Game Legends Best Of 2025: i migliori videogiochi, film e giochi dell’anno

Ecco i Game Legends Best Of 2025! La nostra selezione dei migliori videogiochi, film, serie TV, giochi da tavolo e GDR che hanno reso indimenticabile quest'anno.

Redazione
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Contenuti

Il 2025 si chiude e porta con sé un bagaglio culturale impressionante. È stato un anno in cui i confini dell’intrattenimento si sono toccati e sovrapposti: grandi narrazioni videoludiche degne di Hollywood, serie TV che hanno dominato le conversazioni social e giochi da tavolo che hanno riportato la magia della condivisione fisica nelle nostre case.

Per celebrare questi dodici mesi, abbiamo deciso di inaugurare i Game Legends Best Of 2025.

Non volevamo limitarci a un singolo vincitore. La nostra redazione è composta da persone con gusti, background ed esperienze diverse: c’è chi vive per il cinema d’autore, chi macina ore sui JRPG e chi non rinuncia alla serata settimanale di Gioco di Ruolo. Questo articolo raccoglie le eccellenze assolute secondo noi.

Qui sotto troverete le nostre scelte personali, i titoli che ci hanno emozionato di più e che ci sentiamo di consigliare ad occhi chiusi. Che stiate cercando qualcosa da giocare, guardare o intavolare durante le feste, questa è la nostra guida definitiva al meglio del 2025.

Videogiochi

Il 2025 ci ha ricordato, ancora una volta, perché amiamo questo medium. È stato un anno di contrasti meravigliosi: da un lato la potenza tecnica bruta delle produzioni tripla A che hanno ridefinito il fotorealismo, dall’altro la creatività esplosiva del panorama indie che ha saputo osare con meccaniche e narrazioni inedite. Che si tratti di pad alla mano o di mouse e tastiera, ecco i titoli che ci hanno tenuto incollati allo schermo, quelli che abbiamo finito al 100% e quelli che non dimenticheremo facilmente. Ecco i Best Of Videogiochi scelti dalla redazione.

Il Best Of Videogiochi di Angela Pignatiello – Clair Obscur: Expedition 33

È un po’ il ritorno all’intreccio vero tra video e gioco. La narrativa (e la costruzione dei personaggi) si riflette anche nel modo in cui possono essere giocati. Tratta un tema ultra delicato con una semplicità assurda, ma che riesce davvero a sorprendere. Con la conclusione dell’atto 1, noi viviamo quello che la famiglia Dessandre vive da ormai fin troppo tempo. E questo ci aiuta a comprendere meglio le dinamiche che poi porteranno alla scelta finale. Dal punto di vista del gameplay puro, l’inserimento delle schivate e delle parate aggiunge un movimento attivo a un tipo di combat system che generalmente è passivo: faccio la mia mossa, aspetto l’animazione, il nemico fa la sua mossa, aspetto la fine dell’animazione. Questo elemento così semplice non solo rende il combattimento più interessante, ma anche più attivo e paradossalmente più accessibile a chi “ha timore” dei JRPG a turni. L’esplorazione c’è e porta sempre a un premio. L’esplorazione del mondo di gioco non si chiude con la trama, garantendo ore e ore di gioco. Il tutto a un prezzo accessibile rispetto ai tripla A. Poi abbiamo l’aspetto estetico che per ovvi motivi riprendere oro e nero, senza risultare tamarro. Poi la colonna sonora è assurda: spazia tra vari generi e il tocco delle tre tracce da 11 minuti fa capire quanto la musica sia legata alla trama. Ovviamente non è perfetto perché ci sono difetti sparsi qua e là. Ma nel complesso, secondo me è IL gioco dell’anno.

Il Best Of Videogiochi di Sara Pandolfi – Hollow Knight: Silksong

Un progetto mosso da consapevolezza e passione, che traspare in ogni frame di gioco; uno stile artistico completo e caratterizzante, una progressione stimolata del gioco stesso, una trama giusta senza essere invadente. Raramente negli ultimi anni mi sono trovata di fronte ad un prodotto come questo, che riuscisse a stimolarmi tramite l’emergere dell’essenza stessa del videogioco, quella voglia di conoscere, di farmi domande e di scoprire cosa ci sarà un metro più in là, che ho sentito viva come mi è capitato solo con pochi capolavori.

Il Best Of Videogiochi di Gianluigi Crescenzi – Clair Obscur: Expedition 33

Se dovessimo scegliere il GOTY per la qualità nel singolo genere di appartenenza la scelta sarebbe stata impossibile, dato l’ottimo lavoro fatto nel 2025 dai singoli studi. Clair Obscure però, oltre a proporre una formula già conosciuta in modo migliore, e arricchendola con una narrazione incredibile, ha saputo lasciare il segno più di ogni altro titolo. Divertimento, empatia, arte. Soprattutto però si è rivelato un simbolo, una rivalsa, ciò che ha fatto crollare molti pregiudizi. Si tratta di un gioco che ha unito la community, che nonostante sia un single player ha creato condivisione. Un traguardo più unico che raro.

