Jotunnslayer: Hordes of Hel, Recensione di un viaggio nel Valhalla

Un’arena vichinga brutale tra sangue, dèi e sfide senza tregua. Scoprite nella nostra recensione cosa vi attende su Jotunnslayer: Hordes of Hel.

Tiziano Sbrozzi
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Tiziano Sbrozzi
Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona...
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Recensioni
Lettura da 8 minuti
7 Buono
Jotunnslayer: Hordes of Hel

L’autore del non proprio idilliaco Die by the Blade, Grindstone Games, ci porta nel mondo di Jotunnslayer: Hordes of Hel dove potremo sentirci dei veri vichinghi relegati al Valhalla mentre ci scontriamo con orde (pressoché infinite) di mostri e demoni del folklore nordico. Di fatto il gioco è un roguelike dove siamo posti in un’arena di volta in volta differente e ricca di enigmi, missioni e tesori. Sarà riuscito questo gioco per PC (che assomiglia molto a un gioco per cellulare) a vincere la sfida dei giochi moderni? Scopriamolo assieme in questa recensone priva di spoiler.

Arena da dominare

In Jotunnslayer: Hordes of Hel saremo costretti a combattere contro una schiera infinita di nemici, che aumentano di potenza man mano che si prosegue nella sessione di gioco. Dopo aver affrontato la prima missione sul piano di Niflheim con qualsiasi personaggio (vedremo a breve di chi si tratta) si sbloccherà una sessione “negozio delle abilità” che sarà la vostra preziosa alleata nel corso dell’avventura. Nel gioco potrete interpretare diversi personaggi, che per comodità vi elenchiamo di seguito:

  • Berserker: classico guerriero impavido e privo di qualsivoglia nozione per la difesa;
  • Veggente: l’incantatrice del gioco che sfrutta armi elementali per colpire i propri nemici, oltre a beneficiare di uno scudo d’energia molto utile;
  • Redivivo: il classico arciere del gioco, molto rapido e preciso;
  • Seguace della Fiamma: una sorta di “ladra” che sfrutta la magia del fuoco e l’illusione a suo vantaggio (seguono il culto di Loki);
  • Guardiano: l’ultimo nano della sua specie, beneficia di uno scudo per parare gli attacchi;
  • Deicida: una valchiria ribelle in gradi di seminare morte e distruzione sul campo di battaglia.

Jotunnslayer: Hordes of Hel

Ciascun eroe è sbloccabile completando ad una derminata difficoltà un livello specifico, che sono di fatto cinque, e che già dai nomi vi risulteranno familiari se avete ad esempio giocato God of War: Niflheim, Muspelheim, Jotunheim, Svartalfheim ed Helheim. Ogni mondo ripercorre i luoghi della cultura nordica, impersonificando il mondo che gli antichi immaginavano.

Su ogni piano dovrete affrontare diverse missioni ed avrete un limite di tempo e di risorse da sfruttare: ad esempio Niflheim è affrontabile in modalità Facile, nella quale troviamo un tempo di incursione 10 minuiti, 3 obbiettivi da completare e un bonus alle risorse dello 0% (i numeri variano a seconda della difficoltà che si sceglie).

Ogni “avventura” può essere modificata mediante sei rune, pre-partita, che andranno a potenziare i nostri eroi e indebolire i nemici applicando una tassa sui premi che otterremo. Va anche detto che se potenzierete gli avversari avrete più soldi a disposizione. Durante ogni partita compariranno determinate missioni che spaziano dal “raccogli un tot di oggetti” al “evoca un nemico e sconfiggilo”, passando per “sacrifica un numero X di nemici in quest’area”. Abbattendo i nemici si effettua un level up e di conseguenza potremmo scegliere quale skill applicare temporaneamente al nostro eroe.

Il favore degli Dei

Nel negozio di cui sopra, oltre a potenziare le abilità intrinseche dei nostro eroi, potremmo potenziare anche il favore degli dei come:

  • Odino: il padre di tutto tenderà a darci più scelte consecutive, aumenterà in percentuale il nostro attacco e l’esperienza ricevuta.
  • Thor: aumenterà la salute massima degli eroi, il loro danno in generale e la rigenerazione passiva della salute.
  • Freya: ci donerà la velocità d’attacco, la riduzione del danno e aumenterà il raggio di raccolta oggetti.
  • Brokk e Sindri: i due nani armaioli ci offriranno danni dell’arma aumentati, raggio di raccolta vastissimo e generazione smodata delle risorse.
  • Loki: il dio dell’inganno ci permetterà una maggiore veolcità di movimento, una quantità d’oro più prominente e un’evasione più frequente rispetto agli attacchi nemici.
  • Skadi: la dea del gelo ci permetterà di ridurre il tempo di ricarica delle nostre skill, oltre a garantirci potenti incantesimi di ghiaccio.
  • Njord: il tritone del mare ci permetterà bonus ai tesori e alle risorse.
  • Nidhogg: il drago avido ci darà poteri inimmaginabili tant’è che sarà l’ultimo ad unirsi al gruppo.

Ciascun Dio apparirà durante il nostro level up e ci donerà un’abilità attiva o passiva a nostra scelta: costruire tante build durante l’avventura non sarà difficile e di fatto avremo una quantità sproporzionata di possibilità, al punto che sarà piuttosto difficile capire quale potrà essere il percorso migliore. Considerate poi che ogni eroe possiede armi e armature: le prime si comprano grazie alla morte dei boss di fine livello, le seconde saranno un premio per aver concluso un determinato livello ad una determinata difficoltà.

Camminare con gli dei

Jotunnslayer: Hordes of Hel è il gioco perfetto per chi cerca una sfida alta e non ha alcun interesse per la storia di fondo: poche chiacchiere, botte da orbi in un ciclo semi-infinito di vivi, ammazza, muori e impara, migliora, torna e sconfiggi nemici sempre più incavolati e con abilità sempre nuove. Il limite è la nostra forza di volontà, la capacità di farmare e il tornare a essere vincenti una volta colpito il nemico al cuore.

Durante le sessioni, che dureranno dai 10 ai 40 minuti, è possibile incontrare forzieri sparsi dai quali reperire risorse o potenziamenti temporanei (spaziano dai 30 ai 70 secondi di durata), draghetti volanti d’oro che ci regaleranno soldi (utili per comprare abilità o il favore degli dei) e infine mini-boss o macchine da guerra infernali che ci bombarderanno mentre combatteremo orde infinite di mostri della peggiore risma.

Fondamentale a livello di gioco sono le cuffie: ogni suono conta su Jotunnslayer: Hordes of Hel e non c’è dubbio che, quando sarete nella mischia, senza lo Scatto per salvarvi e l’arma scarica, il rumore di un coscio di pollo che cade (e che mangerete) sarà una manna, così come il segnale di arrivo di una nuova missione. Se siete amanti del genere e non vi spanta ricominciare una sessione di volta in volta, il gioco fa decisamente al caso vostro. In ogni caso, è decisamente un passo in avanti per lo studio, rispetto a quello a cui abbiamo assistito con Die By the Blade.

Jotunnslayer: Hordes of Hel
Buono 7
Voto 7
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Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.