The Wild at Heart – Recensione, una tenera fuga dalle avversità

Ecco la nostra recensione di The Wild at Heart, un titolo squisitamente carico di intrattenimento, tra esplorazione e sopravvivenza.

Valentina Valzania
Di Valentina Valzania Recensioni Lettura da 7 minuti
8
The Wild at Heart

Un mondo magico, immerso nella natura e con protagonisti circondati da spiriti e creature di ogni genere. La nostra recensione di The Wild at Heart parte così, dandovi un imprinting di quello che riesce a trasmettere la piccola perla sviluppata da Moonligh Kids che va custodita al meglio all’interno del vasto panorama videoludico. Abbiamo avuto immediatamente un legame forte con i giovani protagonisti del gioco e con le dinamiche proposte all’utente. La prima impressione è stata quella di trovarsi davanti a un misto tra Don’t Starve e la serie animata Over the Garden Wall (a livello grafico e artistico) con un gameplay piuttosto simile alla serie di videogiochi Pikmin, ideata da Shigeru Miyamoto per le console Nintendo.

L’indie in questione è disponibile su varie piattaforme: potete giocarlo su Xbox, PC e anche su Mac, noi abbiamo avuto il piacere di provarlo su Xbox Series S, per quanto le caratteristiche da enfatizzare in ambito next-gen non siano molte in questo caso. La nostra esperienza è stata avvincente e abbiamo trovato numerosi motivi per consigliarvi di provare questo titolo, anche se non doveste essere particolarmente appassionati di avventure indie. Nella recensione di The Wild at Heart vi spiegheremo nel dettaglio le meccaniche che ci hanno convinto (e perché sono così piacevoli da giocare) ed esploreremo lo splendido lavoro artistico svolto dagli sviluppatori.

Le disavventure di due giovani protagonisti

The Wild at Heart comincia in modo piuttosto semplice e incisivo, ci ritroviamo in medias res con il piccolo Wake pronto a fuggire da casa sua. Le uniche azioni da fare inizialmente saranno: raccogliere alcuni oggetti fondamentali nella stanza da letto, passare in cucina per avere qualche snack per il viaggio, lasciare una lettera d’addio a una figura misteriosa e poi ritrovarci in giardino pronti a partire. Dopo aver portato con noi anche il fantastico Ghostbuster, ovvero un aspirapolvere modificato dal bambino, saremo ufficialmente pronti a vivere la nostra avventura.

Wake e la sua migliore amica Kirby hanno creato un piano (non troppo approfondito) per lasciare le loro abitazioni e fuggire insieme passando per la foresta. Il piano però prenderà una piega completamente diversa poiché il piccolo finirà per perdersi immediatamente, fin dall’inizio dell’esplorazione. Arriverà spaventato nel cuore del bosco, un posto magico pieno di creature e di spiriti che gli faranno conoscere un mondo inaspettato. Mano a mano che ci addentreremo maggiormente nelle vicende del gioco, ci renderemo conto di quanto siano incredibilmente legati gli eventi della foresta e delle sue creature con quelle dei due piccoli avventurieri sperduti. Non entreremo nei dettagli della storia per lasciarvi il gusto di scoprirla passo dopo passo, ma possiamo assicurarvi che la narrazione è speciale ed emozionante, nella sua linearità funziona perfettamente. Si tratta di un racconto delicato che vi consigliamo veramente di assaporare con attenzione. La narrazione non è comunque l’unico punto forte di The Wild at Heart.

The Wild at Heart recensione

L’intera ambientazione è realizzata con un gusto artistico veramente ammirevole, ci siamo trovati più volte a esplorarne ogni angolo pur di non perderci nemmeno un singolo dettaglio. Non solo l’interazione con gli oggetti è presente al punto giusto (anche con quelli non particolarmente utili) ma scoprire tutte le parti della mappa per scovare tesori o elementi necessari per craftare, è una vera e propria goduria. L’atmosfera che si crea è rilassante e coinvolgente, ma non lasciatevi assolutamente convincere dall’aspetto così dolce della grafica: tantissime creature saranno pronte a farvi del male o a spuntare dal nulla spaventandovi.

Inoltre dobbiamo dire che i protagonisti sono caratterizzati meravigliosamente e tutti i personaggi secondari, così come anche le creature, lo sono altrettanto. Si ha la sensazione di entrare realmente in un mondo sconosciuto e pieno di sorprese da riservarci; finiamo per immedesimarci quasi completamente con gli occhi del piccolo Wake. Inoltre gli Spiretling, ovvero le creature che ci accompagnano passo passo per tutta l’avventura, ricordano veramente la schiera di aiutanti alieni presente in Pikmin, anche e soprattutto per la differenziazione. Ogni tipologia sarà adatta a sconfiggere determinati pericoli e “mostri” di vario tipo.

Dinamiche di gameplay: statico oppure creativo?

Come avrete ben capito quasi tutto all’interno dell’indie The Wild at Heart sviluppato da Moonlight Kids ci ha profondamente stregato. Rimane da osservare più nel dettaglio la qualità del gameplay e quanto questo riesca a sostenere in modo ottimale la narrazione e la conduzione artistica del prodotto. Esplorazione, crafting, combattimenti e strategia: tutto questo compone perfettamente il mondo videoludico del titolo indie. Tutto è bilanciato in modo molto interessante e nessuna delle componenti stanca il giocatore dopo un tot di tempo, perché si ha modo di alternare tra momenti più spensierati e piccole battaglie strategiche a suon di creature della foresta.

The Wild at Heart recensione

Gli sviluppatori hanno pensato a sostenere per bene la trama e la splendida ambientazione con dinamiche capaci di sorprendere ma senza richiedere impegno eccessivo. Insomma, giocare a The Wild at Heart non mette alla prova le vostre skill ma vi spinge a “fare le cose per bene”, a prendervi il tempo necessario per non perdervi nessun tassello. Proprio per questo consiglieremmo il videogioco praticamente a chiunque: sa come rilassarvi, come tenervi impegnati e lo fa nel modo perfetto. Improvvisamente il mondo intorno a voi cesserà di esistere e vi ritroverete coinvolti in avventure magiche, con serenità e senza pretendere troppo da voi stessi. Per una durata di circa 6/7 ore di gioco, i 24,99 euro da spendere sono sensati e soprattutto molto meritati. Come dicevano inizialmente, una perla videoludica che va protetta e vissuta al meglio.

The Wild at Heart
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Voto 8
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