CloverPit è un titolo che prende due grandi successi indie recenti e li fonde in un’esperienza nuova. Da Buckshot Rouletteeredita lo stile estetico cupo e inquietante, mentre da Balatro riprende l’idea di costruire combo e bonus sempre più complessi, capaci di trasformare una semplice run in un intricato puzzle strategico. Il risultato è un gioco che, pur basandosi su una meccanica apparentemente semplice come una slot machine, riesce a regalare profondità e rigiocabilità sorprendenti. Ogni partita non è solo fortuna: è pianificazione, sperimentazione e, soprattutto, scoperta di segreti nascosti dietro ogni run. Ma come ci è sembrato CloverPit? Ecco la nostra recensione.
L’obiettivo: sopravvivere giro dopo giro
La struttura è chiara: bisogna giocare alla slot e accumulare abbastanza monete per superare tre round consecutivi e una soglia minima da raggiungere. Se ce la fate, proseguite; se fallite, la run termina. Ad aiutare ci sono i modificatori acquistabili con ticket, piccoli bonus che diventano la spina dorsale di ogni partita. Alcuni aumentano le entrate in modo diretto, altri offrono effetti collaterali che cambiano completamente il ritmo del gioco. La bellezza di CloverPit sta proprio qui: nell’idea che non esista una sola strategia vincente, ma infinite combinazioni possibili.
Creare build sempre più articolate diventa il cuore del gameplay, e ogni tentativo apre nuove possibilità. È un processo di trial and error, in cui imparare dagli errori è tanto importante quanto sfruttare la fortuna.
Fortuna e strategia, un equilibrio sottile
Il rischio, con un titolo basato sulle slot, sarebbe quello di lasciare tutto al caso. CloverPit invece bilancia l’aleatorietà con strumenti che permettono al giocatore di avere un certo controllo. I ticket, le build e i vari potenziamenti servono proprio a ridurre l’impatto della fortuna, trasformando la slot in un sistema che premia pianificazione e astuzia. Interessante anche la dinamica dei versamenti: pagare il debito vi garantirà interessi futuri, utili per accumulare più velocemente le monete necessarie. Ma la scelta non è priva di rischi, perché depositare troppo presto significa ritrovarsi a corto di liquidità nei momenti più delicati e con meno turni.

A rendere il tutto ancora più teso ci pensa il 666, controparte malvagia del classico 777: se dovesse comparire, perderete in un istante tutto quello che avete guadagnato. Un colpo basso che aumenta la tensione e trasforma ogni giro in un momento di suspense.
Le puntate e il ritmo delle run
Ogni giro alla slot può essere affrontato in due modi: la puntata più alta garantisce 7 spin e 1 ticket, mentre quella più bassa concede 3 spin e 2 ticket. Se rimanete senza soldi, potete optare per l’ultima spiaggia: un solo spin accompagnato da un ticket.
Questo sistema spinge il giocatore a riflettere su ogni scelta. Conviene puntare più forte per avere più giri, o risparmiare e ottenere più ticket da spendere in modificatori? Non esiste una risposta universale, ma dipende dalla build che si sta cercando di sviluppare e dall’andamento della run. La tensione cresce col passare dei round: più si va avanti, più gli obiettivi diventano impegnativi, e ogni decisione sbagliata può compromettere il risultato finale.

Un degno erede spirituale di Balatro
CloverPit colpisce subito per la sua estetica disturbante, un mix tra minimalismo e inquietudine che richiama immediatamente Buckshot Roulette. L’interfaccia è essenziale, ma i dettagli grafici sono studiati per trasmettere una costante sensazione di ansia. Il comparto audio fa la sua parte, con suoni 8-bit al limite del claustrofobico, perfetti per accompagnare la tensione di ogni spin. Non c’è musica invadente, ma una serie di effetti sonori che rafforzano l’atmosfera oscura e grottesca del gioco. Il risultato è un’esperienza che riesce a trasformare una slot machine virtuale in un viaggio ansiogeno e coinvolgente, capace di incollare allo schermo per ore.
CloverPit non è un titolo per tutti: la sua natura roguelike richiede pazienza, spirito di sperimentazione e la voglia di fallire più volte prima di trovare la combinazione giusta. Ma per chi ha apprezzato Balatro, questo gioco rappresenta un’alternativa intrigante, capace di trasportare lo stesso senso di scoperta in un contesto diverso. La formula funziona perché non si limita a copiare, ma porta nel mondo delle slot machine un approccio fresco, fatto di build, strategie e segreti da svelare. È un titolo che non punta a rivoluzionare, ma a raffinare un’idea con personalità e stile.