Una macchina è in grado di pensare come un essere umano? Questa è la domanda sulla quale si basa il test di Alan Turing, che nel 1950 faceva pubblicare l’articolo Computing Machinery and Intelligence sulla rivista Mind. Con il passare del tempo sono state molte le teorie, le applicazioni e le confutazioni di tale test, ed è proprio ispirandosi a queste vicende che Bulkhead Interactive ha sviluppato il proprio titolo. The Turing Test è un’avventura in prima persona, basata sulla risoluzione di enigmi, accompagnata dal sottofondo di una trama raccontata passo dopo passo, capitolo dopo capitolo. Square Enix ha deciso di prendere questa opera sotto la sua ala diventandone il publisher, portandolo con se anche durante l’E3 2016. A cosa ci mette di fronte questo enigmatico titolo?
In The Turing Test, controlleremo l’ingegnere spaziale Ava Turing, che dopo il suo risveglio dal sonno criogenico, sbarcherà su Europa, una delle lune di Giove. Una volta atterrati, entreremo nella stazione spaziale dove inizierà il gioco vero e proprio. Qui dovremo risolvere degli enigmi e spostarci da un settore all’altro, per scoprire cosa è successo al resto della squadra della ISA (International Space Agency) che si trovava su Europa. Nella nostra ricerca del Ground Team, saremo guidati dalla voce di Tom (Technical Operations Machine), un’intelligenza artificiale tramite la quale verremo a conoscenza di gran parte della trama, e che nelle prime battute ci spiegherà in che cosa consiste il Test di Turing (e tutte le sue confutazioni, come la Stanza Cinese). Ovviamente, come vuole il test, gli enigmi che ci saranno proposti potranno essere risolti solamente da un essere umano, e ne scopriremo presto il motivo. Il livello di narrazione della trama è ottimo, con un buonissimo doppiaggio inglese, ed una componente musicale adatta. Senza cadere in spoiler, vi diciamo che parte degli eventi e della trama vi verranno spiegati tramite alcuni oggetti trovati e analizzati alla fine di ogni capitolo, oppure ascoltando messaggi audio registrati, o ancora leggendo dei dialoghi su dei pad. Il gioco non eccelle certo per la sua longevità: si aggira (ovviamente dipenderà dalle vostre abilità) tra le 5 e le 7 ore.
Arriviamo dunque alla parte concreta, il gameplay. Come già accennato, The Turing Test è un’avventura dove per procedere dovremo risolvere degli enigmi, che ci faranno procedere di stanza in stanza all’interno della stazione. Gli appassionati del genere di certo non mancheranno di notare alcune analogie con Portal e Portal 2 di Valve, specialmente per quanto riguarda la modalità di proseguimento, che possiamo sintetizzare con “Stanza con enigma – reset – stanza con enigma”. Il tutto è condito con i commenti e le considerazioni di Tom, e con le già citate zone prive di enigmi alla fine di ogni capitolo, dove ci possiamo abbandonare all’esplorazione e all’analisi degli oggetti per approfondire la trama. Sono presenti anche alcune stanze opzionali, che potremo scegliere se completare o no prima di proseguire: scegliete bene, se proseguirete senza averla risolta, non sarà possibile tornare sui propri passi e farlo in un secondo momento.
La totalità degli enigmi, è strutturata in stanze più o meno grandi, nelle quali dovremo usare generatori di energia per aprire porte, attivare ascensori, calamite, ponti e così via, per poter raggiungere la porta che ci porterà nell’area successiva. Tra le capacità di Ava, quella principale risiede nella “pistola” di cui è in possesso, che servirà a catturare dei nuclei di energia (che sono di tipi diversi, come scoprirete), e a “sputarli” nelle celle di contenimento dove genereranno energia per le porte stesse. Ovviamente le variabili sono molte: sono presenti decine di fattori a modificare i flussi di energia, come capsule ritardanti, che “tratterranno” l’energia per un secondo anche dopo aver rimosso il nucleo, oppure degli invertitori, oppure ancora delle leve che ci faranno scegliere dove indirizzare l’energia di un nucleo. Alcuni dei nuclei saranno chiusi in delle “scatole”, e dunque sarà possibile spostarli solamente a mano senza poter usufruire della pistola.
La difficoltà degli enigmi è variabile, ed è una delle caratteristiche più controverse di The Turing Test: alcuni difficili rompicapo saranno seguiti nella stanza successiva da indovinelli la cui soluzione è decisamente banale. Questo va paradossalmente a creare un bilanciamento tutto sommato buono, che rende il titolo di media difficoltà e, soprattutto, imprevedibile. Ad una grande sorpresa, sia per i risvolti della trama, sia per una difficoltà altalenante, si contrappongono però dei seri rischi che potrebbero mettere in discussione parte della vostra esperienza di gioco. Anche se gli elementi per risolvere i test sono davvero molti e vari, sarà sempre presente quell’alone di ripetitività, come un fantasma pronto a farvi stancare da un momento all’altro del titolo. E’ qui che entra in campo la soggettività (siete uomo o macchina?). La risposta sta in ciò che il giocatore stesso cerca, dato che l’alternanza “enigma – trama” è proposto in modo ottimo, e va a “spezzare” l’esperienza di gioco, rendendola più variegata e carismatica. Se apprezzerete questa caratteristica, probabilmente il gioco è fatto apposta per voi, ma in caso contrario dovreste davvero pensarci due volte prima di intraprendere questa avventura.
A parte le battute iniziali, dove vedremo lo spazio infinito (e Giove) solamente da un finestrino e calpesteremo la neve di Europa per pochi metri, ciò che potremo osservare saranno solamente ambientazioni interne (a parte rare eccezioni). Il livello dei dettagli è ottimo, e l’Unreal Engine 4 ha svolto egregiamente il suo compito. Le texture sono state create ottimamente, ed il level design è ingegnoso. La scelta di piazzare lampade colorate in alcuni angoli delle stanze da in qualche modo quel pizzico di vita in più, e la scelta è di sicuro molto apprezzata. Rimane in ogni caso quel senso di “deja vu” procedendo nel gioco, dove le stanze sono molto simili tra loro per composizione ed ambientazione. A livello tecnico il gioco non presenta svarioni, se non per alcune imperfezioni riscontrate giocando con il pad. Consigliamo vivamente, qualora disporrete della versione per PC, di giocare The Turing Test utilizzando mouse e tastiera, dato che i comandi di questi sono stati realizzati in modo perfetto.