Gustave Expedition 33

Il Best Of Videogiochi di Nicolò Fratangeli – Hollow Knight: Silksong

Hollow Knight Silksong è l’unico gioco che è riuscito a farmi provare le stesse emozioni dei giochi From: il cuore a mille alla fine di ogni Boss Fight come solo Sekiro ha fatto, unito alla meraviglia per ogni zona nuova scoperta e a una mappa interconnessa magistralmente che rispettivamente solo Elden Ring e Dark Souls sono riusciti a farmi provare. Al resto si unisce un’art direction sublime e una colonna sonora che accompagna il tutto alla perfezione, e una lore che prosegue ciò che aveva cementato già col primo HK anni fa. Il metroidvania perfetto e di riferimento da qui ai prossimi anni (forse al prossimo lavoro di Team Cherry? Vedremo)

Il Best Of Videogiochi di Lorenzo Ardeni – Metroid Prime 4: Beyond

Metroid Prime 4: Beyond è una promessa mantenuta, una carezza dal sapore profondamente nostalgico per quanto possa rivelarsi fin troppo classico. Il level design, la progressione con un forte backtracking e il confezionamento dei poteri di Samus riconfermano la bravura di Retro Studios e la capacità di restare scollegati da dogmi moderni proponendo un gioco che, almeno per il sottoscritto, è già un cult.

Il Best Of Videogiochi di Angela Pignatiello – Clair Obscur: Expedition 33

Ci sono videogiochi belli e videogiochi meno belli, poi però ci sono anche i Final Fantasy 7, i Metal Gear Solid, gli Half Life 2. Quei titoli che stravolgono un genere o che gli danno una vita nuova in una forma diversa, a volte molto a volte quanto basta. Expedition 33 rientra senza ombra di dubbio in questa categoria. Non vuol dire che sia un gioco perfetto, ma ha dimostrato come si possa fare ancora molto con i giochi a turni; ha dimostrato come si possa fare dei JRPG staccandosi dalle direzioni artistiche spiccatamente nipponiche (che non sono un punto negativo, ma non sono roba per tutti); ha dimostrato che anche senza raggiungere la perfezione, che tendenzialmente non esiste, si può creare un’esperienza memorabile pur non inseguendo logiche di mercato in maniera pigra e meccanica. Ha dimostrato che se si crede nelle proprie idee, se ovviamente buone abbastanza, si può creare un terremoto dal nulla. Un gioco di cui ancora si parla spesso e con piacere a distanza di diversi mesi, nonostante un settore nel quale dopo due settimane dall’uscita i titoli spariscono dal grosso delle conversazioni. Piaccia o non piaccia ha lasciato un segno, e personalmente a me è piaciuto da morire.

Il Best Of Videogiochi di Roberto Pisani – Clair Obscur: Expedition 33

Expedition 33 è uno dei pochi titoli che quest’anno è riuscito a tenermi incollato allo schermo. Nonostante il suo sistema di combattimento a turni (mai gradito personalmente), è riuscito a coinvolgermi completamente sia per il suo gameplay che per la sua narrativa. Le musiche eccezionali, i suoi personaggi, il mondo di gioco… Tutto letteralmente eccezionale!

Il Best Of Videogiochi di Alessandro Giovannini – Hell is Us

La Guerra. La guerra non cambia mai. un vecchio adagio sempre attuale, ora più che mia data la situazione geopolitica estremamente precaria. Il gioco di Rogue Factor è il più calato in assoluto nella contemporaneità, e ha scelto di farlo con una narrativa dura, crudissima, atta a ritrarre l’essere umano nei suoi risvolti più autodistruttivi. Il tutto in una formula di gioco action-adventure senza mappa, che riscrive le regole dell’esplorazione ambientale trasformandola essa stessa in un gigantesco rompicapo. Mica male per una produzione AA!

Il Best Of Videogiochi di Erika Pezzato – Clair Obscur: Expedition 33

Capacità di rielaborare formule già viste in qualcosa di creativo e autoriale, sapendo inoltre dimostrare che non occorrono grandi mezzi a disposizione per avere un’opera di spessore e qualità. Concetto che si rifà a ciò che sono gli albori del videogioco, in cui la creatività e la passione sono alla base dello sviluppo di un progetto.

