un titolo ispirato alle avventure di Warhammer Fantasy, sinceramente ci aspettavamo qualche personaggio in più rispetto a questi quattro. Inoltre anche le loro lore non vengono raccontate in maniera poi così profonda, ma viene fornita loro giusto un’introduzione e una conclusione cinematica che lascia però un po’ l’amaro in bocca. In aiuto a questa pochezza di scelta però viene il gameplay e la possibilità di personalizzare classi e build per adattarle al proprio stile di gioco. Ogni personaggio avrà infatti delle mosse personali differenti: ad esempio Elessa sarà in grado di utilizzare i propri famigli, Elontir lancerà alcuni incantesimi oltre ai suoi attacchi base e così via.
La personalizzazione è una delle caratteristiche che avrebbe potuto essere implementata meglio e maggiormente. Sicuramente il sistema delle classi è stato studiato per adattarsi molto bene agli altri stili presenti, visto che il titolo offre la possibilità di un variegato multiplayer fino a quattro giocatori. È anche interessante lo sviluppo flessibile che consente ai giocatori di cambiare il setup del proprio personaggio in maniera rapida e indolore. Diventa così facilissimo passare da una serie di abilità ad altre, cosa che nel corso del gioco può tornare davvero utile. Purtroppo però i talenti che inizialmente possono sembrare davvero tanti in fin dei conti, sotto il profilo dell’ampliamento e del potenziamento non offrono grandi innovazioni, limitandosi solamente ad aumentare le loro statistiche. Le abilità si potenziano solamente grazie a un certo numero di punti che si ottengono con il solito upgrade di livello o rimuovendole da altre abilità.
In questo caso i giocatori saranno liberi di modificare le abilità dei propri personaggi, potenziandole e adattandole al proprio stile di gioco preferito. È sicuramente un’idea interessante, che però poteva essere sviluppata in maniera più profonda e radicata.
Warhammer Chaosbane: un Dungeon Crawler atipico
Va sicuramente detto che i ragazzi di Eko Software dotati di poche risorse, non hanno potuto puntare molto sulla varietà dei contenuti all’interno di Warhammer Chaosbane, ed è per questo che a volte il gioco può sembrare ridondante. I giocatori però si potranno divertire a visitare ogni città, tempio o anfratto del gioco, alla ricerca di preziosi bottini. Gli equipaggiamenti saranno tanti e potenzieranno i vostri personaggio, fino a renderli i più forti di sempre.
Oltre a molteplici difficoltà, ogni missione potrà essere giocata in una delle tre diverse modalità. La modalità boss rush, consentirà ai giocatori di trovare equipaggiamenti specifici legati ai boss, le spedizioni invece, consentiranno di trovare piccoli frammenti di oggetti che verranno usati per realizzare l’arma desiderata. Vi sono poi le Rift, o meglio conosciute come le Cacce alla reliquia, nel quale i giocartori esploreranno piccoli dungeon causali dove potranno trovare degli equipaggiamenti di alta qualità.
Warhammer Chaosbane è sicuramente un titolo apprezzabile da tutti gli utenti non hardcore dei dungeon crawler. I giocatori con meno esperienza riusciranno a trovare parecchio divertimento in queste meccaniche facili che quasi li introducono al genere. La prima run dura circa 20 ore e tra i vari dungeon dopo diverse missioni, si percepisce una certa ripetitività di forme e di mostri, ma l’azione è comunque coinvolgente e ci spinge ad andare avanti.