Direttamente dallo studio italiano 3DClouds, ecco arrivare Formula Legends, gioco basato sulle monoposto F1 in chiave ironica e goliardica in uscita il prossimo 18 settembre su PS5/Xbox Series S/X/ Switch/PC. Trattandosi di un titolo formato indie, il gioco dovrebbe avere un prezzo molto accessibile, e se volete provarlo prima di acquistarlo possiamo dirvi che è già disponibile una demo. Nonostante il basso costo e quindi anche il relativo budget speso per crearlo, il gioco spiega per filo e per segno le regole della F1, ma come vi abbiamo detto si tratta di un gioco molto diverso dal solito. Ora siamo pronti a raccontarvi con le prossime righe la nostra esperienza con Formula Legends nella nostra recensione.

Tra storia e arcade
Tra le modalità di gioco avrete a disposizione la modalità storia divisa in epoche, ognuna con almeno quattro gare da disputare dagli anni ‘60 con gli eventi più iconici, fino ad arrivare al presente. I circuiti sono quattordici, mentre i modelli delle auto sono sedici, ognuno con sette livree e molteplici da sbloccare, dando vita a ben centododici vetture. Vi è anche una modalità Showroom dove vedere tutto quello che si sblocca, tra livree ecc, ma anche una modalità Time Attack dove esercitarsi nei tracciati ed anche un Gran Prix personalizzato. Quindi non manca proprio nulla? No, al contrario si tratta di un gioco totalmente offline, quindi manca completamente una componente Multiplayer, o comunque l’online in qualsiasi forma ed accezione.

Come scritto in precedenza si tratta di un gioco che narra la F1, ma da un punto di vista goliardico e sotto occhi ironici. Infatti insegna alla perfezione le regole tra passaggi ai box, i colori delle bandiere, i vari tipi di gomme, il loro grado di usura e come vanno cambiate, l’integrità dell’auto, l’uso del carburante, del WRS (cioè DRS), le qualifiche pre-gara e tutto il resto che fa parte delle vere regole dei campionati di F1 nella vita reale.
Purtroppo a causa della mancanza delle licenze, i nomi dei piloti risultano come sotto forma di acronimo anziché essere originali ,e così anche i termini veri della F1 (come ad esempio il citato DRS divenuto WRS, ed altri). Oltretutto, pad alla mano, vi dobbiamo svelare che il sistema di guida delle monoposto purtroppo non ci è piaciuto, nonostante siamo abituali giocatori di EA F1 da svariati anni, anche a un discreto livello di difficoltà (di guida e di IA).
Purtroppo il sistema di controllo delle monoposto risulta grossolano, anche attivando i dovuti aiuti nella guida, e uscire fuori pista diventa una cosa estremamente troppo comune, altro che bere un bicchier d’acqua. Questo indipendentemente dalle molteplici visuali a disposizione da poter cambiare all’occorrenza che però non hanno risolto il problema.
A proposito degli aiuti, dal nostro punto di vista manca anche la traiettoria consigliata, strumento che almeno per i neofiti sarebbe indispensabile ai fini pratici per capire come prendere le curve. Questo a maggior ragione se non è così facile controllare le monoposto, che sbandano paurosamente, e logicamente se uscite fuori pista il giro viene annullato in fase di qualifica. Come è anche facile intuire, trattandosi di un gioco ironico dal piccolo budget, non esistono tutti i settaggi classici da applicare alle monoposto da F1, e neanche il cambio di motore e altre componenti indispensabili ai fini della gara.

Una pole molto lontana…
Anche graficamente e dal lato tecnico abbiamo notato alcune piccole sbavature, ma niente di troppo serio: ad esempio con la visuale dall’alto si nota che le texture del terreno appaiono in ritardo. Fortunatamente però non abbiamo notato cali di frame, cosa coadiuvata anche da una grafica in stile quasi cartoon che rende assolutamente bene, senza appesantire il tutto. Come si vede dalle foto allegate, nulla è definito, risulta tutto anche non troppo colorato, ma fa capire cosa si muove su schermo e cosa rappresenta. L’audio è buono, i menù sono semplici ed intuitivi, e l’interfaccia è chiara, nonostante sia spiegata attraverso un ottimo tutorial ad inizio gioco, che ovviamente era doveroso e che abbiamo comunque apprezzato (cosa che faranno ancor di più i novizi che acquisteranno il gioco).