Il Best Of Videogiochi di Simone Lelli – Death Stranding 2

È innegabile come il nuovo gioco di Hideo Kojima sia un reimpasto del primo, come ho spiegato nella recensione, ed è altrettanto innegabile il valore di Clair Obscur: Expedition 33 per quest’anno. Eppure, mentre ripenso al percorso di Sam Porter Bridges, alla sua storia, a tutto ciò che colora la DHV Magellan, non posso che provare svariati sentimenti, non come un videogioco che mi ha divertito, ma come un viaggio fatto con dei compagni dentro ad un mondo martoriato da qualcosa di inspiegabile.

Il Best Of Videogiochi di Alessio Cialli – Clair Obscur: Expedition 33

L’ambientazione ispirata alla Belle Époque parigina offre un’estetica surreale e malinconica che non ha eguali nel panorama videoludico attuale. La posta in gioco narrativa, legata al mistero della Pittrice e al conto alla rovescia della morte, crea una tensione costante che mi ha affascinato costantemente. Il Power Level finale? Sicuramente si sarebbe potuto fare di meglio!

Il Best Of Videogiochi di Tiziano Sbrozzi – Clair Obscur: Expedition 33

È un GOTY non solo per l’idea, ma per come riesce a trasformarla in qualcosa di concreto, rifinito e riconoscibile nello stile: un insieme che funziona perché ogni scelta sembra al posto giusto. E poi c’è il motivo forse più bello: ha riportato al centro il piacere dello storytelling, quello che ti prende per mano e ti fa venire voglia di andare avanti, ricordandoci quanto spesso ce ne dimentichiamo.

Film e Serie TV

Mai come quest’anno il confine tra grande e piccolo schermo è stato così sottile in termini di qualità. Abbiamo vissuto il ritorno dei grandi blockbuster in sala, capaci di far tremare le poltrone, ma anche l’affermazione definitiva di serie TV che, per scrittura e messa in scena, non hanno nulla da invidiare a Hollywood. Tra maratone di binge-watching notturne e pellicole d’autore, il 2025 ci ha regalato personaggi iconici e trame avvincenti. Questi sono i Best Of Film e Serie TV che ci hanno emozionato di più.

Il Best Of Film di Nicolò Fratangeli – One Battle After Another

Cult istantaneo, l’ultima fatica del geniale Paul Thomas Anderson è destinata a restare negli annali come uno dei più bei film del nuovo millennio e non solo; film che porta in dote probabilmente il secondo Oscar da protagonista per Leo Di Caprio e una performance letteralmente iconica di Benicio Del Toro.

Il Best Of Film di Tiziano Sbrozzi – Mission Impossible Dead Reckoning

Ci ha fatto sognare ancora una volta, come se fosse la prima, e lo ha fatto nel modo più giusto possibile: puntando tutto su spettacolo, tensione e meraviglia, senza perdere mai il senso dell’avventura.

Il Best Of Serie TV di Gianluigi Crescenzi – Quando la vita ti da mandarini

Una storia piena di dramma, che mette sul palco non persone ricche o benestanti, ma persone povere dell’isola di Jeju in Corea del Sud. Mette in risalto le difficoltà passate e future, i sacrifici, e l’importanza degli affetti. Una storia carica di lacrime, ma anche di gioia per le piccole cose. Uno specchio dei sogni delle persone comuni, che cercano solo di sopravvivere. Sono forti i temi del rispetto, il senso di responsabilità, di emancipazione, e soprattutto famiglia. Registicamente eccellente, tra flashback e riproposizioni al momento giusto. Interpretazioni reali, credibili, e che suscitano negli spettatori non poca empatia. Una serie che tutti dovrebbero guardare almeno una volta nella vita.

Il Best of Serie TV di Simone Lelli – Sandman

Una serie che ha saputo spostare su piccolo schermo una delle storie che più ha definito la mia persona. Il viaggio di Sogno, a partire dal primo episodio fino all’ultimo uscito quest’anno ha come protagonista sentimenti, valori, significati, un qualcosa che fa riflettere anche nei giorni dopo la conclusione, che permette di valutare e rivalutare ciò che si è fatto nella vita. Opere del genere non esistono, sono rare, e quella che racconta Sogno degli Eterni è qualcosa di magico.

Il Best of Serie TV di Tiziano Sbrozzi – Tulsa King

Si conferma, ancora oggi, sorprendentemente attuale e capace di dare risposte concrete al mondo in cui viviamo: è graffiante, arrogante quando serve, e soprattutto ben scritta, con un ritmo e una lucidità che non mollano mai. E poi c’è un cast stellare, di quelli che alzano tutto di livello e rendono ogni scena più intensa.

