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The Walking Dead 11: ultima parte di stagione – Recensione degli episodi 17 e 18

Ci siamo, ĆØ giunta l’ora della recensione di quello che puĆ² essere definito come l’inizio della fine di una serie iniziata nell’ormai lontano 2010, The Walking Dead, la serie che ha riscritto il modo di raccontare gli zombie in televisione. Un modo seriale, che in questa misura non era effettivamente mai esistito. Andrew Lincoln, Rick Grimes, partƬ 12 anni fa (piĆ¹ o meno 12 anni anche nella storia, forse qualcosa di piĆ¹) da Atlanta e insieme alla famiglia e a nuove conoscenze compƬ un lungo viaggio che lo portĆ² tra comunitĆ  diverse fino ad approdare ad Alexandria. Da qui, lo scontro con i Salvatori prima, con i Sussurratori poi, ma anche il passaggio del testimone della guida della comunitĆ , virtualmente, da Rick (morente, trasportato in elicottero in una localitĆ  sconosciuta) a Daryl. Mentre non sappiamo quale fosse il destino del nostro vice-sceriffo, Daryl ed il suo gruppo hanno continuato il viaggio verso Washington, fino al Commonwealth, comunitĆ  abitata dalla bellezza di cinquantamila persone. E siamo alla stagione numero undici…

Dopo sedici episodi di questa stagione anomala che ĆØ composta da ben 24 di essi divisi in tre tranche da 8, siamo giunti ora all’ultimo terzo, di cui recensiamo i primi due episodi in una volta sola. Purtroppo non andiamo benissimo: abbiamo lasciato il Commonwealth in un grande disordine, ma in una maniera che abbiamo giĆ  visto tante volte in questo show. ƈ questo il grande difetto di quest’ultima stagione: la completa mancanza di originalitĆ . Uno svecchiamento che non si ĆØ neanche tentato di attuare. Quante volte sono apparse cattive comunitĆ  proprio quando la narrazione lo richiedeva, proprio quando il gruppo di Rick prima e di Daryl dopo, era al massimo della prosperitĆ ?

Ecco che anche all’undicesima stagione, quando la storia sembrava convergere verso il Commonwealth e riguardare al massimo questioni politiche che sarebbero potute essere anche molto interessanti, arriva la comunitĆ  dei Mietitori a distrarci e farci inutilmente perdere tempo, con l’aggiunta di un solo personaggio interessante, quello di Leah, che non ĆØ altro che la copia di altri 3-4 personaggi giĆ  apparsi. Interessante, in effetti, solo per il rapporto che aveva con Daryl.

Il Commonwealth ha giĆ  dato tutto

Finita la distrazione Mietitori con il primo terzo di stagione, ecco che siamo finalmente nel Commonwealth in una parte piĆ¹ interessante, composta da dinamiche interne, da una nuova vita e nuovi equilibri che i nostri personaggi devono trovare. Tutto nuovo? Purtroppo no, perchĆ© insieme ritroviamo anche tutti i vecchi clichĆ©, iniziati giĆ  nella terza stagione con la comunitĆ  di Woodbury. I nostri protagonisti in breve tempo diventano troppo importanti per questa nuova comunitĆ  che esiste giĆ  da un decennio. Yumiko, addirittura, ĆØ quasi un braccio destro della Presidente Pamela Milton. Daryl smaschera il vice Hornsby insieme a Connie, eccetera eccetera. Insomma, appena i nostri arrivano, succede di tutto e il Commonwealth inizia a cadere in seguito all’articolo pubblicato da Connie, che svelava le attivitĆ  nascoste di Sebastian, figlio di Pamela Milton, che ancora prova a proteggerlo.

Insomma, mentre Negan si infiltra nel Commonwealth con una semplicitĆ  inaudita rispetto a come accadeva ad inizio stagione, Hornsby dĆ  la caccia a parte del gruppo di Daryl e Jerry ed altri abitanti della comunitĆ  cercano di mettere in salvo i bambini. All’interno della comunitĆ  gli animi degli abitanti sono ormai insostenibili. Hornsby viene infine catturato e al tempo stesso Sebastian trovato e sequestrato, per mettere sotto scacco Pamela Milton.

L’episodio 17, il primo di questo ultimo terzo di stagione, ĆØ forse uno dei “primi episodi” meno interessanti di sempre, ma ĆØ seguito da un episodio sicuramente piĆ¹ interessante… a tempi alterni. Carol ottiene un accordo che consente, in cambio della consegna di Sebastian alla madre Pamela Milton e della sua riabilitazione a scapito di Lance Hornsby, la possibilitĆ  per lei e per tutto il gruppo di fare ritorno a casa senza conseguenze di sorta e con un aiuto concreto per la loro sopravvivenza. Tutto ciĆ² dĆ  l’inizio ad un gioco politico intricato che vede gli interessi di Carol e di Pamela Milton convergere, ma contrapporsi quindi a quelli di Hornsby, che tramite i suoi “servizi segreti” riesce in qualche modo a capovolgere (almeno apparentemente) la situazione in suo favore, portandoci quindi al prosieguo di stagione.

Ci fermiamo qui nella narrazione per non dare troppi spoiler rispetto all’ultimo degli episodi usciti su Disney+,Ā aggiungendo solamente che seppur tra una regia valida ed una messa in scena a tratti intrattenente, la buona riuscita di questa ultima stagione e del finale di serie puĆ² dipendere davvero solamente dal finale di questo secondo episodio.

In una volta sola appare come la ripetizione di qualcosa giĆ  visto e rivisto, cioĆØ come la narrazione dell’ennesima “Rise and Fall” di una comunitĆ , ma al tempo stesso come l’unica maniera di uscire velocemente da questo capitolo Commonwealth, che sembra aver giĆ  dato tutto quello che poteva, per avvicinarsi, magari tramite i teaser ad inizio episodio che raccontano degli storici personaggi che abbiamo seguito dal punto di vista di Judith, verso l’attesissimo finale di serie.

The Walking Dead 11 episodi 17 e 18

6

I primi due episodi di questa ultima parte di undicesima stagione sono la ripetizione di tante narrazioni giĆ  viste all'interno di questa serie. Si accentuano i giochi politici, ma le dinamiche tra i personaggi annoiano, a parte la presenza di Negan, come sempre. Si spera che il finale dell'episodio 18 inizi un cambio di registro che sembra apparente.

Claudio Baldacci
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo ĆØ meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledƬ dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.

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