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The Walking Dead 11 – Recensione dell’episodio numero 15

Nuova settimana, nuova recensione di The Walking Dead stagione numero 11. Nella scorsa recensione abbiamo parlato dell’episodio 14, che ha chiuso una piccola parentesi apertasi con l’episodio precedente, riguardo una missione di un gruppo di soldati del Commonwealth capeggiati da un personaggio particolare ed inquietante, che rispondeva agli ordine dell’altrettanto inquietante (per certi versi) Lance Hornsby. Padre Gabriel, Aaron, Maggie ed il ritrovato Negan hanno affrontato sia una comunità avversa al Commonwealth in cui lo stesso Negan ha addirittura trovato moglie, nel frattempo, sia i soldati stessi del Commonwealth, avendo la meglio. Nel finale dello scorso episodio scopriamo inoltre che la vera colpevole della sparizione delle armi che Hornsby stava cercando in questa comunità, era Leah, l’ultima sopravvissuta dei Mietitori, ancora a piede libero, ed ex fidanzata di Daryl, che nel frattempo si trova felicemente a far parte, definitivamente, dell’esercito del Commonwealth.

Ci siamo, perché in questo episodio, il penultimo del secondo blocco da otto, andiamo a raccordarci a quello che era stato presentato al tempo stesso come Flashforward e plot twist al termine dell’episodio nove, vi ricordate? Un gruppo di soldati bianco vestiti del Commonwealth, comandati da Mercer (che nel frattempo se la spassa allegramente con Principessa), sembra attaccare la Comunità di Hilltop, con Maggie decisa ancora una volta ad opporre resistenza e non volersi unire agli altri cinquantamila abitanti del Commonwealth. Hornsby sembra fare sul serio, ma Daryl si offre di mediare e riesce ad entrare ad Hilltop senza creare troppi disordini. Plot-twist che scopriamo praticamente non esserci, perché quello che ci era stato presentato nel flashforward come un possibile attacco fratricida Maggie-Daryl, diventa in realtà poco più che un semplice incontro diplomatico.

the walking dead 11

Il Commonwealth ha tempo fino al tramonto per trovare in Hilltop indizi sulla sparizione delle armi tanto ricercare e sulla presenza di Maggie ed amici nel posto in cui parte dell’esercito del Commonwealth è stato trucidato nel precedente episodio. Niente viene trovato, ma Lance decide di interrogare Hershel Junior, che era stato molto intelligentemente lasciato a piede libero dalla madre Maggie, attenta a tutto, ma tranne a quel piccolissimo dettaglio chiamato figlio, che essendo un bambino, potrebbe semplicemente rovinare tutto in una manciata di secondi, come sono soliti fare i bambini. Invece Hershel resiste, ma Hornsby si presenta con il suo cappello, ritrovato proprio nei pressi in cui il tizio inquietante aveva buttato dal tetto un po’ di persone ed il bambino sembra andare in crisi, ma ecco che Hornsby si sbilancia un po’ troppo verso Hershel e succede una mezza strage.

The Walking Dead 11, recensione di un episodio che ancora non inizia a chiudere

Insomma, una scena un po’ al limite e confusionaria dove Daryl ritrova agli occhi di Maggie un po’ di fiducia, mostrandosi avverso a Lance e difensivo nei confronti di Hilltop ed i suoi abitanti… e meno male. Situazione un po’ fine a se stessa, perché alla fine Lance trova la responsabile che tanto cerca, Leah, ma per offrirle un lavoro (si ritroverà quindi contro Daryl?). Intanto, nel Commowealth Carol si trova sempre più immischiata negli affari interni e sembra diventare sempre più Terminator ed importante, mentre Eugene e Max, con l’aiuto di Connie si organizzano per portare a galla vicende insabbiate di questa grande comunità.

Un episodio in cui c’è un po’ di tutto, intrecciato a volte un po’ di fretta, che mischia un po’ le carte in gioco, ma che ancora non delinea una forte direzione della serie, che sembra perdersi in qualche sotto-trama di troppo anziché cominciare a chiudere qualche questione, anche in vista del prossimo episodio in uscita sempre su Disney+, il sedicesimo, che sarà il secondo finale in corso di stagione 11 di cui parleremo nella prossima recensione di The Walking Dead 11.

The Walking Dead 11: episodio 15

6.5

Episodio che si lega tra una coppia di episodi che hanno aperto e chiuso una parentesi esterna della narrazione del Commonwealth ed il secondo finale intermedio di stagione, che tende ancora a non portare ad una chiusura del materiale in gioco. Forse comincia ad essere tardi...;s

Claudio Baldacci
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo è meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledì dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.

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