Indiana Jones e l’Antico Cerchio nella sua versione base ci aveva convinto parecchio, così come anche il pubblico e il resto della critica hanno avuto buone parole verso il titolo. Ciò ha portato il celebre archeologo alla scoperta di una nuova generazione di giocatori, e viceversa, con un ottimo risultato. Troy Baker aveva dato vita a un Indy credibile e pieno di carisma, e l’avventura base aveva saputo mescolare esplorazione, enigmi e azione in perfetto stile Lucasfilm. Con il contenuto aggiuntivo l‘Ordine dei Giganti, primo DLC dell’opera, arriva una nuova avventura autonoma che non cambia radicalmente le carte in tavola, ma che offre una ragione valida per tornare a indossare il cappello e impugnare la frusta.
Una storia tra Vaticano e misteri papali
L’espansione ruota attorno a un nuovo artefatto misterioso, in pieno stile Indiana Jones, legato a un ex papa e nascosto nei meandri del Vaticano. Come da tradizione della serie, la narrazione si intreccia con una società segreta e con reperti scomparsi da secoli, offrendo un intreccio affascinante che alterna momenti d’azione a sezioni più riflessive. Non mancano nuovi personaggi, alcuni dei quali lasciano subito il segno. Tra questi spicca persino un pappagallo, che accompagna Indy e dona leggerezza a un racconto altrimenti dominato da tensioni e misteri. È una trovata simpatica, ma inserita con coerenza all’interno del tono generale dell’avventura. Chiaramente non vi diremo troppo circa la trama, per non togliervi la sorpresa.

Tra catacombe, enigmi e combattimenti
Il cuore del DLC è ambientato principalmente nell’area del Vaticano, con catacombe, architetture storiche e nuove aree create appositamente per l’occasione. Quello che mi è piaciuto particolarmente è l’essermi trovato di fronte a degli spazi che, in un certo senso, mi sono sembrati ricostruiti, ma che all’effettivo si sono rivelati ambientazioni che hanno saputo mescolare fedeltà storica e invenzione narrativa (cosa non affatto scontata). Questo ci ha restituito – felicemente – quella sensazione di “avventura archeologica” che è sempre stata il marchio di fabbrica di Indiana Jones.
Consigliamo ai giocatori di affrontare il DLC avendo già sbloccato alcuni potenziamenti e travestimenti, che rendono le sezioni più fluide e permettono approcci alternativi alle varie zone. Dopo tutto parliamo di un contenuto che non stravolge le meccaniche del titolo base, ma che ben meglio si è rivelato un’espansione che ne sfrutta a pieno i punti forti, quindi a priori consigliamo di terminare prima l’Antico Cerchio.
Dal punto di vista del gameplay, l’Ordine dei Giganti aggiunge nuove tombe, labirinti e combattimenti che mantengono vivo l’interesse. Sono proprio gli enigmi la parte più fresca: vari e ben bilanciati, spaziano da puzzle logici a sfide di destrezza e tempismo.

Questi momenti che tanto ci piacciono, ci ricordano che Indiana Jones non è solo azione, ma anche ingegno, e in questo DLC il bilanciamento funziona molto bene. Le sezioni di combattimento, invece, restano più tradizionali, senza grandi sorprese, ma comunque divertenti.
Breve ma intenso
La durata complessiva dell’espansione si aggira intorno alle 4 ore, il che la rende un contenuto piuttosto breve, soprattutto per chi cerca avventure lunghe e articolate. Tuttavia ci teniamo a dire che la compattezza del racconto e la qualità delle sezioni esplorative compensano la durata ridotta. Nonostante non abbia legami profondi con la narrativa principale, l’Ordine dei Giganti rappresenta uno dei capitoli più riusciti della saga recente. È un tassello aggiuntivo che non pretende di riscrivere nulla del gioco o del sistema in sé, ma che arricchisce l’universo di gioco con una storia autonoma, coerente e ben costruita. Non vediamo l’ora di vedere cosa altro ci riserverà in futuro la serie, magari qualche altro exploit inatteso che ci porterà in qualche altra parte del mondo.