Giochi

C’è qualcosa di insostituibile nel sedersi attorno a un tavolo con gli amici. Il 2025 ha confermato il periodo d’oro del gioco analogico: dai Giochi di Ruolo che ci permettono di vivere mille vite diverse, ai Board Game sempre più raffinati nelle meccaniche, fino alla frenesia strategica dei Trading Card Game. In un mondo sempre più digitale, riscoprire il piacere tattile di una miniatura, il rumore dei dadi che rotolano e la tensione di pescare la carta giusta è stato fondamentale. Ecco i nostri Best Of per GDT, GDR e TCG.

Il Best Of TCG di Alessio Cialli – Riftbound

Riftbound riesce a portare l’intensità tattica di League of Legends su un tavolo da gioco fisico con una profondità sorprendente. Il sistema delle Rune, elimina la frustrazione delle risorse casuali tipica di altri TCG, garantendo una progressione costante e strategica in ogni partita. Unica pecca, la reperibilità delle carte!

Il Best Of TCG di Tiziano Sbrozzi – Riftbound

Riftbound, ovviamente, sembra essere la novità dell’anno: prende di petto alcuni problemi intrinseci di Magic e li sistema con scelte intelligenti, migliorando davvero dove serve senza snaturare il piacere del gioco. Chiaro, serve ancora un po’ di tempo per vedere come regge nel lungo periodo, ma per come si sta presentando il premio di miglior card game dell’anno se lo merita già.

Riftbound origins League of Legends

Il Best Of GDR di Gianluigi Crescenzi – Triangle Agency

Oltre a riprendere un tema molto in voga, con anomalie e sovrannaturale alla “Control”, riesce a creare al tavolo qualcosa di difficilmente replicabile. Unisce dubbio, indagine, a volte anche comicità, e il tutto può sfociare anche nella competizione interna. Sono ottime le meccaniche dove molte cose si devono nascondere a vicenda, o vengono scoperte solo “scavando” più a fondo. Tutto è imprevedibile, e dipende dalle scelte dei giocatori. Ma la cosa che più lo contraddistingue da altri giochi, è quella costante sensazione che ci sia qualcosa di “vivo” che ci accompagna come un altro giocatore al tavolo, intangibile, invisibile, ma presente, e che può essere determinante.

Il Best Of GDR di Simone Lelli – DIE RPG

Da lettore del fumetto, il gioco di ruolo di DIE ha del potenziale immenso: personaggi reali in stile Jumanji trasportati in un mondo a forma di D20, dove ogni faccia prende e racconta storie a se stanti, collegate ma separate, con stili diversi ma una gran politica che unisce e bilancia tutto. Ci sono state dozzine di GDR fantastici, ma sicuramente DIE RPG vince per me il titolo di gioco di ruolo più particolare, perfetto per chi ama un titolo capace di cambiare nel corso di svolgimento, con delle classi decisamente fuori dal comune e un sistema riconoscibile ai più ma con un twist per nulla male.

Il Best Of GDR di Fabrizio Leonardi – Triangle Agency

Per me il GDR dell’anno è Triangle Agency. Innovativo in termini di gameplay, grazie alle prove fatte mediante “chiamate all’agenzia” oltre che ai poteri delle anomalie. Con un manuale ricco di segreti da scoprire passo passo e un forte equilibrio, pariteticamente interessante, tra le tre possibili vie di sviluppo dei personaggi.

Il Best Of GDR di Nicolò Rovai – Daggerheart

Daggerheart colpisce per la libertà totale che lascia al giocatore nell’interpretazione e per quanto, come sistema, sappia adattarsi praticamente a qualsiasi ambientazione senza perdere coerenza. In più funziona benissimo anche sul tavolo: la componentistica è pensata con criterio, e l’integrazione di carte e gettoni rende la scheda del personaggio più chiara e immediata, semplificando davvero la lettura e la gestione in gioco.

Il 2026 è alle porte: a voi la parola e Buone Feste!

Questa lunga carrellata rappresenta il cuore pulsante della nostra redazione, ma la discussione non finisce qui. Anzi, è appena iniziata. Game Legends siete soprattutto voi lettori: quali sono stati i titoli che hanno segnato il vostro 2025? C’è un film che vi ha fatto piangere o un gioco da tavolo che ha salvato le vostre serate?

Fatecelo sapere nei commenti qui sotto o sui nostri canali social. Siamo curiosi di scoprire i vostri personali “Best Of” e di confrontarli con i nostri.

Prima di chiudere, però, vogliamo ringraziarvi per aver passato un altro anno incredibile insieme a noi. Da parte di tutto il team di Game Legends, vi auguriamo feste serene, piene di relax e, ovviamente, di intrattenimento di qualità. Che il vostro 2026 sia ricco di avventure leggendarie, di colpi di scena cinematografici e di critici naturali.

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