I Tamagotchi! Come dimenticare le creaturine nate nel 1996 dalle menti di Bandai che hanno conquistato migliaia di bambini in tutto il mondo, grazie non solo al piccolo giochino tascabile che li caratterizzava, ma anche per i cartoni animati e i successivi videogiochi su console tradizionali? Dopo un lungo periodo di silenzio, le creaturine da accudire sono piano piano riemerse sul mercato nell’ultimo decennio, portando alla nascita di progetti, come anche Tamagotchi Plaza. Questo titolo, pubblicato sulle console Nintendo da Bandai Namco, vuole restituire il fascino del franchise dei Tamagotchi ad un pubblico moderno di nuovi bambini, e di possibili fan delle creaturine che abitano questo universo narrativo colorato e divertente. Tamagotchi Plaza è finalmente arrivato, e la recensione che vi proponiamo è quella della versione Nintendo Switch del gioco.
Trasformiamo questo borgo in un paradiso!
Tamagotchi Plaza è un titolo pensato per giovanissimi e, in generale, per giocatori che non devono destreggiarsi con sfide complesse: il titolo prevede infatti il completamento di minigiochi e l’esplorazione della piccola cittadina di Borgo Tamahiko, scelta per ospitare il tanto atteso Festival dei Tamagotchi. Dovendo la cittadina essere allestita a dovere per l’evento, i Tamagotchi hanno scelto di chiedere una mano a noi giocatori, decretandoci già nei primi minuti di gioco i capi del comitato di organizzazione dell’evento. Il nostro compito sarà quindi quello di portare allo sviluppo il borgo grazie all’investimento di tempo ed energie nelle diverse attività dei negozi in esso presenti.
Il titolo, nonostante le intenzioni gioiose e festose, scorre in maniera lenta e ripetitiva: non si tratta di un tipo di esperienza adatta a tutti, né adattabile a qualsiasi contesto, ma piuttosto di un tuffo in un’oasi di pace, semplicità e tranquillità da prendere per quello che è, ossia come un’occasione per godersi qualche ora di relax senza sfide o fretta. Non ci sembra rilevante, in tal senso, fornire una stima della longevità del titolo: seguire i propri tempi è, in casi come questo, la scelta migliore per godersi l’esperienza. In ogni caso, c’è possibilità di giocare ai vari minigiochi per un numero infinito di volte, pur non essendoci collezionabili o altri elementi che giustifichino qualche volontà di completismo che va oltre alla storia principale.

Tante attività per i nostri Tamagotchi
Impersonando uno dei piccoli mostriciattoli proposti ad inizio gioco, avremo modo di immergerci nelle numerose attività della cittadina: i minigiochi, che prevedono di soddisfare i clienti dei vari negozi in maniera decisamente varia, presentano una discreta varietà. In alcuni casi, dovremo dare sfogo alla nostra creatività, allestendo situazioni come tavole imbandite o fumetti con una generica linea guida fornita dal cliente che, in verità, ben poco preclude al giocatore.
In altre occasioni, avremo dei veri e propri rythim game (come la battaglia rap) o piccole sfide ove ci viene chiesto di cucinare determinati piatti, o di curare i denti dei nostri pazienti nel modo opportuno. Come è lecito aspettarsi, alcuni minigiochi funzionano decisamente meglio di altri: purtroppo la chiarezza in certi casi manca, e non permette al giocatore di comprendere cosa sia necessario fare per ottenere, alla fine della propria sessione, il punteggio massimo per la soddisfazione del cliente. Accontentare il tamagotchi di turno è essenziale per far progredire il negozio e riscattare denaro: per questo motivo, soprattutto dato il target dell’esperienza, pensiamo che un brevissimo tutorial per chiarire alcuni concetti in determinati minigiochi, nonostante la semplicità intrinseca dell’esperienza, non sarebbe guastato.

Morbidezza e colore le parole d’ordine
Parlando dello stile grafico, il titolo presenta una profondità decisamente non soddisfacente nel 2025: fondali piatti, animazioni legnose, sprite e modelli tridimensionali non all’altezza. Ciononostante, se sorvoliamo sui tecnicismi, il titolo soddisfa certamente l’occhio dei bambini e di coloro che ricercano un’atmosfera coccolosa e rilassata: gli elementi su schermo sono semplici e rotondeggianti ma, soprattutto, sono estremamente colorati. Lo stile artistico riesce quindi a smorzare l’insufficienza tecnico-grafica che affligge l’avventura che, vogliamo sottolineare, non presenta però problematiche legate a bug, glitch o rallentamenti del frame rate, anche nelle situaizoni un po’ più concitate e ricche di elementi su schermo. Per quanto riguarda la colonna sonora, anche qua non ci riteniamo soddisfatti: ripetitiva, spesso scontata, si vede che non è stato uno dei punti su cui gli sviluppatori hanno voluto puntare.